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Le Siciliane di A

Fino all'ultimo respiro... (Cagliari-Palermo 2-2). E alla fine è andata bene... (Catania -Siena 2-2)

19 aprile 2010

La partita vista dal tifoso
Buon lunedi a tutti!
Che pomeriggio ho vissuto sul divano di casa... Il tempo passava... La situazione era sempre la stessa... Non si vedevano sblocchi positivi.
Di cosa parlo? Della partita del Palermo sul campo del Cagliari. Che altro!
Un primo tempo abulico, apatico, dove il Cagliari è andato meritatamente in vantaggio; il Palermo ha preso una traversa con Goian e con lo stesso, alla fine del primo tempo, il portiere del Cagliari ha compiuto una prodezza.
Secondo tempo con delle varianti (dopo un quarto d'ora): con Miccoli (?) in campo e subito un altro Palermo.
Più incisivo, ma a tre minuti dalla fine Liverani (sciagurato) sbaglia una punizione, contropiede fulminante e zac! 2-0.
Cambio canale e seguo la partita della Sampdoria, nostra rivale per il 4° posto, sta pareggiando 1-1 con il Milan.
Un flash: il Palermo ha segnato con Miccoli, ricambio canale e nell'arco di 2 minuti, una paratissima di Marchetti (portiere del Cagliari) su Budan e poi cross di Miccoli (sempre lui) Hernadez che sigla il 2-2. Da non crederci!!
E mentre si festeggia, la Sampdoria segna il gol del 2-1 sul Milan. Recuperiamo un punto e ne perdiamo 2. Che domenica!
Ma il Palermo perché deve aspettare la fine della partita per svegliarsi? Me lo dicano!
E sabato sera al Barbera Palermo-Milan e domenica Roma-Sampdoria. Nulla è perduto.
Ci si rivede e... Buon calcio a tutti!
[A.G.]

CAGLIARI - PALERMO 2-2
CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 7, Pisano 6 (14' st Marzoratti 6), Ariaudo 5.5, Astori 6, Agostini 6, Dessena 6, Parola 6, Lazzari 6, Cossu 6,5 (32' st Jeda 7), Nenè 5,5, Ragatzu 6 (12' st Matri 5). (24 Lupatelli, 20 Barone, 23 Larrivey, 28 Nainggolan). Allenatore: Melis 6.
PALERMO (4-3-1-2): Sirigu 6.5, Cassani 6, Kjaer 6, Goian 6.5, Balzaretti 6, Migliaccio 6, Liverani 6, Nocerino 6 (36' st Bertolo sv), Pastore 5.5 (44' st Budan sv), Hernandez 6.5, Cavani 5.5 (19' st Miccoli 7). (28 Benussi, 26 Morganella, 27 Calderoni, 89 Celustka). Allenatore: Rossi 6.
Arbitro: Rocchi di Firenze 6.
Reti: 28' pt Cossu, 42' st Jeda, 44' st Miccoli, 50' st Hernandez.
Note: giornata calda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 15 mila circa. Angoli: 7-5 per il Palermo. Ammoniti: Hernandez, Goian, Cossu, Ariaudo. Recupero: 1'; 5'.
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La beffa per il Cagliari - avanti di due gol sino a 7 minuti dalla fine - arriva a tempo scaduto, anche oltre il recupero di 4 minuti concessi dall'arbitro Rocchi, con un gol di testa di Hernandez. Eppure, dopo l'esonero di Massimiliano Allegri da parte del presidente Cellino, la scossa sembrava aver funzionato. Ed invece la gara interna con il Palermo è finita 2-2, con la vittoria che manca ormai da dieci giornate.
È stata una bella partita, intensa sino alla fine, giocata a viso aperto da entrambe le contendenti, anche se forse il Palermo all'inizio ha mostrato un atteggiamento passivo, con la discutibile scelta iniziale di Rossi di lasciare in panchina Miccoli, poi decisivo nella ripresa.
Sostenuti dal pubblico che li ha invitati sin dall'inizio a tirare fuori gli attributi (da censurare i soliti ignobili buu razzisti, stavolta nei confronti di Hernadez e Liverani) i rossoblù partono con un certo slancio. Tuttavia è il Palermo a farsi pericoloso per primo al 3' minuto con una discesa di Hernandez, che cerca inutilmente di sfondare la difesa sarda.

Il Cagliari - con Parola in cabina di regia al posto dello squalificato Conti - comunque non sembra volersi chiudere e prova a imbastire trame con Cossu e l'inedita coppia d'attacco Nenè-Ragatzu. Tutto senza grande fortuna, a parte il bel tiro angolatissimo di Dessena, al 10', che impegna Sirigu in una bella parata, e poco dopo con in insidioso tiro-cross di Agostini deviato in angolo dal portiere rosanero.
È poi il Palermo a farsi vivo e ad andare vicino al gol. Prima grazie ad una palla messa in piena area di rigore da Balzaretti, intercettata prima da Ariaudo e poi dal portiere Marchetti. Poi, al 26', con Goian che colpisce di testa e si fa parare l'incornata da Marchetti con l'aiuto della traversa.
Sembra in miglior momento dei siciliani, ma come spesso succede nel calcio è l'avversario che passa in vantaggio. E infatti al 27' Cossu raccoglie al volo un assist di Lazzari: il pallone - complice una deviazione di Migliaccio - finisce in rete. Il presidente Massimo Cellino, seduto in tribuna con Gianluca Festa, esulta.

