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Le Siciliane di A

Sempre più in alto! (Palermo-Fiorentina 3-0) Risalendo la corrente... (Catania-Parma 3-0)

25 gennaio 2010

PALERMO - FIORENTINA 3-0
La partita vista dal tifoso...
Buon lunedì a tutti voi.
E' già da un po' di tempo che l'inizio della settimana si dimostra un giorno felice per noi appassionati di calcio rosanero e non solo, diciamo siciliano.
Perché direte voi? Il motivo è semplice... Il Palermo che continua a non perdere e sono 7 le partite senza sconfitte: non era mai successo da quando il Palermo è tornato in serie A, siamo quinti in campionato, giochiamo bene, abbiamo giovani veramente bravi, come l'Hernandez di ieri, sbucato dal cilindro del vecchio volpone Delio Rossi; Pastore che continua a dimostrarsi un talento, un Sirigu che domenica dopo domenica si conferma il portiere del futuro e non solo del Palermo.
Insomma tutto bene. Ora il difficile sarà continuare, perché verranno le domeniche nere, le sconfitte, le polemiche. Fanno parte del calcio. Il nostro compito sarà di analizzare con obiettività l'andazzo che avrà la seconda parte del campionato.
Sicuramente ci sono le premesse per far veramente bene.
Siamo qui a vedere. Non andremo via. Non lo abbiamo mai fatto.
Buon calcio a tutti.
[A.G.]

PALERMO: Sirigu 7.5, Cassani 7, Kjaer 6.5, Bovo 6.5, Balzaretti 6.5, Nocerino 6.5, Liverani 7 (38' st Blasi sv), Migliaccio 7, Pastore 7, Miccoli 7 (34' st Bertolo sv), Hernandez 8 (dal 10' st Budan 6.5) (1 Brichetto, 3 Goian, 4 Tedesco, 21 Melinte). All.: Rossi 7.5.
FIORENTINA: Frey 6.5, De Silvestri 5, Gamberini 5, Felipe 5.5, Gobbi 5, Montolivo 5.5 (38' st Bolatti sv), Donadel 5.5, Santana 4.5 (1' st Marchionni 6.5), Mutu 5.5, Vargas 6, Gilardino 5 (15' st Jovetic 6.5) (35 Avramov, 14 Natali, 23 Pasqual, 5 Carraro). All.: Prandelli 5.
Arbitro: Damato di Barletta 6.
Reti: nel pt al 28' e al 37' Hernandez, nel st' al 13' Budan.
Note: angoli 9-2 per la Fiorentina. Recupero: 1' e 3'. Ammonizioni: Montolivo e Balzaretti per gioco falloso, Hernandez per comportamento non regolamentare. Spettatori: 21.585 per un incasso di 327.239 euro.
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Il Palermo non si ferma più. Sonoro 3-0 alla Fiorentina, annichilita al Barbera dallo strapotere fisico e tattico dei rosa, e balzo al quinto posto. Superata anche la Juventus, gli uomini di Delio Rossi possono continuare a sognare la Champions.
I viola, diretti concorrenti dei siciliani per un posto in Europa, si fanno strapazzare dal Palermo presentandosi svogliati e confusi soprattutto nella prima frazione. All'intervallo è già 2-0 e a nulla servono le mosse di Prandelli (con gli inserimenti di Marchionni e Jovetic). Budan dopo 10' della ripresa firma il 3-0 e la partita è chiusa. Ma l'eroe del pomeriggio palermitano è il giovanissimo Hernandez, classe '90, che fa perdere la testa ai difensori toscani e li infila due volte mettendo la gara in cassaforte.
Delio Rossi stupisce tutti e schiera, al posto dello squalificato Cavani, la promessa Hernandez dal primo minuto, bocciando di fatto Budan, che si accomoda in panchina. Non c'è nemmeno Bresciano, alle prese con una fastidiosa lombosciatalgia. In campo, quindi, Migliaccio. Nella Fiorentina Gilardino gioca davanti a Mutu e Vargas. Prandelli preferisce Gobbi a Pasqual.

