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Le Siciliane di A

3x3=9 Numero perfetto per i rosanero (Palermo-Udinese 3-2) Brilla di rossazzurro la lanterna di Genova (Genoa-Catania 1-1)

26 gennaio 2009

PALERMO - UDINESE 3-2
La partita vista dal tifoso
Salve a tutti, ci rivediamo dopo un po' di tempo, ma poco male visto che i nostri beniamini hanno continuato a giocare e a vincere come nessuna altra squadra nel 2009.
Ieri alla Favorita abbiamo avuto un ulteriore conferma: il Palermo ha gli attributi di grande squadra. Pronti via: 0-1 per l'Udinese con un gol dell'ex Pepe che quando vede il Palermo vede solo il nero.
In tempi diversi i rosanero si sarebbero disuniti, persi, invece cosa abbiamo fatto? Niente. Si è cominciato a giocare e siccome il Palermo ha un "Gioco" sono venuti il pareggio con Simplicio, altre azioni da gol e, infine, un predominio totale.
Inizia il secondo tempo e rivediamo la fotocopia del primo. Rigore per l'Udinese (molto dubbio). Ma la sorte ci è amica e Quagliarella sbaglia il penalty nell'azione di rimessa, Simplicio porta il Palermo in vantaggio e subito dopo Cavani firma il tris.
A questo punto poteva finire la partita? No!! Dobbiamo tribolare fino alla fine perché Di Natale segna il 3-2 (ma ce l'ha con noi! 3 gol ci ha fatto in 2 partite) ma alla fine la spuntiamo e siamo a 4 punti dal 4° posto.
Sogniamo? Sì sogniamo. Ma domenica ci risvegliamo in tempo perché andiamo a Roma (all'andata li abbiamo strapazzati 3-1) saranno in.........ti, sono in gran forma ma neanche noi scherziamo.
Sarà una bella partita.
Buon calcio a tutti.
[A.G.]

PALERMO (4-3-1-2): Amelia 6, Cassani 6.5, Carrozzieri 6, Kjaer 7, Balzaretti 6, Nocerino 6, Liverani 6.5 (41' st Guana sv), Bresciano 6, Simplicio 7 (23' st Savini), Succi 6 (14' st Migliaccio 6), Cavani 6.5. (1 Ujkani, 4 Tedesco, 10 Miccoli, 99 Mchedlidze). All.: Ballardini 6.5.
UDINESE (4-3-3): Handanovic 5, Isla 5, Zapata 5, Felipe 6, Lukovic 6, Inler 6, D'Agostino 5.5 (30' st Obodo sv), Asamoah 6, Pepe 6 (14' st Di Natale 6.5), Quagliarella 5 (27' st Ighalo sv), Sanchez 5 (80 Belardi, 6 Domizzi, 8 Tissone, 26 Pasquale). All.: Marino 5.
Arbitro: Velotto di Grosseto 6.
Reti: nel pt, 2' Pepe, 17' Simplicio, nel st, 9' Simplicio, 12' Cavani, 17' Di Natale.
Note: angoli: 6-4 per il Palermo. Recupero: 0 e 3'. Espulso Balzaretti al 46' st per proteste. Ammoniti Quagliarella e Carrozzieri per proteste, Lukovic e Nocerino per comportamento non regolamentare, Isla e Bresciano per gioco falloso. Spettatori: 18.812 per un incasso di 269 mila euro.
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La regola del tre premia il Palermo che affonda l'Udinese con una tripletta, collezionando la terza vittoria consecutiva in campionato e vendicando il 3 a 1 dell'andata che era costato la panchina, nella partita d'esordio, a Colantuono. Per i bianconeri, che nonvincono ormai da tre mesi, è invece crisi nera. E questa volta è la panchina di Marino a scricchiolare.
Il Palermo torna al modulo tradizionale (4-3-1-2) schierato da Ballardini, con Simplicio davanti alle due punte. Ma al posto di Miccoli, costretto ad andare in panchina perchè febbricitante, c'è Succi. Fuori anche Bovo, colpito da un attacco influenzale, mentre Carrozzieri riesce a recuperare.
L'allenatore dei friulani Marino preferisce invece risparmiare il suo gioiello Di Natale, in vista dell'impegno infrasettimanale con la Juve, facendolo partire dalla panchina. In attacco il tridente formato da Pepe, Quagliarella e Sanchez.

