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Le Siciliane di A [XXIX giornata]

Pari amaro... (Palermo - Udinese 1-1) - Ancora su, su, su... (Napoli - Catania 2-2)

26 marzo 2012

La partita vista dal tifoso...
Buon lunedì a tutti.
Pari amaro, dicevo nel titolo, per il Palermo, mentre i cugini catanesi continuano a salire la classifica grazie allo splendido pareggio ottenuto al San paolo contro il Napoli, dopo essere stati sotto per 2-0.
Dicevamo del Palermo: un pari contro l'Udinese, si potrebbe dire un buon risultato, ma se poi prendi il gol al 41' del secondo tempo (dopo che sei in vantaggio), e sprechi il gol del raddoppio... Certo prendere il gol mette un po' d'angoscia, però... Muovi la classifica, ti avvicini ai 40 punti della salvezza... Una vittoria sarebbe stato meglio!
Miccoli fa un gran gol, si danna l'anima per tutta la partita, mentre alcuni compagni "passeggiano in campo". Questo è stato il labiale del capitano rivolgendosi a Mutti verso la fine della partita.
Mah! Speriamo che si raggiunga presto questo obiettivo e si pensi all'anno prossimo, con nuovi giocatori, nuovi stimoli e nuovi obiettivi.
Con i soldi arabi? Non è dato sapere...
A lunedì prossimo e buon calcio a tutti!
[A.G.]

PALERMO - UDINESE 1-1
PALERMO (3-5-2): Viviano 6, Labrin 6, Milanovic 6, Mantovani 5.5, E. Pisano 6, Migliaccio 6, Donati 6.5, E. Barreto 6.5 (43' st Della Rocca sv), Balzaretti 6 (36' st Aguirregaray sv), Miccoli 7, Hernandez 6 (25' st Ilicic 5). (33 Tzorvas, 20 Acquah, 17 Vasquez, 19 Budan). All.: Mutti 6.
UDINESE (3-5-1-1): Handanovic 7.5, Coda 6, Danilo 5.5, Ekstrand 5.5, Basta 5.5 (1' st Pereyra 6.5), Pinzi 6, Pazienza 5.5 (21' st Torje 7), Asamoah 6.5, Pasquale 6 (1' st Armero 6), Abdi 6.5, Di Natale 6.5. (21 Padelli, 13 Neuton, 6 Fernandes, 92 Vydra). All.: Guidolin 6.5.
Arbitro: Damato di Barletta 6.
Reti: nel pt 31' Miccoli; nel st 40' Torje.
Note: angoli 5-2 per l'Udinese. Recupero: 1' e 3'. Ammoniti: Ekstrand e Migliaccio per gioco falloso; Ilicic per simulazione. Spettatori: 17.918, per un incasso di 231.552,00.
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Dura 85' il sogno del Palermo di dare un dispiacere all'ex Francesco Guidolin. Tanto, troppo, per non sentirsi già con i tre punti in tasca e poi vederli sfuggire per una prodezza del giovane romeno Gabriel Torje, entrato da poco. Miccoli aveva regalato il vantaggio ai rosanero che a lungo hanno creduto di poter ottenere il massimo, pur giocando con il freno a mano tirato. Due punti persi per il Palermo, a digiuno di vittorie ormai dal 19 febbraio (ultimo acuto contro la Lazio).
La pioggia, che a intermittenza bagna il terreno del Barbera, non era riuscita a spegnere gli ardori della squadra di casa, che aveva voglia di tornare al successo, di vendicare l'umiliante 0-7 della passata stagione, di toccare quanto prima con mano la salvezza. La partita non è esaltante, nè memorabile, qualche fiammata illumina il cielo sopra Palermo.
Il Palermo è Miccoli e non ci vuole molto a capirlo: bastano 9' e il capitano dei rosanero fa gridare al gol con una perla su punizione dai 22 metri, che costringe Handanovic a un vero e proprio miracolo, per togliere il pallone dall'angolo alto alla propria destra.
Sembra più voglioso di quanto non dimostri di esserlo la squadra ospite, il Palermo, che schiera un inedito 3-5-2 di stampo Zampariniano più che Muttiano, ma riesce comunque a imbrigliare l'Udinese. Guidolin risponde quasi con lo stesso modulo, ma deve rinunciare in un colpo solo a Benatia, Domizzi, Ferronetti, Isla, Fabbrini, Floro Flores. I friulani, però, al terzo posto tengono e non vogliono lasciare punti per strada, per questo la punizione di Miccoli li scuote: la risposta non si fa attendere ed è affidata al piede di Di Natale che, al 14', si gira e impegna Viviano.
Bisogna aspettare il 35' per assistere a un'altra conclusione degli ospiti, che arriva dopo il gol di Miccoli, innescato in verticale da Barreto (ma soprattutto bravissimo a infilare Handanovic, con un diagonale rasoterra sul quale il portiere sloveno può fare ben poco): il tentativo porta ancora la firma di Di Natale, ma Viviano vigila. Al 38' il Palermo protesta per un intervento dubbio in area di Abdi, su punizione di Miccoli (il pallone forse sbatte su un braccio dello svizzero), ma non ottiene alcunchè.
Va meglio al 44', quando un lancio millimetrico di Donati pesca Miccoli sulla destra dell'area avversaria; la volee del 'bomber tascabile' attraversa lo specchio della porta, senza trovare compagni in grado di spingere il pallone in rete. Dalla parte opposta raccoglie Balzaretti che, dopo una serpentina, va alla conclusione, impegnando il portiere. Un terrificante rasoterra di Abdi, con il pallone che non entra per una questione di centimetri, manda le squadre negli spogliatoi.

