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Le Siciliane di A

Rosanero OK (Palermo-Chievo 3-0), rossazzurri KO (Lazio-Catania 1-0)

03 novembre 2008

PALERMO - CHIEVO 3-0
La partita vista dal tifoso...

Bella partita del Palermo che sconfigge il Chievo con un primo tempo importante.
Tre gol, uno divorato da Cavani ma anche un palo del Chievo ed una gran parata di Fontana, ma va bene così.
La squadra ritorna alla vittoria e lo fa' nel migliore dei modi davanti al suo pubblico, caloroso come sempre, con un Miccoli ed un Cavani ispirati.
Ballardini fa giocare il Palermo bene e poi abbiamo trovato l'erede di Barzagli: il ''danesino'' di 19 anni Kjaer, che ieri si è procurato il rigore dell'1-0 ed ha segnato il 2-0.
Bel giocatore. Il Zampa non sbaglia mai a trovare nuovi talenti.
Vai presidente che quest'anno si va in Uefa.(??).
Buon calcio a tutti.
[A.G.]

PALERMO
(4-3-1-2): Fontana 6; Cassani 6, Kjaer 7.5, Carrozzieri 6 (33' st Dellafiore sv), Balzaretti 6.5; Migliaccio 6, Nocerino 6.5, Bresciano 5.5; Simplicio 6 (44' st Tedesco sv); Miccoli 6.5 (35' st Budan sv), Cavani 6.5. In panchina: Ujkani, Tedesco, Guana, Ciaramitaro, Lanzafame. Allenatore: Ballardini 6.
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6; Frey 6.5, Mandelli 6, Yepes 5, Scardina 6; Luciano 6 (28' st Esposito sv), Patrascu 5 (10' st Iunco 6), Bentivoglio 6; Marcolini 5.5 (18' st Pinzi 6); Pellissier 6, Bogdani 5.5. In panchina: Squizzi, Rigoni, Moro, Cesar. Allenatore: Iachini 5.5.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo 6.5
Reti: 23' pt Miccoli (rigore), 37' pt Kjaer, 46' pt Cavani.
Note: Giornata di sole, terreno in pessime condizioni. Spettatori: 19.076 per un incasso di 276.385,00. Espulso: 3' st Bresciano per doppia ammonizione. Ammoniti: Yepes, Bresciano,  Mandelli, Carrozzieri. Angoli: 8-4 per il Chievo.Recupero: 1' pt, 0' s
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Dopo due sconfitte ed un pareggio, il Palermo torna alla vittoria contro il Chievo, festeggiando nel migliore dei modi i suoi 108 anni di storia. Finisce 3-0 dopo una discreta partita dei rosanero nella quale brilla il 19enne difensore danese Kjaer che si procura un rigore e segna anche un gol.
Dall'altra parte si complica la situazione di Beppe Iachini sulla panchina dei gialloblù: il Chievo scende al Barbera con l'intenzione di non prenderle, reagisce bene dopo il primo gol, ma chiude il primo tempo sotto di tre gol e nella ripresa può fare poco anche se in superiorità numerica.
Ballardini deve fare a meno della mente Liverani, squalificato, che non ha sostituti naturali nel ruolo; a centrocampo agisce Nocerino con Migliaccio e Bresciano; in porta confermato "nonno" Fontana per via dell'infortunio di Amelia. In difesa, assente Bovo, il giovane danese Kjaer la spunta su Raggi e Dellafiore.
Iachini deve rinunciare agli infortunati Langella, Italiano e Malagò; recupera Pinzi che va in panchina; in avanti coppia Pellissier-Bogdani. Discreta partenza del Palermo che prova a fare la partita ed a bucare la retroguardia del Chievo piuttosto abbottonata. Al 5' la prima occasione con Kjaer pronto allo stacco di testa su calcio d'angolo. Al 7' ci prova Miccoli dal limite e la palla si alza di poco sopra la traversa. All'11' Cavani prova a scavalcare Sorrentino con un pallonetto.

E' il Palermo a provarci, ma non è facile trovare spazi contro un Chievo che fa ottima guardia e bada a bloccare soprattutto Simplicio, principale fonte della manovra rosanero. Il gol arriva su calcio di rigore al 23' quando Yepes ostacola Kjaer in area che stava per saltare; Mazzoleni indica il dischetto ed estrae il giallo: batte Miccoli che infila all'angolino Sorrentino per il suo sesto gol stagionale.
Grande reazione del Chievo che nel giro di pochi secondi colpisce un palo con Pelissier e sul conseguente angolo la traversa con Luciano. Il gol sembra far male al Palermo che arretra il baricentro e non riesce più a tenere palla. Occasione per Cavani al 34' in contropiede che sbaglia la conclusione a rete. Per il resto gioca con autorità l'undici di Iachini e ora è il Palermo a difendersi.

