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Le Siciliane di A

Euro dream (Palermo-Atalanta 1-0). Buio, di nuovo (Genoa-Catania 2-0)

11 gennaio 2010

Il commento del tifoso...
Buon giorno a tutti voi cari tifosi di calcio siciliano.
E' terminato il girone d'andata con dei risultati controversi per le squadre siciliane. Il Palermo sogna l'Europa, il Catania torna a vedere il buio.
I rosanero hanno vinto una partita non bella, combattuta con caparbietà, dimostrando ciò che l'allenatore Rossi vuole: il risultato.
La concretezza è l'elemento che mancava al Palermo, che è mancato negli anni del dopo Guidolin, l'altro allenatore pragmatico sedutosi nella panchina rosanero. Infatti i punti raccolti dai rosa al temine del girone d'andata sono gli stessi del primo Guidolin, che portò le aquile in Europa, e che oggi noi tifosi sogniamo.
Domenica inizia il ritorno e andiamo a Napoli per giocare una partita tutta meridionale con le tifoserie più calde e calorose.
A lunedì prossimo.
Buon calcio a tutti!
[A.G.]

PALERMO - ATALANTA 1-0
PALERMO: Sirigu 6.5, Balzaretti 6.5, Bovo 6, Kjaer 6, Cassani 6.5, Migliaccio 6, Nocerino 6 (44' st Bertolo sv), Liverani 6, Simplicio 5 (9' st Pastore 6), Cavani 6.5, Budan 5.5 (1' st Succi 6) (83 Rubinho, 3 Goian, 21 Melinte, 99 Hernandez). All.: Rossi 6.
ATALANTA: Coppola 6.5, Peluso 6, Talamonti 5.5, Capelli 6, Garics 5.5, De Ascentis 6, Guarente 6 (34' st Bonaventura sv), Valdes 5.5 (10' st Ceravolo 5.5), Ferreira Pinto 6, Doni 6, Tiribocchi 5.5 (38' st Chevanton sv). (1 Consigli, 9 Acquafresca, 18 Caserta, 26 Pellegrino). All.: Bonacina 5.5.
Arbitro: Gava di Conegliano Veneto 6.5.
Reti: nel st 25' Cavani rigore.
Note: ammoniti: Doni per proteste; Talamonti, Kjaer e Tiribocchi per gioco falloso. Espulsi: Garics per doppia ammonizione. Recupero: 1' e 5'. Calci d'angolo: 9 a 6 per il Palermo. Spettatori: 18.817, per un incasso 255.404 euro.
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Altra vittoria per il Palermo di Delio Rossi che in casa non sbaglia un colpo. Sconfitta anche l'Atalanta anche se il gioco dei rosanero non è stato particolarmente brillante.
L'Atalanta regge bene per un tempo e mezzo, ma poi si deve arrendere alla maggiore concretezza dei palermitani che realizzano un rigore con Cavani e continuano a inseguire il sogno Champions.
Il Palermo deve rinunciare a Miccoli, squalificato, e mette in campo Budan accanto a Cavani. Assente anche l'infortunato Bresciano. Al suo posto Nocerino che fa compagnia, a centrocampo, a Liverani e Migliaccio. Simplicio dietro le punte. Nell'Atalanta ritorna da primo minuto il capitano Doni che si colloca poco dietro Tiribocchi, unica punta. In campo anche Ferreira Pinto, mentre Bellini non ce la fa e al suo posto c'è Pelluso.

Cominciano bene i nerazzurri di Bonacina con un tiro di Tiribocchi dopo 4 minuti. Sirigu si rifugia in angolo. Brivido anche per l'Atalanta al 16'. Corner per il Palermo e Budan sceglie bene il tempo, ma il suo colpo di testa sfiora il palo. Due minuti più tardi è Cavani a divorarsi un gol sul perfetto passaggio filtrante di Cassani. La sua conclusione in scivolata è debole e centrale. Nessun problema per Coppola.
Al 19' Gava annulla un gol al Palermo per fuorigioco, ma la posizione di Budan rimane dubbia. Mentre i rosa protestano, i lombardi ne approfittano per battere velocemente un calcio di punizione e per poco Tiribocchi non sorprende Sirigu. Anche Coppola è attento su i due angoli che Liverani tira direttamente in porta alla mezz'ora. Il primo tempo si conclude così sullo 0-0 senza altre grandi emozioni.
Nella ripresa, Rossi inserisce Succi (che dovrebbe approdare al Bari entro fine gennaio) per Budan. Poi toglie anche lo spento Simplicio per l'argentino Pastore. È l'Atalanta però a costruire la prima azione pericolosa al 15' con un gran tiro a incrociare di Ferreira Pinto, ma Sirigu devia in calcio d'angolo.
Il Palermo non punge e si fa vedere davanti solo con sterili lanci lunghi su cui nè Cavani nè Succi riescono a intervenire. I rosa sbloccano il risultato al 25' quando Gava concede un rigore per atterramento di Cavani sull'invitante passaggio di Pastore. L'uruguayano per poco non si fa parare il penalty dallo sfortunato Coppola che indovina la traiettoria ma non riesce a respingere. La reazione dell'Atalanta è tutta in una punizione di Chevanton (subentrato a Tiribocchi) di poco al lato. Al 45' i lombardi perdono anche Garics, espulso per doppia ammonizione.