Nella ripresa Guidolin inserisce Armero e Pereyra, lasciando negli spogliatoi Pasquale e un Basta non al meglio. Proprio il colombiano al 10' conclude verso la porta di Viviano, ma senza inquadrarla. Poco dopo Danilo salva di testa su mischia. La partita sembra decollare, almeno sul piano del ritmo. Anche perchè l'Udinese deve stringere i tempi. Ci prova al 17', con un pallonetto di Di Natale per Asamoah, che fallisce. I bianconeri premono sull'acceleratore, Guidolin tenta il tutto per tutto, inserendo anche Torje, il fortino del Palermo scricchiola, ma resiste.
Il Palermo potrebbe e dovrebbe approfittare dello sbilanciamento degli ospiti, ma non riesce a ripartire, come fosse prigioniero delle proprie paure, o fors'anche dei fantasmi del passato. Entra Ilicic, ma non incide. Le speranze del Palermo di portare a casa i tre punti sembrano svanire a 8' dal termine, allorche Di Natale, pescato da solo in area - secondo l'assistente in posizione regolare - controlla e cerca il secondo palo, mancando di pochissimo il bersaglio. Il Palermo replica con analoga conclusione di Miccoli che sfiora il palo. È il preludio al pari udinese, che arriva dopo una bella triangolazione Torje-Pereyra-Torje, chiusa dal romeno che batte con un preciso rasoterra Viviano.

