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Le Siciliane di A

Niente di fatto per le due squadre siciliane. (Siena-Palermo 1-0). (Catania-Fiorentina 0-2)

11 maggio 2009

SIENA - PALERMO 1-0
SIENA (4-1-4-1): Curci 6, Zuniga 6.5 (37' st Rossettini sv), Ficagna 6, Portanova 6.5, Del Grosso 6, Coppola 6.5, Jarolim 6 (39' st Kharja sv), Vergassola 7, Galloppa 6.5, Ghezzal 6 (45' st Frick sv), Calaiò 7. (89 Ivanov, 15 Brandao, 5 Codrea, 17 Amoruso) All.: Giampaolo 7.
PALERMO (4-3-1-2): Amelia 6, Cassani 5, Kjaer 6, Migliaccio 6, Bovo 5, Guana 5 (22' st Succi 5), Nocerino 5.5 (34' st Hernandez sv), Tedesco sv (10' pt Bresciano 5.5), Simplicio 5, Miccoli 6, Cavani 5 (1 Ujkani, 25 Savini, 26 Morganella, 99 Mchedlidze). All.: Ballardini 5 (squalificato, in panchina il vice Regno).
Arbitro: Ciampi di Roma 5.5.
Rete: nel st 15' Calaiò.
Note: angoli 12-3 per il Siena. Recupero: 2' e 6'. Ammoniti: Guana, Galloppa, Vergassola per gioco falloso, Nocerino per proteste. Spettatori: 9.000.
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È sempre più il Siena dei record, quello di Marco Giampaolo che batte 1-0 il Palerno con una rete di Calaiò, allontanando i siciliani dalla zona Uefa. Per i bianconeri toscani ci sono 9 vittorie interne, 12 vittorie assolute e la possibilità di superare i 44 punti in classifica, primato dei senesi in A, raggiunto lo scorso anno con in panchina prima Mandorlini e poi Beretta.
La salvezza, sesta consecutiva, è raggiunta anche matematicamente, con il successo sul Palermo. Vittoria limpida contro un avversario che ha fatto troppo poco per smentire il proprio presidente Zamparini, che in settimana aveva manifestato un interesse pari a zero per la qualificazione Uefa.
In una partita giocata a ritmi certo non trascendentali e condizionata dal grande caldo, ha vinto la squadra più quadrata e alla fine più determinata, che ha saputo sorprendere l'avversaria fin dall'inizio. Giampaolo ha messo in campo un inedito 4-1-4-1, con Coppola piazzato su Simplicio alle spalle di Vergassola e Galloppa, Jarolim e Ghezzal sulle fasce con Calaiò unica punta.
Il Palermo ha sicuramente pagato il forfait di Liverani, sostituito da Nocerino: poca fantasia e pochi palloni per gli attaccanti, con Miccoli quantomeno più mobile e Cavani quasi sempre fuori dal gioco. E dopo soli 10 minuti Tedesco (sospetta distrazione al flessore sinistro) è stato costretto a uscire, sostituito da Bresciano.

Poco o niente succede nel primo tempo, se non un dubbio fuorigioco sbandierato al 29' a Miccoli, che si sarebbe presentato solo davanti a Curci. Proteste bilanciate da quelle del Siena, al 5' della ripresa, per un contatto sospetto Cassani-Ghezzal in area di rigore. Rare incursioni offensive in una partita che a lungo si snoda sull'equilibrio tattico a centrocampo, spezzato al 15' della ripresa da una splendida azione bianconera sulla destra.
Il colombiano Zuniga è come al solito imprendibile con la palla al piede, va via a Bovo e riceve il triangolo da Vergassola, tocca a Calaiò che a centro area si libera di Guana e piazza un rasoterra preciso dove Amelia non può arrivare, nell'angolo alla sua destra. È il colpo di gong che sveglia una partita incanalata sullo 0-0, anche perchè quasi in contemporanea a Cagliari si materializza la rimonta della Roma, che allontana la zona Uefa.
Entrano in campo prima Succi e poi Hernandez, per un 4-2-3-1 finale dei rosanero che in realtà è imperniato su quattro attaccanti puri. Il Palermo si spezza in due e fioccano le occasioni da rete per il Siena in contropiede: Amelia è decisivo al 41' e al 50', mentre al 49' Frick colpisce il palo. Dall'altra parte un colpo di testa di Succi e due conclusioni a lato di Miccoli, troppo poco per evitare la sconfitta.