Il Palermo si rende subito pericoloso con Cassani che con un tiro cross per poco non sorprende Frey, bravo a smanacciare fuori. I viola studiano la gara e tentano di prendere il controllo del centrocampo, ma Liverani, uno degli ex del match, si fa preferire a Montolivo. I rosa approfittano della scarsa pressione dei toscani per insidiare la porta di Frey. L'estremo difensore è però bravo a respingere al 17' un potente tiro di Cassani.
Il Palermo è più vispo e la difesa viola arranca. Hernandez fa venire il mal di testa a Gamberini e compagni, che spesso lo perdono di vista e su un paio di conclusioni dell'uruguaiano rischiano grosso. Prima un tiro a incrociare di poco fuori e poi una conclusione debole dopo una serpentina in mezzo fanno venire i brividi ai tifosi della Fiorentina (un centinaio quelli arrivati al Barbera). I toscani capitolano al 28'. Proprio davanti al settore ospiti, Miccoli fa partire un bolide di destro che incoccia la traversa e diventa l'assist perfetto per Hernandez che, in tuffo di testa, segna la sua seconda rete in serie A. Il salentino è in grande giornata e ci vuole uno straordinario Frey per deviare in corner l'ennesimo tiro dal limite al 30'.
La Fiorentina è in bambola e al 37' subisce il raddoppio del Palermo. Pastore non fa rimpiangere Simplicio e serve su un piatto d'argento il pallone del 2-0 a Hernandez. Il passaggio filtrante dell'argentino proietta l'uruguayano davanti a Frey. L'estremo difensore tenta una disperata uscita ma viene trafitto. Alla fine della prima frazione, è ancora il portiere francese a salvare dal 3-0 la sua squadra, prima anticipando Hernandez lanciato a rete e poi deviando la conclusione di Miccoli sulla ribattuta.

Nella ripresa, Prandelli cerca di dare una scossa ai suoi inserendo Marchionni al posto di Santana, evanescente. Proprio l'ex parmigiano mette in difficoltà la retroguardia rosa dopo appena 2'. Incursione centrale e passaggio per Mutu che imbecca Gilardino defilato, ma il tiro del bomber finisce in curva. Pronta la risposta del Palermo con Miccoli, ma il suo destro a incrociare finisce a lato. I viola sembrano però più pimpanti: Marchionni accende il gioco, Gilardino comincia a raccogliere palloni in area, Montolivo prova da fuori.
Il Palermo deve anche rinunciare a Hernandez che lascia il posto a Budan. Il croato si prende così la sua rivincita firmando il 3-0 al 13' con una grande girata in area su assist di testa di Liverani. Anche Sirigu vuole partecipare alla festa rosa e si supera al 17' su un pericoloso tiro al volo di Mutu. Prandelli prova a mischiare le carte e fa uscire Gilardino, fischiatissimo dal Barbera che non ha dimenticato il gol di mano del bomber viola nella scorsa stagione. Al suo posto Jovetic che impensierisce Sirigu al 28' intercettando un pallone nell'area piccola. Lo slavo ci riprova senza fortuna da fuori e da distanza ravvicinata ma trova sempre pronto un eccezionale Sirigu che può chiudere la terza partita consecutiva senza subire reti.