Nella ripresa le due formazioni si presentano invariate negli uomini e nei moduli (da notare che l'impostazione in campo fatta da Melis è la stessa di Allegri), ma è il Palermo a fare il gioco mentre il Cagliari prova giocare di rimessa.
Al 12' Melis fa entrare Matri al posto di Ragatzu; Rossi risponde inserendo Miccoli al posto di Cavani. Il Cagliari si difende e cerca di ripartire. Gli ultimi minuti di gara si giocano quasi tutti nella metà del Cagliari, sino a quando al 42' il neo entrato Jeda in contropiede fa tutto da solo e supera l'intera difesa rosanero: 2-0.
Nel finale Marchetti salva la propria porta da un colpo di testa di Budan e Matri solo davanti al portiere si mangia un gol fatto. Sembra fatta per il Cagliari ed invece prima Miccoli al 43', autore di una precisa conclusione, e poi Hernandez, con un colpo di testa nell'area piccola allo scadere del recupero, pareggiano i conti.

CATANIA - SIENA 2-2
CATANIA (4-3-3): Andujar 5.5, Alvarez 6, Silvestre 5.5, Terlizzi 6, Capuano 6, Ricchiuti 6 (18' st Delvecchio 5.5), Carboni 6, Biagianti 7, Izco 5 (36' st Sciacca sv), Maxi Lopez 6.5, Morimoto 5.5 (48' st Ledesma sv). (30 Campagnolo, 2 Potenza, 3 Spolli, 14 Bellusci). All. Mihajlovic 6.
SIENA (4-3-3): Curci 6.5, Rosi 5 (6' st Reginaldo 6), Malagò 6, Cribari 5, Del Grosso 6, Vergassola 7, Ekdal 5.5 (33' st Jarolim sv), Tziolis 6, Ghezzal 6, Larrondo 5 (6' st Calaiò 6), Maccarone 6.5. (31 Pegolo, 6 Terzi, 24 Jajalo, 88 Odibe). All. Malesani 6.5.
Arbitro: Gava di Conegliano 5.
Reti: nel pt 11' Maxi Lopez, nel st 4' Maccarone, 5' Biagianti, 25' Vergassola.
Note: angoli 11-2 per il Siena. Recupero 1' e 3'. Ammoniti Cribari, Rosi e Reginaldo per gioco scorretto, Morimoto per simulazione. Spettatori paganti 7.438, abbonati 10.668, incasso 91.302 euro.
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Un punto che mette tutti d'accordo solo su una cosa. Il 2-2 è un'occasione sprecata. Da qualunque angolazione lo si guardi, il pareggio tra Catania e Siena non soddisfa nessuno.
Gli etnei, reduci da quattro vittorie interne consecutive, raggiungono la fatidica quota 40, ma mancano quel successo che sarebbe valso, di fatto, la salvezza anticipata. I senesi, in cerca di un risultato pieno per alimentare le speranze residue, rimediano un punticino che muove la graduatoria, ma non basta per rilanciarsi davvero.
Contro un avversario che si conferma dignitoso in avanti ma limitato in difesa, i rossazzurri offrono una prestazione meno intensa delle precedenti, sprecando con Maxi Lopez il rigore che avrebbe chiuso i conti, incassando due gol decisamente evitabili e pagando in termini di incisività e fluidità della manovra offensiva le assenze di Mascara e Martinez.

Specializzatosi nelle partenze a razzo, il Catania colpisce dopo soli undici minuti: Biagianti vince un duello aereo al limite servendo Maxi Lopez, bravo come sempre nel farsi luce in area battendo Curci con un destro sotto la traversa.
Il vantaggio spiana la strada ai padroni di casa e complica la vita al Siena, che fatica a farsi luce in attacco e va non di rado in apprensione in difesa. I bianconeri si rendono pericolosi solo su calcio piazzato con una traversa colpita di testa da Malagò su corner di Maccarone, quindi tocca a Silvestre cercare il gol con una botta su punizione bloccata a terra da Curci.
La formazione di Malesani pareggia i conti dopo soli quattro minuti nella ripresa: cross di Ghezzal per Maccarrone, che di testa anticipa Silvestre superando Andujar. La gioia bianconera non dura neppure un minuto. A spegnerla è Biagianti, che duetta con Maxi Lopez e trova in area il corridoio giusto per battere Curci con un rasoterra.
Malesani rischia tutto inserendo Calaiò e Reginaldo, quest’ultimo subito vicino al gol con una deviazione sotto misura che si perde oltre la traversa. Il Siena si rende nuovamente insidioso con una deviazione a lato di Cribari su punizione di Reginaldo, ma deve inevitabilmente sbilanciarsi esponendosi alle ripartenze avversarie.

Il Catania potrebbe chiudere i conti al quarto d’ora, quando Ghezzal mette giù Morimoto e Gava decreta il rigore: dal dischetto, Maxi Lopez si fa però parare la conclusione da Curci e sulla respinta Capuano non riesce a ribadire in rete.
Errore che tiene in partita i senesi, rianimandoli sino al nuovo pareggio di Vergassola, che indovina un tiro sporco dal limite sugli sviluppi di angolo sorprendendo Andujar. Nel finale le squadre si allungano vistosamente: i tentativi di Maccarone e Del Grosso e un paio di offensive in contropiede non finalizzate da Morimoto regalano qualche emozione in più, ma non cambiano l'esito dell'incontro.

Fonte: La Siciliaweb Sport

- La classifica di serie A

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19 aprile 2010
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