CATANIA - FIORENTINA 0-2
CATANIA (4-1-4-1): Kosicky 5.5, Silvestre 6, Silvestri 5.5, Stovini 6, Capuano 5, Carboni 5.5 (1' st Paolucci 5.5), Martinez 6, Biagianti 5.5 (25' st Izco 5), Giac. Tedesco 6, Llama 5 (13' st Sciacca 5.5), Mascara 5. (20 Acerbis, 3 Strumbo, 14 Falconieri, 18 D'Amico). All. Zenga 5.5.
FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 6, Comotto 6, Gamberini 6, Dainelli 6.5, Pasqual 6, Felipe Melo 6.5, Montolivo 6.5, Kuzmanovic 6 (23' st Donadel 6), Jovetic 7 (38' st Zauri 6.5), Vargas 6.5 (29' st Gobbi 6), Gilardino 5.5. (13 Storari, 2 Kroldrup, 30 Almiron, 46 Maritato). All. Prandelli 6.5.
Arbitro: Rizzoli di Bologna 6.
Reti: nel pt 12' Jovetic, nel st 48' Zauri.
Note: angoli 9-5 per il Catania. Recupero 0 e 5'. Ammoniti: Carboni, Silvestri, Montolivo, Tedesco, Comotto e Dainelli per gioco scorretto. Spettatori: 18.000.
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A ciascuno il suo traguardo. Salvezza aritmetica per il Catania, ipoteca sulla Champions League per la Fiorentina. Lo scontro diretto tra rossazzurri e viola porta solo buone notizie, almeno per quel che riguarda la classifica. Il risultato finale, però, dice anche altro.
La squadra di Prandelli raccoglie una vittoria che, oltre ad avvicinarla al quarto posto grazie alla concomitante frenata del Genoa, ribadisce il buon momento di Dainelli e compagni, tonificati dal rientro in mediana di Felipe Melo e dalla vivacità di Jovetic in fase offensiva.
Il Catania, invece, si conferma in fase calante rimediando la terza sconfitta di fila, la quinta nelle ultime sei uscite: i dieci punti di vantaggio sul terz'ultimo posto a tre giornate dalla fine del campionato certificano la salvezza degli etnei, che nella circostanza rendono qualcosa agli avversari sul piano dell'intensità alzando il ritmo solo a sprazzi e peccando di lucidità.

La Fiorentina parte forte e al 12' è già avanti: Jovetic raccoglie un lancio lungo di Gamberini e batte Kosicky da fuori area con un preciso destro incrociato. Il montenegrino potrebbe raddoppiare tre minuti dopo, quando l'incerto Kosicky rischia di farsi soffiare il pallone in un disimpegno nell'area piccola. Il vantaggio mette la partita sui binari giusti per i viola, che possono gestire la situazione mostrando solidità a centrocampo e discreto dinamismo sulla trequarti.
Senza un centravanti di ruolo e con Mascara a sacrificarsi da prima punta, il Catania non ha una reazione immediata e viene fischiato dai tifosi della curva. I pericoli per Frey arrivano su un colpo di testa fuori bersaglio di Martinez su angolo di Llama, un sinistro dello stesso Llama respinto dall'estremo difensore francese e un inserimento di Tedesco, che in acrobazia non trova lo specchio della porta.
Prima che si vada negli spogliatoi, entrambe le formazioni hanno un'ottima opportunità per andare a segno: Kuzmanovic ci prova con un diagonale fuori d'un soffio; Tedesco, saltato in bello stile Gamberini, manca invece la porta a tu per tu con Frey.

In avvio di ripresa, Zenga rileva Carboni con Paolucci passando al modulo a due punte, ma è la Fiorentina a rendersi insidiosa per prima con un tiro di Vargas sporcato da Silvestre e finito sul fondo. La foga etnea, nonostante l'innesto del vivace Sciacca, non produce chiare occasioni da gol.
Più incisivi i viola, che sfiorano il raddoppio con Jovetic (colpo di testa deviato da Kosicky), Felipe Melo (destro radente fuori di poco) e Montolivo (botta dalla distanza alzata sulla traversa da Kosicky). Il raddoppio arriva nel recupero: Sciacca macchia la sua prova perdendo un contrasto in area con il nuovo entrato Zauri, che da pochi passi no ha difficoltà a battere a rete.

Fonte: La Siciliaweb.it

- La classifica di serie A

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11 maggio 2009
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