Al 37' però arriva il raddoppio con Kjaer che su angolo dalla sinistra anticipa tutti al volo e infila Sorrentino; è il terzo inserimento del danese. Poco dopo viene graziato con il giallo Bresciano dopo una brutta entrata su Bentivoglio. Al 44' Cavani si divora il terzo gol mandando alto da ottima posizione. L'uruguaiano si fa perdonare poco dopo quando nella stessa identica situazione, lanciato da Miccoli, mantiene la necessaria freddezza e piazza il pallone sull'angolo basso.
Non ci sono cambi ad inizio ripresa, ma il Palermo resta in 10 dopo appena 3' per l'espulsione di Bresciano dopo un fallo a centrocampo, ancora su Bentivoglio. Al 6' Marcolini cerca direttamente la porta con un calcio di punizione a girare. Al 10' Iachini inserisce un'altra punta Iunco al posto di Patrascu. E proprio una sua girata poco dopo si spegne di poco a lato. Il Palermo si limita a controllare, mentre il Chievo deve fare la partita. Al 18' Bogdani di testa centra l'incrocio dei pali. Poco dopo Pinzi rileva Marcolini. Al 26' ammonizione pesante per Carrozzieri che salterà la trasferta di Torino.
Ultimo cambio per Iachini con Esposito per Luciano. Ballardini cambia solo dopo la mezz'ora con Dellafiore per Carrozzieri e poco dopo Budan per Miccoli. Al 34' altra "perla" di Kjaer che lancia Cavani, l'uruguaiano percorre in velocità mezzo campo, ma poi si presenta davanti al portiere con poca lucidità e sbaglia una facile occasione. Dall'altra parte al 37' Bogdani di testa manca il gol della bandiera.


LAZIO - CATANIA 1-0
LAZIO (4-3-3): Carrizo sv, Lichtsteiner 5.5, Siviglia 6, Rozehnal 6, Radu 5.5, Brocchi 5.5 (25' st Foggia 6.5), C. Ledesma 5.5, Mauri 5.5, Zarate 7, Pandev 6 (38' st S. Inzaghi sv), Rocchi 5 (1' st Meghni sv). (86 Muslera, 3 Kolarov, 15 Diakitè, 6 Dabo). All.: D. Rossi 6.
CATANIA (4-1-4-1): Bizzarri 6.5, Sardo 5, Silvestre 6.5, Stovini 6.5, Sabato 5, Carboni 6, Izco 5 (42' st Martinez sv), P. Ledesma 6, Biagianti 6.5 (40' st Baiocco sv), Mascara 5.5, Plasmati 5.5 (24' Morimoto sv). (12 Kosicky, 9 Paolucci, 21 Silvestri, 23 Terlizzi). All.: Zenga 5.5.
Arbitro: Gava di Conegliano veneto 6.
Rete: nel st 40' Foggia.
Note: angoli: 6-1 per la Lazio. Recupero: 1' e 3'. Ammoniti: Zarate, Sabato, Radu e Stovini per gioco falloso; Pandev per fallo di reazione. Spettatori: 40.000 circa.
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Il Catania da trasferta proprio non riesce a voltare pagina. Reduce dalla brutta prestazione di Siena e a digiuno di successi esterni dall'aprile 2007, la formazione catanese rimedia un'altra delusione contro la Lazio.
Gli etnei costruiscono pochissimo in attacco, non riuscendo mai a impegnare Carrizo, ma controllano con ordine le offensive dei laziali, detentori del miglior attacco del campionato, per larga parte dell'incontro.
Nel finale, però, la formazione di Zenga si abbassa troppo nella propria metà campo, va in sofferenza sulle fasce, dove soprattutto il vivace Zarate va a cercare spazio con le sue accelerazioni, e a cinque minuti dalla fine viene castigata da Foggia, lesto ad approfittare di un errore del reparto arretrato, che lascia colpevolmente solo il nuovo entrato.

I rossazzurri restano così a secco per la seconda partita di fila e accentuano la frenata che ha portato un solo punto in classifica nelle ultime tre giornate. Molto importante, a questo punto, il doppio turno casalingo che opporrà i catanesi a Cagliari e Torino: un'ottima occasione per tenersi a debita distanza dalla zona retrocessione.
In formazione d'emergenza a causa delle numerose assenze (Alvarez è infortunato, Silvestri non sta bene e va in panchina, Tedesco è squalificato, Llama acciaccato e Dica in permesso), Zenga schiera un 4-1-4-1 con Sardo e Sabato laterali di difesa, Stovini-Silvestre coppia centrale, Carboni mediano basso, Ledesma e Biagianti centrocampisti centrali, Izco e Mascara larghi, Plasmati unica punta. Nella Lazio, Rossi ritrova Mauri a centrocampo e opta per il tridente Zarate-Rocchi-Pandev.
Il macedone, dopo soli 2', impegna Bizzarri in una parata ravvicinata, ma il lampo laziale è illusorio. Il Catania è compatto e non concede spazio ai padroni di casa, peraltro prevedibili e poco ispirati.

Delio Rossi prova con una certa frequenza a invertire i tre attaccanti, ma la difesa etnea non ha problemi. I rossazzurri si vedono in avanti solo con un destro largo di Mascara su sponda di Plasmati, ma i locali non fanno molto di più provando solo un paio di tiri senza pretese con Zarate e Mauri.
Nel secondo tempo, Rossi toglie Rocchi, non ancora al meglio, rinunciando a uno dei tre attaccanti di peso schierati fin dall'inizio: in campo il fantasista Meghni. Cambia poco, visto che Bizzarri non corre pericoli particolari.
I biancocelesti riescono ad affacciarsi in avanti con qualche efficacia solo quando cercano le fasce, in particolare la corsia destra con Zarate. Al 12' la Lazio, sugli sviluppi di un'azione di contropiede, confeziona la prima palla-gol della partita: Zarate va via e crossa al centro per Pandev che, di testa, non inquadra la porta.
Situazione analoga al 38', quando Zarate scappa ancora a Sabato sulla sinistra e serve Pandev, lesto a girarsi in area: Bizzarri si oppone bene con il corpo. Il pari sembra cosa fatta, ma a 5' dallo scadere la Lazio trova il varco giusto grazie a Foggia, imbeccato dal solito Zarate e lasciato tutto solo in area: conclusione a fil di palo e gol-vittoria.

Fonte: La Siciliaweb.it

- La classifica di serie A

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03 novembre 2008
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