In un campo appesantito dalla pioggia e sferzato da raffiche di vento gelido l'Udinese comincia subito a spron battuto. Al secondo minuto l'ex Pepe batte una punizione magistrale, che si insacca alla destra di Amelia. Il Palermo cerca di riprendersi dalla doccia fredda con Simplicio che dà la carica. Il servizio per Succi viene però sprecato dall'attaccante con una conclusione debole.
Gli attacchi dei rosanero sono tambureggianti, e al 17'arriva il pareggio da un calcio d'angolo: Kjaer fa da torre per Simplicio che di testa insacca a due passi da Handanovic. L'Udinese cerca di reagire: Inler viene steso al limite dell'area, l'arbitro lascia proseguire per il vantaggio ma Quagliarella non ne approfitta. Nel finale del primo tempo è ancora Simplicio a fare impazzire la difesa dei friulani, prima  con una soluzione personale dal limite e poi con un bel tiro al volo che però si spegne fuori.

La ripresa comincia con un brivido per i tifosi rosanero: Carrozzieri stende Lukovic lanciato a rete e l'arbitro decreta il rigore. Quagliarella dal dischetto colpisce la traversa. Sul cambio di fronte è invece il Palermo a passare in vantaggio: punizione di Liverani pennellata per il solito Simplicio che colpisce di testa. Handanoivic non trattiene e respinge inutilmente un pallone che ha già superato la linea.
Passano tre minuti e i rosanero ottengono il terzo gol, questa volta con Cavani che si incunea sulla destra e batte con un diagonale un Handanovic decisamente in giornata no. Sul 3 a 1 i due
allenatori ridisegnano le formazioni: Ballardini fa uscire Succi per Migliaccio, mentre Marino manda in campo Di Natale al posto di Pepe. Ed è proprio l'attaccante della nazionale ad accorciare le distanze, raccogliendo un pallone al limite dell'area che si insacca alle spalle di Amelia.
L'Udinese tenta di riaprire la partita, ma il Palermo si copre: esce Simplicio, tra gli applausi del Barbera, per far posto al neo acquisto Savini. Sull'altro fronte  Marino le prova tutte, sostituendo lo spento Quagliarella e D'agostino per Ighalo e Obodo, ma i siciliani non concedono nulla e addormentano il gioco. Il forcing finale dei friulani è inutile, così come l'espulsione di Balzaretti per proteste, al secondo minuto di recupero.


GENOA - CATANIA 1-1
GENOA (3-4-3): Rubinho 6, Biava 5.5, Ferrari 5.5, Bocchetti 6 (10' st Modesto 6), Mesto 6 (27' st Vanden Borre 6), Milanetto 5.5, Thiago Motta 6.5, Criscito 6, Sculli 6 (10' st Rossi 6), Milito 7, Jankovic 6.5 (1 Lamanna, 15 Sokratis, 31 El Shaarawy, 11 Olivera). All.: Gasperini 6.
CATANIA (4-3-3): Bizzarri 6, Silvestre 6.5, Terlizzi 6, Stovini 6, Capuano 6.5, Carboni 6.5, Biagianti 6 (7' st Tedesco 5.5), Baiocco 7, Martinez 6 (44' st Spinesi sv), Mascara 6, Paolucci 6 (30' st Morimoto sv). (20 Acerbis, 21 Silvestri, 11 Llama, 8 Ledesma). All. Zenga (in panchina Irrera) 6.
Arbitro: Banti di Livorno 6.
Reti: st, 22' Martinez, 28' Milito.
Note: angoli: 5-5. Recupero: 1' e 4'. Ammoniti: Jankovic, Tedesco, Terlizzi, Carboni per gioco scorretto; Martinez per comportamento non regolamentare. Espulso: 16' st Ferrari per doppia ammonizione. Spettatori: 26.000.
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Buone indicazioni, un punto e qualche rimpianto. La gara di Marassi con il Genoa produce in casa Catania sentimenti contrastanti.
Prima della sfida con i liguri, i rossazzurri avevano perso le ultime cinque partite esterne in campionato, non segnavano in trasferta da 550 minuti e avevano raccolto la miseria di tre punti negli impegni stagionali lontano dal Massimino.
L'incontro con il lanciatissimo Genoa, reduce da tre vittorie di fila e in piena zona Champions League, non sembrava l'occasione ideale per interrompere il filotto negativo, considerato pure che i rossoblù recuperavano il bomber Milito.
A dispetto delle premesse poco favorevoli, è andata diversamente. L'undici di Zenga, squalificato e rimpiazzato in panchina da Irrera, torna dalla Liguria con un punto pesante e meritato, frutto di una prestazione finalmente propositiva. Il rammarico, però, esiste ed è dovuto al non aver capitalizzato il vantaggio e la superiorità numerica nella ripresa, quando la giusta espulsione di Ferrari ha lasciato i padroni di casa in dieci ed è stata subito seguita dal gol siglato da Martinez.
Con un uomo in più e avanti nel punteggio, gli etnei hanno avuto il torto di non gestire a dovere il vantaggio facendosi subito raggiungere da Milito a causa di un errore difensivo e non riuscendo poi a trovare la convinzione e l'incisività per tornare a segno e chiudere un incontro che, date le circostanze, si poteva vincere.