CATANIA - PARMA 3-0
CATANIA (4-3-3): Andujar 6, Alvarez 6.5, Silvestre 6, Spolli 7, Capuano 6.5, Ricchiuti 6.5 (17' st Izco 6.5), Carboni 6.5, Biagianti 7 (44' st Moretti sv), Mascara 7, Martinez 7, Llama 6.5 (29' st Morimoto 6.5). (30 Campagnolo, 2 Potenza, 9 Plasmati, 23 Terlizzi). All. Mihajlovic 7.5.
PARMA (4-1-3-2): Mirante 6, Dellafiore 5, Paci 5, Panucci 5 (25' st Castellini 6), A. Lucarelli 5, Lunardini 5 (40' pt Biabiany 5.5), Mariga 5 (1' st Antonelli 5.5), Morrone 5.5, Dzemaili 5, Amoruso 5, Bojinov 5.5. (1 Pavarini, 11 Pisanu, 16 Baccolo, 34 Gigli). All. Guidolin 5.
Arbitro: Gervasoni di Mantova 6.
Reti: nel pt 15' Mascara, nel st 26' Martinez, 31' Morimoto.
Note: angoli 8-2 per il Catania. Recupero 2' e 0'. Ammoniti Alvarez, Dellafiore, Bojinov e Dzemaili per gioco falloso, Biagianti per comportamento non regolamentare. Spettatori: paganti 2.065, abbonati 10.668, incasso 33.307 euro.
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Straripante e vincente. Il Parma non esiste, il sabato sera del Catania è una festa. Pur privi dell'ultimo colpo di mercato, quel Maxi Lopez tenuto in stand by per fargli trovare la condizione migliore, gli etnei sfoderano una grande prova ottenendo il successo più largo della stagione.
Il 3-0 centrato al Massimino dà slancio all'operazione di risalita in classifica e testimonia il monologo dei catanesi, da subito al comando delle operazioni e per lunghi tratti unica presenza sulla scena. Mihajlovic punta sulla qualità schierando insieme Ricchiuti, Llama, Mascara e Martinez e viene ampiamente ripagato in termini di fluidità e incisività della manovra, esaltata dalle doti di palleggio degli elementi più tecnici.
Il Parma, presentatosi al Massimino in piena emergenza, non riesce a ovviare alla molteplici assenze andando subito in sofferenza, sbandando spesso in difesa e incassando una sconfitta senza appello che conferma una crisi che l'ha visto raccogliere solo un punto nelle ultime cinque giornate.
Il primo tempo è a senso unico. Il Catania passa già al quarto d'ora: corner di Llama per la testa vincente di Mascara. Il Parma non reagisce, i rossazzurri insistono. Gli etnei reclamano un rigore per un contatto in area tra Mascara e Lucarelli e lo ottengono sessanta secondi dopo per una trattenuta di Panucci su Spolli: dal dischetto Mascara spiazza Mirante, ma spedisce la palla sul fondo.
In assenza di un sussulto ospite, la squadra di Mihajlovic continua a proporsi in avanti con continuità e sfiora ancora il raddoppio con Ricchiuti, il cui destro a botta sicura su appoggio di Mascara s'infrange sul palo con la complicità della decisiva deviazione di Mirante. Guidolin capisce che così non va e cambia l'assetto rilevando Lunardi con Biabiany dopo soli 40 minuti e passando al 4-4-2 con il nuovo entrato a destra e Mariga accentrato accanto a Morrone. Gli emiliani, però, non vanno oltre un destro sballato di Morrone allo scadere della frazione.

Nella ripresa il Parma esce un po' dal torpore e colpisce una traversa da oltre trenta metri con una punizione senza pretese di Panucci sulla quale Andujar è poco attento. Per evitare la beffa, il Catania pensa bene di chiudere i conti. Il 2-0 è di Martinez, pronto a raccogliere un bell'assist di Izco battendo Mirante con un preciso destro.
Dopo due parate senza problemi di Mirante e Andujar su Morimoto e Amoruso, il Catania dilaga trovando il tris con lo stesso Morimoto, lesto a correggere in porta un traversone basso di Capuano. Nel finale c'è ancora tempo per vedere Mascara colpire la traversa con una punizione dalla lunghissima distanza prima che il Massimino saluti con un'ovazione il triplice fischio di Gervasoni.

Fonte: La Siciliaweb Sport.it

- La classifica di serie A

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25 gennaio 2010
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