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Le Siciliane di A

E venne la prima... (Livorno - Palermo 1-2). (Catania - Cagliari 2-1)

19 ottobre 2009

Il commento del tifoso...
Stesso titolo per due partite: prima vittoria esterna per il Palermo di Zenga e prima vittoria in campionato per il Catania di Atzori.
Discreto Palermo quello visto sul campo di un Livorno ultimo in classifica. C'è stato bisogno di un gol per svegliare gli animi dei rosanero.
Da considerare il carattere dei ragazzi che non si sono fermati ed hanno sfruttato l'occasione per segnare con Balzaretti e portare a casa i primi
tre punti in trasferta. [A.G.]

LIVORNO - PALERMO 1-2
LIVORNO (3-4-3): De Lucia 6, Perticone 5, Rivas 6 (43' pt Candreva 6), Miglionico 6, Raimondi 5.5, Moro 6, Bergvold 6, Pieri 5, Pulzetti 6.5 (36' st Cellerino sv), Tavano 4.5 (1' st Danilevicius 6), Lucarelli 5. (11 Benussi, 59 Diniz, 6 Galante, 87 Vitale). All.: Russo 5.
PALERMO (3-4-1-2): Sirigu 6, Kjaer 6, Bovo 6.5, Migliaccio 5.5, Cassani 6, Bresciano 6.5, Simplicio 6 (36' st Bertolo sv), Balzaretti 6.5, Pastore 5 (1' st Nocerino 6), Cavani 5.5 (15' st Succi 6), Miccoli 6. (83 Rubinho, 3 Goian, 88 Blasi, 20 Budan). All.: Zenga 6.
Arbitro: Tagliavento di Terni 6.
Reti: nel st 9' Danilevicius, 11' Miccoli, 36' Balzaretti.
Note: angoli 2-0 per il Livorno. Recupero: 2' e 3'. Ammoniti: Cavani e Bovo per gioco scorretto, Kjaer per fallo di mano, Lucarelli per proteste. Spettatori: 9.206 (1.779 + 7.427 abbonati) per un incasso di 107.39 euro.
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Zenga cambia il Palermo e si prende i tre punti, prima vittoria in trasferta, mentre la coppia di allenatori Russo-Ruotolo, nonostante le varianti tattiche, incassa un'altra sconfitta che potrebbe costare definitivamente la panchina.
Spinelli deciderà domani, dopo una notte di riflessione. Il Livorno non sa vincere ed è in piena crisi e sempre più ultimo in classifica con il peggior attacco del campionato, appena due reti in otto giornate.
I rosanero hanno il merito di essere più concreti e di capitalizzare le occasioni da gol, mentre il Livorno recrimina con l'arbitro ma evidenzia i difetti di sempre: un reparto offensivo evanescente e un gioco troppo prevedibile.
A Zenga non piace Pastore, poco illuminato alle spalle di Miccoli e Cavani, e ha il coraggio di toglierlo nell'intervallo per inserire Nocerino e ridisegnare un Palermo più solido e capace di chiudere tutti gli spazi al Livorno e ripartire minacciosamente verso la porta di De Lucia.
Dall'altra parte le novità di Russo e Ruotolo saltano sul finire del primo tempo quando Tavano chiede il cambio per un risentimento muscolare e Rivas si fa male cadendo malamente nell'area avversaria. Addio 3-4-3 e via libera all'albero di natale con Candreva dietro Lucarelli e Danilevicius. Ma gli amaranto non spingono mai sugli esterni e alla fine solo i tiri da lontano di Pulzetti e Candreva spaventano Rubinho.

Nel primo tempo i toscani provano a fare la partita, con il Palermo che li aspetta nella propria metà campo. All'11' Tavano pecca di altruismo e, solo al limite dell'aera, invece di calciare in porta cerca Lucarelli, con Bovo che anticipa l'attaccante amaranto. Poi, il capitano livornese non si vede quasi mai più, se non fino al finale di tempo quando chiede il cambio alla panchina.
Tocca allora a Pulzetti, oggi schierato sulla linea degli attaccanti, cercare la via del gol, perchè Lucarelli fa fatica a liberarsi dalla marcatura di Bovo. E al 20' il Livorno ha l'occasione più nitidia: Pieri scodella un preciso cross in area sul quale si avventa Pulzetti che devia di testa impegnando Rubinho. La risposta palermitana è piuttosto timida: al 25' Miccoli s'incunea in area amaranto ma chiude troppo il diagonale che termina a lato.
Nella ripresa Danilevicius rileva Tavano, mentre Candreva entrato al posto dell'infortunato Rivas si colloca dietro le due punte, con Pieri arretrato in difesa. Zenga risponde con l'innesto di Nocerino e irrobustisce il centrocampo. Ma è il Livorno a passare per primo: al 9' Candreva calcia dal limite e Danileviucis sul filo del fuorigioco devia alle spalle di Rubinho.
Neppure il tempo di gustarsi il vantaggio e il Palermo pareggia. Miglionico perde palla, Simplicio pesca Miccoli davanti a De Lucia e l'attaccante siciliano supera il portiere con un preciso pallonetto. Il Livorno chiede il fuorigioco, ma arbitro e assistente non hanno dubbi e convalidano la rete.
Proprio come quando annullano il secondo gol amaranto per un chiaro furogioco di Danilevicius. Lucarelli continua a non pungere e il Palermo guadagna campo, finchè al 36' la squadra di Zenga non confeziona un autentico capolavoro raddoppiando al termine di un'azione manovrata con Cassani che pesca Balzaretti in area dalla parte opposta con la difesa amaranto schierata: il sinistro dell'esterno rosanero è imprendibile per De Lucia. Gli amaranto reclamano nel finale anche un rigore per un presunto fallo di Kjaer su Lucarelli, ma l' arbitro sembra vedere bene.