Zenga schiera la formazione prevista tornando alla difesa a quattro con il nuovo acquisto Capuano (positivo il suo debutto) a sinistra e Silvestre a destra. Gasperini, dal canto suo, deve fare a meno dello squalificato Juric a centrocampo e ritrova Milito in avanti.
Il Catania mostra subito l'atteggiamento giusto evitando di rintanarsi sulla difensiva come troppo spesso accaduto nelle recenti esibizioni esterne. Mascara su punizione non trova per poco lo specchio della porta di Rubinho, poi, al 12', Martinez va a un soffio dal gol girando di testa a lato da pochi passi una punizione ben calciata da Mascara.
Gli etnei tengono con efficacia il campo, la mediana è più dinamica di quella locale e in attacco Paolucci sa tenere in apprensione la difesa di casa. I genoani devono attendere il 25' per la prima occasione in avanti con Sculli, autore di un sinistro largo.

I liguri ci riprovano con un colpo di testa a lato di Thiago Motta, quindi viene fuori Milito, che dopo tre settimane di stop fisicamente non è ancora al meglio, ma che in area e nell'uno contro uno conferma tutte le sue indubbie qualità: dribbling secco su Terlizzi e palla fuori non di molto. Il Catania replica con un tiro niente male del vivace Baiocco: palla alta sulla traversa. Nel finale di tempo, Bocchetti colpisce la traversa di testa su cross di Mesto.
Nella ripresa si continua sulla stessa falsariga. Al 15' Jankovic scatta sul filo del fuorigioco e serve Milito che appoggia in rete, ma l'azione è ferma per un offside fischiato al serbo. Pochi istanti e il Genoa rimane in dieci per l'espulsione di Ferrari, che, già ammonito, falcia Baiocco a centrocampo.
Con l'uomo in più, i rossazzurri provano a forzare e sfiorano il vantaggio con un cross di Capuano sul quale Martinez in scivolata spedisce fuori a due metri dalla linea di porta. La rete giunge al 22': preciso cross di Baiocco dalla destra, Martinez stacca in area e batte Rubinho con un'inzuccata angolata.

A questo punto il Catania dovrebbe congelare il vantaggio, capitalizzare l'uomo in più e portare a casa il risultato. Tedesco, subentrato all'acciaccato Biagianti, spreca una favorevole occasione in contropiede e il Genoa castiga gli avversari: cross del nuovo entrato Rossi sul quale la difesa etnea si fa cogliere impreparata, Milito è un falco e batte Bizzarri da distanza ravvicinata.
Ci sarebbe ancora tempo per cercare il risultato pieno, Zenga rimpiazza Paolucci con Morimoto e concede a Spinesi il debutto stagionale, ma è ancora Milito, un pericolo costante, a creare qualche affanno ai catanesi con un paio di azioni personali che non trovano sbocco.

Fonte: La Siciliaweb.it

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26 gennaio 2009
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