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Le Siciliane di A

Palermo e il ''talismano'' Barbera (Palermo-Atalanta 3-2). Catania, contro il Napoli niente da fare (Napoli-Catania 1-0)

12 gennaio 2009

PALERMO-ATALANTA 3-2
PALERMO (4-3-1-2): Amelia 6.5, Cassani 6.5, Carrozzieri 6.5, Kjaer 6.5, Capuano 5.5, Nocerino 5.5, Liverani 7, Bresciano 6.5, Simplicio 5.5 (dal 26' st Migliaccio 6), Cavani 6.5 (dal 39' st Guana sv), Miccoli 7 (dal 40' pt Succi 6). (1 Ujkani, 4 Tedesco, 15 Dellafiore, 99 Mchedlidze). All.: Ballardini 6.5.
ATALANTA (4-4-1-1): Coppola 6, Garics 6, Talamonti 5, Pellegrino 5.5, Bellini 6, Ferreira Pinto 6.5, Guarente 5, Padoin 5.5 (dal 10' st Valdes 6.5), Doni 6, Floccari 6.5, Vieri 4.5 (dal 1' st Cigarini 6). (1 Consigli, 7 Manzoni, 13 Peluso, 16 Rivalta, 28 Bonaventura). All.: Del Neri 6.
Arbitro: Girardi di San Donà di Piave 6.
Reti: nel pt 22' Miccoli, 39' Bresciano; nel st 20' Floccari, 33' Ferreira Pinto, 36' Cavani.
Note: ammoniti Garics, Kjaer, Liverani e Nocerino per gioco falloso. Angoli: 4-3 per l'Atalanta. Recupero: 0' e 3'. Spettatori: 19.004 per un incasso di 244.699 euro.
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E' ancora una volta il Barbera il talismano del Palermo che dentro casa ha il ritmo delle grandi. Settima vittoria, stavolta contro la temibile Atalanta dell'ex Del Neri, dentro le mura amiche.
Dopo un buon primo tempo,suggellato dal doppio vantaggio di Miccoli e Bresciano, i rosa si fanno rimontare per poi trovare il gol della vittoria a dieci minuti dalla fine con Cavani.
Dopo i primi minuti di studio, il Palermo affonda i colpi e si presenta due volte pericolosamente davanti la porta difesa da Coppola al 7'. La prima azione parte dai piedi di Miccoli che si allarga sulla sinistra e crossa per Cavani, anticipato dal portiere. Sul rinvio, tenta la conclusione l'accorrente Simplicio, stoppato dalla difesa atalantina. Un minuto dopo è ancora Cavani ad avere una buona occasione sul traversone preciso di Cassani, ma la palla finisce sull'esterno della rete.

Del Neri corre ai ripari e passa 4-4-2 con Padoin a sinistra, Doni in mezzo e Floccari-Vieri davanti. Il fantasista arretra, quindi, qualche passo e cerca di far ripartire la squadra, prendendo palla a centrocampo. La mossa non porta i frutti sperati e così è il Palermo a passare in vantaggio, con il solito Miccoli, al 22'.
Perfetto lancio di Cassani che, da poco prima del centrocampo, trova il salentino al limite dell'area. Lo stop a seguire del bomber fa fuori i due centrali bergamaschi, esterno destro e Coppola battuto. I lombardi non riescono a reagire e la partita si spegne a centrocampo, con molti passaggi imprecisi da una parte e dall'altra.
Ne approfitta il Palermo che raddoppia al 39'. Sul rasoterra in verticale di Miccoli si fa trovare pronto Bresciano, che anticipa la difesa e traffigge per la seconda volta Coppola. Il Barbera applaude prima per il gol e poi, un minuto più tardi, per l'uscita di Miccoli, accolto da un'ovazione al momento della sostituzione per infortunio.

Per registrare il primo tiro pericoloso dell'Atalanta nella porta rosanero bisogna attendere il 7' della ripresa, quando Nocerino si fa superare da Garics che trova al centro dell'area Doni. Il tiro potente, ma centrale, del nerazzurro si infrange sul corpo di Amelia. La costanza premia l'Atalanta che riesce a dimezzare le distanze al 20' con un gran colpo di testa di Floccari su cross di Garics. Amelia si butta con un attimo di ritardo e non riesce a deviare la palla che si insacca alla sua destra.
Il Palermo va in barca e subisce il pareggio. Ancora una volta dalla destra, questa volta con Valdes, colpiscono i lombardi. Il cileno al 33' supera in un colpo solo Bresciano e Capuano e crossa per Ferreira Pinto che accorre dall'altro lato. Cassani si fa superare dal brasiliano e il 2-2 è servito. Passano tre minuti e il Palermo torna in vantaggio con uno scatto d'orgoglio. Servito da Liverani in area, Cavani non fallisce l'occasione e con un tiro a incrociare segna il terzo gol rosanero. Inutile l'ultimo assalto dei bergamaschi che non riescono a raccogliere nemmeno un punto.


