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Le Siciliane di A [XXXV giornata]

Un punto l'uno non fa male a nessuno! (Palermo - Catania 1-1)

30 aprile 2012

La partita vista dal tifoso...
Buon lunedì a tutti.
Stiamo finendo di soffrire, perché non ne possiamo più di questo campionato! Uno stillicidio di punti, sembra la goccia cinese... un punto per volta, non riusciamo più a vincere. L'ultima volta a febbraio 5-1 con Lazio (terza in classifica!!!).
Il derby, Palermo e Catania se lo sono divisi, un tempo l'uno, un punto l'uno.
Solo che il Catania punta ad arrivare in Europa League, il Palermo ancora un paio di punti per la salvezza matematica e martedì di nuovo in campo con il Napoli al San Paolo.
Non ci illudiamo di prendere punti la perché è solo illusione.
Piuttosto pensiamo a domenica prossima al Barbera con il Chievo per chiudere la questione 2012.
Speriamo di non soffrire ancora.
Buon calcio a tutti.
[A.G.]

PALERMO - CATANIA 1-1
PALERMO (4-3-1-2):
Viviano 6, Munoz 5.5, Silvestre 6, Migliaccio 6, Mantovani 5.5, E. Barreto 5.5, Donati 5, Bertolo 6 (43' st Acquah sv), Ilicic 5.5 (40' st Zahavi sv), Miccoli 6.5, Hernandez 5.5 (37' st Budan sv). (33 Tzorvas, 15 Milanovic, 31 E. Pisano, 17 Vasquez). All.: Mutti 5.5.
CATANIA (4-3-3): Carrizo 5, Motta 5.5, Spolli 6, Legrottaglie 6.5, Marchese 6, Izco 5.5, Lodi 6, Almiron 6 (22' st Seymour sv), Barrientos 6.5 (30' st Llama sv, 33' st Catellani sv), Bergessio 5.5, Gomez 6.5. (29 Terracciano, 14 Bellusci, 19 Ricchiuti, 7 Lanzafame). All.: Montella 6.5
Arbitro: Rocchi di Firenze 5.5
Reti: nel pt 25' Legrottaglie; nel st 2' Miccoli.
Note: angoli 6-3 per il Catania. Recupero: 1' e 5'. Ammoniti: Miccoli per comportamento non regolamentare; Ilicic e Barrientos per gioco scorretto. Spettatori: 18.462, per un incasso di 262.836,00.
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Un gol e un punto a testa. Il derby del Barbera non ha vincitori nè vinti. Ma l'uno a uno tra Palermo e Catania assume contorni decisamente diversi per le due squadre. Il pareggio fornisce più di una nota lieta agli etnei, che proseguono la serie positiva (una sola sconfitta negli ultimi otto scontri diretti) e superano il record assoluto di punti in A (siamo a quota 47), e lascia invece i rosanero in una posizione di classifica non ancora tranquilla (se il Lecce dovesse battere il Genoa la zona retrocessione sarebbe a quattro lunghezze).
L'impressione migliore la destano gli uomini allenati da Vincenzo Montella, che piacciono soprattutto nel primo tempo, quando mettono alle corde gli avversari, in chiara difficoltà contro il fraseggio, il possesso palla e la qualità degli etnei, che tornati in formazione tipo (Izco, Almiron e Barrientos dentro dal 1') manovrano con disinvoltura, sfiorano il vantaggio con Gomez (parata di Viviano) e passano con un colpo di testa sotto misura di Legrottaglie, ben assistito da Barrientos su cross di Gomez.

I rosanero tornano negli spogliatoi in affanno, ma in avvio di ripresa riescono a raddrizzare subito l'incontro. Merito di Miccoli, il migliore dei suoi, ma anche demerito di Izco, che perde un pallone a centrocampo, e di Carrizo, che come a San Siro sul tiro di Forlan si fa sorprendere sul primo palo dalla conclusione del bomber salentino, lesto a infilarsi in area sulla sinistra al cospetto di una difesa sorpresa dall'errore a centrocampo del capitano (per lui oggi record societario di presenze in A: 150 come Vavassori).
Il gol dà fiducia ai padroni di casa, che provano a livellare i valori facendo leva sul carattere e la corsa. Il Catania, pur continuando a giocarsela a viso aperto, cala un po' pagando la condizione non ottimale di alcuni elementi chiave (in testa Almiron e Barrientos, entrambi sostituiti) e costringendo Montella a forzare i cambi (Llama in campo appena tre minuti prima di accusare uno stiramento ed essere rimpiazzato da Catellani).
Entrambe le formazioni hanno le loro occasioni per siglare il secondo gol: Viviano si oppone a Barrientos, poi una punizione dal limite di Miccoli finisce fuori di poco e una pregevole rovesciata di Hernandez su scodellata di Miccoli scheggia il palo. Nel finale c'è ancora tempo per altre due opportunità di marca catanese, ma un sinistro morbido di Catellani viene deviato da Viviano e una girata di Bergessio da ottima posizione su spunto di Gomez si perde in tribuna.

Fonte: Lasiciliaweb Sport

- La classifica di serie A
(Uefa.it)

 

 

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30 aprile 2012
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