CATANIA - CAGLIARI 2-1
CATANIA (4-3-1-2): Campagnolo sv, Potenza 6, Silvestre 6.5, Augustyn 5, Marchese 6, Izco 5.5, Carboni 6.5, Llama 5.5 (18' st Biagianti 6), Ricchiuti 6.5 (32' st Pesce sv), Martinez 7, Mascara 5.5 (11' st Morimoto 6.5). (21 Andujar, 8 Ledesma, 9 Plasmati, 23 Terlizzi). All.: Atzori 6.5.
CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6, Marzoratti 6 (42' st Barone sv), Canini 6, Astori 5.5, Agostini 6, Dessena 7, Conti 6, Lazzari 6, Cossu 6 (22' st Biondini 5.5), Matri 5 (42' st Nenè sv), Jeda 6. (24 Lupatelli, 6 Lopez, 18 Parola, 23 Larrivey). All.: Allegri 6.
Arbitro: Damato di Barletta 6.5.
Reti: nel pt 36' Ricchiuti, 45' Dessena, nel st 42' Martinez.
Note: angoli 6-1. Recupero 1' e 5'. Ammoniti Cossu per proteste, Augustyn, Biondini, Lazzari e Pesce per gioco scorretto. Spettatori 12.000, incasso 18.075 euro.
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Il Catania rompe il tabù. All'ottavo tentativo, i rossazzurri conquistano la prima vittoria in campionato superando il Cagliari grazie al decisivo guizzo di Martinez nel finale.
In una gara bloccata tra due formazioni che giocano guardandosi allo specchio, non è semplice trovare varchi. Spazi intasati, frequenti raddoppi di marcatura e poche emozioni.
La differenza la fanno il talento che ispira le giocate chiave di Ricchiuti e Dessena, quest'ultimo autore di un gol da antologia in rovesciata, e la tenuta mentale del Catania, che allontana la contestazione in arrivo credendo sino in fondo alla vittoria e trovandola grazie alla combinazione tra il nuovo entrato Morimoto, prezioso per vivacizzare le offensive catanesi, e Martinez, autore di una prova in crescendo.
Con Campagnolo preferito ad Andujar in porta, Augustyn promosso titolare in extremis al posto di Bellusci (bloccatosi per un risentimento muscolare) e un tridente inedito formato da Ricchiuti rifinitore alle spalle di Mascara e Martinez, il Catania è monocorde e non impensierisce il Cagliari, a sua volta ordinato ma nulla più.

Moduli speculari e squadre che si annullano a vicenda per larga parte della prima frazione di gioco. Nei primi 35 minuti l'unico spunto degno di nota è un’accelerazione di Cossu, che serve Matri, autore di un diagonale di poco fuori.
La monotonia del primo tempo è spezzata da due pregevoli gol che riscattano la noia precedente. Gli etnei passano per primi con un bello schema su punizione: tocco di Llama per Potenza, palla a Mascara che al volo chiude il triangolo servendo Ricchiuti, lesto a girare in rete di prima intenzione.
Il primo gol in A dell'argentino, seguito da un'esultanza polemica di Mascara nei confronti dei sostenitori in tribuna, zittiti a gesti dopo qualche fischio piovuto dagli spalti, fa guadagnare fiducia ai catanesi, che sfiorano il raddoppio con un sinistro di Marchese, potente ma d'un soffio a lato.
Un attimo prima di andare negli spogliatoi, è Dessena a ristabilire l'equilibrio con una spettacolare rovesciata volante su cross dalla destra di Marzoratti. Gesto tecnico da manuale, che strappa applausi anche al pubblico di casa e produce qualche attimo di tensione in campo, dove Potenza protesta con l'autore del gol per la sua esultanza, ritenuta troppo plateale.

L'incontro si anima un po' nella ripresa, quando il Catania cerca di alzare il ritmo aprendo anche qualche spazio che il Cagliari tenta di sfruttare nelle ripartenze, peraltro mai portate a conclusione. La formazione di Atzori reclama un rigore per una chiusura di Astori su Mascara, poi ci prova con un colpo di testa fuori di Silvestre su corner di Llama e va a un passo dal gol con Martinez, che si gira bene in area ma colpisce la traversa con un destro ravvicinato.
La spinta dei padroni di casa sembra esaurirsi, il pubblico comincia a contestare, ma a tre minuti dalla fine i rossazzurri trovano la giocata risolutrice: Morimoto indirizza in area un cross che Martinez corregge in rete di testa sovrastando Astori e regalando alla gente del Massimino la prima gioia stagionale.

Fonte: La Siciliaweb.it

- La classifica di serie A

 

 

 

 

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19 ottobre 2009
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