NAPOLI - CATANIA 2-2
NAPOLI (3-4-2-1):
De Sanctis 5.5, Campagnaro 5.5, Fernandez 6.5 (20' st Cannavaro sv), Aronica 5.5, Zuniga 5, Dzemaili 6.5, Gargano 5.5, Dossena 5.5, Hamsik 5.5 (12' st Pandev 7), Lavezzi 5.5 (30' st Inler sv), Cavani 6. (83 Rosati, 3 Fideleff, 90 Ammendola, 16 Vargas). All.: Mazzarri 6.5
CATANIA (3-5-2): Carrizo 6.5, Bellusci 6, Legrottaglie 6, Spolli 6, Izco 6, Barrientos 5 (33' st Ricchiuti sv), Lodi 6, Almiron 6, Marchese 6 (26' st Llama 6), Gomez 6 (38' st Lanzafame 7), Bergessio 6. (1 Kosicky, 33 Capuano, 8 Seymour, 22 Ebagua). All.: Montella 7.
Arbitro: Gervasoni di Mantova 5.
Reti: nel st 15' Dzemaili, 21' Cavani, 29' Spolli, 39' Lanzafame.
Note: recupero 0' e 3'. Angoli: 7-5 per il Catania. Ammoniti: Dzemaili e Ricchiuti per gioco scorretto; Barrientos e Legrottaglie per comportamento non regolamentare. Spettatori: 55 mila.
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Tanto, tanto carattere. Il Catania non è solo una squadra in grado di produrre bel gioco e di affrontare chiunque a viso aperto. Quello rossazzurro è un gruppo dotato di forte personalità, capace di non smarrirsi neppure nei momenti più difficili. Caratteristiche che vengono fuori con prepotenza nel pareggio in rimonta a Napoli, primo risultato positivo in terra partenopea da quando gli etnei sono tornati in A.
In uno stadio caldo come pochi e contro una delle formazioni migliori del campionato, gli uomini di Montella per una volta fanno leva sulle loro qualità mentali ancor prima che tecniche trovando due reti sugli sviluppi di altrettanti corner che azzerano il doppio vantaggio azzurro e portano a sette il numero di gare senza sconfitte.
La prestazione del Catania ha molte facce. Il 3-5-2 scelto per l'occasione dall'ex Aeroplanino toglie qualcosa in avanti, ma permette agli etnei di controllare la gara per i primi 45 minuti, quando si gioca su ritmi bassi e il Napoli non riesce a sfondare.
Gli unici tentativi pericolosi dei padroni di casa sono frutto di due tiri dalla distanza di Gargano e Hamsik ben neutralizzati da Carrizo. I rossazzurri, dal canto loro, reclamano un rigore piuttosto chiaro per un intervento di Aronica su Bergessio, ma Gervasoni lascia proseguire.
Il gol potrebbe arrivare in avvio di ripresa, quando Gomez, la cui velocità crea qualche problema ai difensori avversari, riceve un'ottima palla da Bergessio, ma a pochi passi da De Sanctis calcia alle stelle.
Gli equilibri cambiano con l'innesto di Pandev al posto di Hamsik. Il macedone si piazza sulla trequarti dando vivacità alla manovra azzurra. Carrizo blocca bene un tiro di Dzemaili e viene graziato da Cavani, che non trova la porta solo davanti all'estremo difensore argentino dopo essere scattato sul filo del fuorigioco.

Un minuto più tardi, però, il Catania capitola: il potente destro di Dzemaili dal limite piega le mani di Carrizo e sblocca il risultato. La squadra di Montella potrebbe pareggiare subito dopo con Izco, che sfrutta un errore in presa di De Sanctis, ma trova Aronica a salvare sulla linea. Invece del pari, arriva il raddoppio dei padroni di casa: Cavani, in offside, riceve da Pandev e dopo aver colpito il palo approfitta di un liscio di Spolli per ribadire in rete.
Situazione a dir poco difficile, ma gli etnei hanno il grande merito di ricomporsi e reagire. Pur correndo qualche rischio a quel punto inevitabile (palo di Pandev), la formazione di Montella viene avanti, impegna De Sanctis con uno spunto di Gomez e dimezza le distanze con un colpo di testa di Spolli su corner di Llama, entrato al posto di Marchese.
Il Napoli sfiora il tris con Dzemaili, che non trova la porta dopo aver saltato Carrizo, e nel finale incassa il pari del Catania. Stavolta è Montella ad azzeccare la sostituzione, rimpiazzando l'opaco Barrientos con Lanzafame: un minuto dopo il suo ingresso in campo, il nuovo entrato raccoglie un corner di Lodi e dopo un rimpallo mette la sfera sotto la traversa. E' il 2-2, il Catania continua a sognare.

Fonte: Lasiciliaweb Sport

- La classifica di serie A
(Uefa.it)

 

 

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26 marzo 2012
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