NAPOLI-CATANIA 1-0
NAPOLI (3-5-2): Iezzo 6, Cannavaro 6, Rinaudo 6, Contini 6, Maggio 6.5, Blasi 6, Gargano 5.5, Hamsik 5 (30' st Russotto 6), Vitale 5.5 (46' st Aronica sv), Lavezzi 6.5 (47' st Pazienza sv), Denis 6. (Gianello, Montervino, Bogliacino, Pià). All.: Reja 5.5.
CATANIA (3-5-2): Bizzarri 7, Silvestre 6, Terlizzi 6, Silvestri 5.5, Sardo 5, Izco 5.5 (32' st Baiocco sv), Carboni 5.5, Biagianti 6 (26' st P. Ledesma sv), Gia. Tedesco 6.5 (38' st Plasmati sv), Mascara 5, Morimoto 6. (20 Acerbis, 3 Sabato, 10 Dica, 25 Martinez). All.: Zenga 5.5.
Arbitro: Celi di Campobasso 4.5.
Rete: nel st 34' Maggio.
Note: angoli: 8-6 per il Napoli. Recupero: 0' e 5'. Ammoniti: Morimoto per gioco scorretto. Spettatori: 40.000. 
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Anno nuovo, copione vecchio. A Napoli, il Catania offre una discreta prestazione difensiva, ma produce troppo poco in avanti e a gioco lungo concede campo agli avversari sino a incassare la rete che costa l'ennesima sconfitta in trasferta, accompagnata da un chiaro errore arbitrale.
Lo stop del San Paolo porta con sé non pochi rimpianti per numerosi motivi, a cominciare dalla prova dell'avversario di turno. I partenopei non sono nella migliore giornata: Lavezzi, pur debilitato dall'influenza che l'ha bloccato alla vigilia, resta il migliore dei suoi, non spalleggiato dall'altro talento Hamsik, spesso fuori partita.

La formazione di Zenga corre rischi limitati per l'intero primo tempo, ma nella ripresa, vedendo avvicinarsi il risultato positivo, denota gli abituali limiti caratteriali arretrando eccessivamente il baricentro. Quando Bizzarri neutralizza il rigore calciato male da Hamisk sembra che stavolta le cose possano andare per il verso giusto, ma il guizzo nel finale del duo Lavezzi-Maggio punisce i rossazzurri. Una prova più coraggiosa nel secondo tempo avrebbe forse cambiato le carte in tavola.
Un gol, in realtà, il Catania l'aveva segnato, ma qui entra in scena il mediocre arbitro Celi, altra fonte di arrabbiatura per gli etnei. Il direttore di gara, mai sicuro, riesce a fischiare la fine del primo tempo cinque secondi prima dello scoccare del 45', proprio nel momento in cui Morimoto, servito da Mascara, sta scagliando il sinistro dal limite che batte Iezzo sul primo palo. Un errore grave, difficile da digerire in A: chissà cosa ne pensa il designatore Collina.
Zenga propone la formazione attesa, ma con Sardo cursore di destra, Tedesco a sinistra e Izco nel terzetto di mediani. Silvestri rileva lo squalificato Stovini in difesa, Morimoto affianca Mascara in avanti. Reja recupera in extremis l'influenzato Lavezzi schierandolo in attacco con Denis. Nella prima frazione succede poco. I campani non carburano e il Catania controlla.

Buona occcasione per i locali al 12': sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Cannavaro gira a rete trovando la deviazione col corpo di Terlizzi. Poco dopo lo stesso Terlizzi, in mischia, conclude alto. I padroni di casa non vanno oltre un doppio tentativo di Lavezzi su calcio di punizione dal limite. Allo scadere, la squadra di Zenga va in gol, ma la rete di Morimoto, imbeccato da Mascara, viene invalidata dal fischio di Celi, che manda tutti negli spogliatoi con cinque secondi di anticipo tra le legittime proteste etnee.
In apertura di ripresa, Tedesco, con un gran tiro a spiovere da trenta metri, chiama Iezzo alla deviazione in angolo. Sembra una buona premessa, ma gradualmente i rossazzurri arretrano. Al 19' Hamsik, in uno dei rari spunti dello slovacco degni di nota, si fa luce in area chiamando Bizzarri alla deviazione in tuffo.
Due minuti e Celi decreta un penalty per tocco di mano in area di Terlizzi: Hamsik si presenta sul dischetto, ma la sua conclusione viene neutralizzata a terra dal bravo Bizzarri. Il Catania potrebbe provare a sfruttare il contraccolpo psicologico per riportarsi in avanti, ma non lo fa preferendo rimanere chiuso a protezione della propria porta.
Così, al 35', i campani trovano la rete che decide l'incontro. Mischia al limite, Denis libera Lavezzi sul filo del fuorigioco, l'argentino fa due passi e in diagonale trova Maggio, lesto ad avventarsi sul pallone insaccando in spaccata. Il Catania avrebbe dieci minuti a disposizione per raddrizzare la gara, ma non riesce a creare nulla.

Fonte: La Siciliaweb.it

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12 gennaio 2009
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