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Le Siciliane di A

I rosanero non si fermano più (Palermo-Udinese 1-0). Zeru punti.. (Inter-Catania 2-1)

26 ottobre 2009

La partita vista dal tifoso
Buon lunedì a tutti, dopo aver trascorso un sabato ed una domenica calcistica a due velocità: Palermo con i tre punti, Catania con zero punti.
Partiamo dal sabato sera a San Siro: il Catania che non riesce nell'impresa di uscire con almeno un punto dal confronto con la corazzata Inter. Buona partita ma non è  servito a niente.
Trasferiamoci in ordine temporale alla domenica pomeriggio al Barbera... Tempaccio dal punto di vista del meteo: pioggia in mattinata, poi spicchi di sole a riscaldare la partita. Udinese che parte come un treno; salvataggio di Migliaccio su Di Natale davanti alla porta; Sirigu che si dimostra un gran portiere. Ed il Palermo? Bravo a tenere il campo ed a non mollare. Poi il lampo di Bovo (anche se deviato) da premiare per il coraggio avuto a calciare al volo dal limite dell'area dopo un corner.
E ora? Siamo quarti in compagnia della Fiorentina e Milan a 15 punti in zona Champions.
Ora non voliamo alti. Zenga deve fare il pompiere e gettare acqua sul fuoco per spegnere gli entusiasmi che si alimenteranno.
La controprova? Giovedì sera contro l'Inter nel turno infrasettimanale a San Siro.
Qualsiasi il risultato, sarà fondamentale l'approccio alla gara. Ma se giochiamo come contro la Juve, anche per i nerazzurri sarà dura.
Intanto godiamoci la domenica. Ci sentiamo venerdì mattina
Buon calcio a tutti!
[A.G.]

PALERMO - UDINESE 1-0
PALERMO: Sirigu 7, Goian 6.5, Bovo 7, Migliaccio 7, Cassani 6.5, Bresciano 6, Simplicio 6.5, Balzaretti sv (dal 5' pt Blasi 6.5), Pastore 5 (dal 14' st Budan 6), Cavani 6, Miccoli 6 (83 Rubinho, 9 Nocerino, 14 Bertolo, 19 Succi, 21 Melinte). Allenatore: Zenga 6.
UDINESE: Handanovic 6, Basta 6, Coda 6.5, Zapata 6.5, Pasquale 6, Inler 5.5, D'Agostino 5, Asamoah 6 (dal 43' st Corradi sv), Pepe 6 (dal 31' st Floro Flores 6.5), Sanchez 7, Di Natale 6.5 (6 Belardi, 14 Sammarco, 19 Felipe, 24 Lukovic, 84 Lodi). All: Marino 6.
Arbitro: De Marco di Chiavari 6.
Reti: 42' st Bovo.
Note: ammoniti Bovo, Basta e Migliaccio per gioco falloso, Sanchez per comportamento non regolamentare. Recupero: 1 e 4. Angoli: 10 a 5 per l'Udinese. Spettatori: 21.034 per un incasso di 270.602 euro.
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Terza vittoria consecutiva per il Palermo di Zenga e terza sconfitta di fila per l'Udinese. Gli uomini di Marino per lunghi tratti sovrastano i rosanero che nel finale riescono però ad andare in vantaggio con una sventola di Bovo, al volo da fuori area. Inutile l'assalto dell'Udinese, in piena crisi di risultati, mentre il Palermo vola in zona Champions.
Zenga lascia nuovamente in panchina Rubinho e schiera Sirigu in porta. Per il resto, confermata la formazione che ha battuto il Livorno fuori casa, a eccezione dello squalificato Kjaer sostituito da Goian. Marino deve rinunciare agli infortunati Domizzi e Isla e per l'attacco sceglie il trio Pepe, Sanchez e Di Natale, con il capocannoniere del campionato più avanti.
Comincia in salita la partita del Palermo che deve rinunciare dopo un paio minuti a Balzaretti, alle prese con un problema muscolare. Al suo posto entra Blasi e Cassani torna sulla linea difensiva. Dopo il primo quarto d'ora di studio, le due squadre provano ad affondare i colpi, ma senza sbilanciarsi troppo.
Attenta in difesa soprattutto l'Udinese che non vuole rischiare di perdere la terza partita consecutiva. I bianconeri attendono e il Palermo pensa di approfittarne. Al 18' i locali hanno la possibilità di passare in vantaggio con un gol di Miccoli, annullato per fuorigioco. I rosanero insistono e al 27' ci prova anche Bresciano da fuori, Handanovic non trattiene ma Cavani è in off side sulla ribattuta.