GENOA - CATANIA 2-0
GENOA (3-4-3): Amelia 6, Sokratis 6.5, Biava 6, Bocchetti 6, Mesto 7 (33' st Crespo sv), Milanetto 6.5, Juric 6, Criscito 6.5, Palacio 6 (42' st Zapater sv), Suazo 6.5 (38' st Tomovic sv), Sculli 7 (73 Scarpi, 16 Esposito, 24 Moretti, 23 Modesto). All.: Gasperini 6.5.
CATANIA (4-3-3): Andujar 6, Alvarez 6, Silvestre 5.5, Bellusci 5, Capuano 5, Carboni 6, Mascara 6 (30' pt Terlizzi 5.5), Izco 5.5, Biagianti 5 (15' st Plasmati 5), Llama 6 (30' st Morimoto sv), Martinez 6. (30 Campagnolo, 2 Potenza, 8 Ledesma, 17 Moretti). All.: Mihajlovic 5.5.
Arbitro: Rosetti di Torino 5.5.
Reti: nel pt 36' Mesto; nel st 26' Sculli.
Note: recupero 1' e 4'. Angoli: 5 a 2 per il Catania. Ammoniti: Criscito, Sculli, Carboni, Milanetto per gioco scorretto; Suazo per gioco non regolamentare. Espulsi: Bellusci (28' pt) per doppia ammonizione; Mihajlovic (41' st) per proteste. Spettatori: 25.000.
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Niente tris. Il filotto del Catania s'interrompe a Marassi. Dopo aver battuto Juventus e Bologna, i rossazzurri perdono in trasferta contro il Genoa restando al terz'ultimo posto in classifica.
Partita inevitabilmente condizionata dall'espulsione dopo neppure 30 minuti di Bellusci, da subito in difficoltà contro Suazo e sanzionato con due gialli ravvicinati da Rosetti per altrettanti interventi sull'honduregno.
L'inferiorità numerica costringe il Catania sulla difensiva e dà coraggio al Genoa, mai pericoloso a uomini pari. Il 4-1-4-1 di Mihajlovic si trasforma in 4-4-1 con Terlizzi al centro per ricomporre la difesa a quattro al posto di Mascara, sacrificato per ragioni tattiche, Izco e Llama laterali di centrocampo e Martinez, unica punta, isolato in avanti.
Il cartellino rosso indirizza una gara che dava altrimenti l'impressione di essere molto bloccata. Il Genoa non è straripante, gli etnei tengono botta, ma vanno sotto al primo tiro in porta dei grifoni: Criscito crossa dalla sinistra per Mesto, Llama non lo marca e l'esterno rossoblù di testa può battere comodamente Andujar.

Difficile ribaltare la situazione con un uomo in meno. Il Catania cerca di avanzare nella ripresa, Mihajlovic chiede ai suoi di assistere di più Martinez, ma i rossazzurri, i cui noti limiti in attacco si palesano con gli innesti inutili di Plasmati e Morimoto, non riescono a premere con costanza e non tirano mai in porta.
L'occasione migliore per pareggiare arriva a metà della ripresa, quando Martinez è bravo a farsi luce sulla trequarti, ma poi pecca di egoismo cercando il tiro da fuori invece di servire Plasmati, solissimo al limite dell'area.
Errore pagato a caro prezzo perchè poco dopo il Genoa, già pericoloso in precedenza con Sculli (tiro respinto da Andujar), Suazo (destro a giro fuori d'un soffio) e Biava (colpo di testa alto da pochi metri), raddoppia grazie a una combinazione tra due degli uomini più vivaci tra i padroni di casa: Modesto serve un pallone in mezzo per Sculli, che di testa brucia Alvarez e sigla il 2-0.
Le speranze etnee si spengono qui. Nel finale c'è solo spazio per l'espulsione di Mihajlovic per proteste e per il tris sfiorato dal Genoa con Milanetto, Zapater e Sculli.

Fonte: La Siciliaweb Sport

- La classifica di serie A

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11 gennaio 2010
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