A recriminare però è l'Udinese al 31' per un possibile rigore non concesso da De Marco per un fallo di Migliaccio su Sanchez, che viene anche ammonito per simulazione. I bianconeri cominciano a crederci e sfiorano il gol al 34' con il solito Di Natale lanciato in contropiede. Il primo tiro rasoterra del goleador viene parato da Sirigu, la palla rimane lì e Di Natale va per insaccare, ma lo anticipa miracolosamente, quasi sulla linea, Migliaccio che chiude in corner.
Il Palermo si spaventa e difficilmente si fa vedere oltre il centrocampo. I lanci lunghi per Miccoli sono sempre preda di Coda e Zapata, mentre l'Udinese si fa sempre più pericolosa. La retroguardia palermitana perde spesso di vista Di Natale e soprattutto il furetto Sanchez, ma riesce a tenere il risultato bloccato sullo 0-0 fino all'intervallo.
Il secondo tempo comincia come era finito il primo. L'Udinese si butta subito in avanti e Sanchez tira da fuori dopo pochi secondi. Sirigu si allunga e mette in corner. Il cileno non si ferma mai e con i suoi dribbling a ripetizione fa venire il mal di testa a tutta la difesa palermitana, ormai chiusa negli ultimi venti metri.
Dall'altro lato Miccoli non vede palla, anticipato dai centrali bianconeri. Quando riesce a sfuggire, il bomber diventa pericoloso e Basta per fermarlo lo deve atterrare al 22', al limite dell'area. Sulla punizione, battuta dallo stesso Miccoli, Handanovic si deve superare, allungandosi verso il palo alla sua destra.
Ma è l'Udinese a fare la partita e Di Natale continua a bombardare la porta di Sirigu da fuori area. Il Palermo prova a pungere in contropiede, ma con scarsa continuità. Per due volte Budan, entrato al posto di Pastore, tenta il colpo di testa ravvicinato, ma l'occasione più ghiotta l'ha tra i piedi Floro Flores che si fa però anticipare da Blasi davanti la porta di Sirigu. L'estremo difensore è decisivo sul corner, togliendo dal sette l'inzuccata di Floro Flores, di nuovo pericoloso.
Sul cambio di fronte succede l'imprevedibile. Bovo al volo, sulla respinta alta della difesa bianconera, fa partire un destro improvviso e potente che si insacca. Il Palermo al 42' è in vantaggio e potrebbe dilagare un minuto dopo con Miccoli, ma la sua conclusione, dopo una scorribanda sulla sinistra, finisce alta.
L'Udinese non si rassegna e vuole raddrizzare il risultato bugiardo. Di Natale nel recupero prende il palo esterno e non riesce a scongiurare l'ennesima sconfitta dei bianconeri.

INTER - CATANIA 2-1
INTER (4-3-1-2): Julio Cesar 5, Maicon 6, Cordoba 6, Lucio 6, Chivu 6, Zanetti 6, Vieira 6.5, Muntari 6.5 (41' st Krhin sv), Sneijder 7 (28' st Stankovic 6), Eto'o 6 (43' st Materazzi sv), Balotelli 5.5 (1 Toldo, 39 Santon, 30 Mancini, 89 Arnutovic). All.: Mourinho 6.
CATANIA (4-2-3-1): Campagnolo 4.5, Potenza 6, Spolli 5.5, Silvestre 5, Capuano 5.5, Carboni 6, Biagianti 5 (1' st Mascara 6), Izco 5.5 (1' st Ledesma 6), Delvecchio 5 (31' st Plasmati 6), Llama 6, Morimoto 5.5. ( 21 Andujar; 12 Marchese, 18 Augustyn, 19 Ricchiuti). All.: Atzori 5.
Arbitro: Giannoccaro di Lecce 6.
Reti: nel pt 12' Muntari, 31' Snejder; nel st 39' Mascara (rigore).
Note: angoli 6-3 per l'Inter. Recupero: 1' e 4'. Ammoniti: Zanetti, Carboni, Silvestre e Spolli per gioco falloso, Cordoba per proteste. Spettatori: 57.745.
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Il Catania si ferma a San Siro. Reduce da cinque risultati utili consecutivi e dalla prima vittoria in campionato, la formazione etnea va subito in soggezione davanti a un'Inter ordinaria, lascia l'iniziativa agli avversari e solo nel finale, dopo il rigore trasformato da Mascara, trova il coraggio per insidiare, senza esito, i nerazzurri.
L'impostazione in chiave difensiva di Atzori non paga. Il 4-2-3-1 con Carboni-Biagianti in mediana, Izco, Delvecchio e Llama sulla trequarti e Morimoto unica punta serve a difendere lo 0-0 di partenza, ma quando alla prima distrazione - un traversone di Muntari che Eto'o non riesce a correggere ingannando comunque l'incerto Campagnolo - l'Inter va in vantaggio, i rossazzurri non sanno come reagire.
Gli etnei scontano il baricentro troppo basso (Izco e Llama in fase di copertura si allineano ai due mediani) e la mancanza di qualità nella manovra dovuta alla rinuncia ai trequartisti (Mascara e Ricchiuti sono in panchina, Martinez in tribuna) riuscendo a trovare la porta di Julio Cesar solo con un destro da venti metri di Carboni deviato in angolo a mani aperte dal portiere brasiliano.

L'Inter non fa nulla di eccezionale, ma conserva sempre l'iniziativa, colpisce una traversa a botta sicura con Vieira su mancata chiusura di Capuano e al 31' raddoppia con una calibrata punizione dal limite di Sneijder, che supera Campagnolo, decisamente poco reattivo.
Nella ripresa Atzori prova a dare un'impronta più offensiva alla squadra rimpiazzando Biagianti e Izco con Mascara e Ledesma, al debutto stagionale dopo una lunga assenza per infortunio. Il Catania va un po' meglio, Carboni spreca dal limite svirgolando un buon pallone servitogli da Morimoto, ma nonostante l'Inter si limiti ad amministrare il vantaggio occorre aspettare il 38' affinchè qualcosa si muova.
E' Llama a cercare la porta dalla distanza con un sinistro che trova impreparato Julio Cesar: il portiere respinge in modo maldestro, il nuovo entrato Plasmati arriva per primo sul pallone e viene messo giù dal numero uno brasiliano. Rigore netto, che Mascara trasforma spiazzando l'estremo difensore interista. Il Catania avrebbe una manciata di minuti per cercare l'insperato pari, ma l'unica palla gol è di Eto'o, che su punizione per poco non soprende ancora Campagnolo, completamente tagliato fuori dalla traiettoria dell'ex centravanti del Barcellona.

Fonte: La Siciliaweb.it

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26 ottobre 2009
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