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Le Siciliane di A

Ancora un pranzo amaro... (Cagliari-Palermo 3-1). Ancora nessuna vittoria... (Catania-Chievo 1-1)

17 gennaio 2011

La partita vista dal tifoso...
Buon lunedì a tutti.
E ci siamo caduti di nuovo. Spero che con le partite alle 12.30 ci siamo fermati qua: 3 partite - 3 sconfitte.
Ai Rosanero la partita all'ora di pranzo è sempre più indigesta; come per le altre partite la svogliatezza, la lentezza, l'apatia di tutta la squadra è un sintomo troppo particolare.
Il Cagliari ha meritato di vincere, ma il Palermo ci ha messo il suo.
Poi gli arbitri continuano questa lotta contro di noi: il primo gol nettamente in fuorigioco. Zamparini tuona contro la classe arbitrale e fa' bene. Non è possibile avere sempre decisoni contro!
Ma la squadra è mancata. "Big Mac" (e non parliamo del panino di Mac Donald) non merita di essere in questa squadra. Ieri si è mangiato (forse vista l'ora...) un gol che Miccoli non avrebbe fatto, forse si faceva fare fallo di rigore ma si sarebbe buttato.
Ed ora? Altra settimana di fuoco, tra le polemiche arbitrali e le frecciate del presidente. Servono rinforzi.
Sabato prossimo alle 18 al Barbera arriva il Brescia, con la quale nel girone d'andata abbiamo subito la prima sconfitta. Serve immediato riscatto.
Buon calcio a tutti!
[A.G.]

CAGLIARI - PALERMO 3-1
CAGLIARI (4-3-3): Agazzi 6; Pisano 6, Canini 6, Astori 6, Agostini 6; Biondini 6.5, Conti 6.5, Nainggolan 6; Acquafresca 6.5 (30' st Ragatzu sv), Nenè 6, Matri 6.5 (44' sat Laner sv). In panchina: Pelizzoli, Ariaudo, Perico, Magliocchetti, Sivakov. Allenatore: Donadoni 6.5
PALERMO (4-3-2-1): Sirigu 5.5; Cassani 4.5, Munoz 4,5, Andelkovic 6, Balzaretti 5.5; Migliaccio 5, Bacinovic 4.5 (13' st Liverani 6), Nocerino 4.5; Ilicic 5 (25' st Joao Pedro sv), Pastore 6; Maccarone 5. In panchina: Benussi, Darmian, Kurtic, Kasami, Rigoni. Allenatore: Rossi 5.5.
Arbitro: Tagliavento di Terni 4.
Reti: 23' pt Matri, 3' st Nocerino (autogol), 5' st Pastore, 9' st Biondini.
Note: Giornata serena, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 8 mila circa. Ammoniti: Conti, Ilicic, Bacinovic, Cassani, Balzaretti. Angoli: 6-4 per il Palermo. Recupero: 1'; 4'.
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Seconda vittoria di fila per il Cagliari che, dopo il successo esterno di Parma, strapazza il Palermo 3-1 e prende il volo verso il centroclassifica. Una posizione comoda per guardare a distanza di sicurezza verso il basso. Ma anche per dare una sbirciatina lassù in alto. Adesso i rossoblù sono a cinque punti dal Palermo, uscito con le ossa rotte dal Sant'Elia: roba inimmaginabile appena qualche settimana fa.
E non può bastare come scusante per gli ospiti il primo gol dei sardi venuto al termine di un'azione viziata dal fuorigioco di Nenè. Donadoni da quando è a Cagliari non conosce mezze misure nel senso che o vince o perde (cinque successi e tre ko), sembra aver trovato la continuità che chiedeva e cercava. Oggi ha ritrovato anche il gol di Matri che mancava dalla gara con il Lecce del 28 novembre: un buon segnale lì davanti dopo le triplette di Nenè col Catania e la doppietta in Emilia di Acquafresca. Ma tutta la squadra ha funzionato bene, dalla difesa all'attacco, nonostante l'assenza di Cossu che ha costretto l'ex ct della Nazionale a inventare Nenè trequartista per non rinunciare al consueto 4-3-1-2.

Non ha trovato rimedi invece Delio Rossi che, senza Miccoli per un improvviso attacco influenzale, ha risentito molto la mancanza dell'ex Juve e Benfica. L'allenatore ha lanciato davanti Maccarone con Ilicic in appoggio e Pastore sulla tre quarti. Ma solo una volta, con una bella combinazione tra le due punte, i siciliani si sono resi pericolosi costringendo Agazzi a un'uscita bassa miracolosa, il suo marchio di fabbrica. Per il resto la squadra non è quasi mai riuscita a ripartire anche perchè Pastore è entrato in partita soltanto nel secondo tempo. Anche con un bel gol che sembrava il preludio a una rimonta: stroncata però sul nascere dal tiro ammazzapartita di Biondini.
Poco cattivo in avanti, abulico a centrocampo e incerto dietro: Palermo da rivedere un pò in tutti i reparti. Non era iniziata male per i siciliani che sino ai primi venti minuti avevano giocato alla pari, forse anche un pò meglio del Cagliari.
Bravo Agazzi su Maccarone al 19', ma quattro minuti più tardi il derby delle isole prende il marchio Cagliari. Nenè dalla tre quarti si reinventa Cossu e pesca Matri davanti a Sirigu. Il bomber, in un eccesso di generosità, gli rende la palla, ma il brasiliano (che però è in evidente posizione di fuorigioco) spara sul palo. Il pallone ritorna ancora sui piedi di Matri che a quel punto non ha difficoltà a mettere dentro.
Il Palermo reagisce poco o male collezionando solo cross e angoli. Più pesante invece il Cagliari che anche senza creare grosse occasioni, ha sempre il pallino del gioco e butta continuamente palloni tesi e pericolosi davanti a Sirigu. Nella ripresa ancora Cagliari e al 3' arriva il raddoppio dopo una lunga serie di corner: angolo di Biondini, palla girata in mezzo da Conti e Nocerino, nel tentativo di anticipare Acquafresca, infila il suo portiere.
Pastore prova a rimediare due minuti dopo: bellissimo e vincente il suo tiro su assist perfetto di Ilicic da metà campo. Sembra l'ora dei rosanero con l'argentino che prende per mano la squadra. Ma sono solo due fiammate perché al 10' c'è Biondini, quest'anno ancora a secco: raccoglie su corta respinta della difesa su cross di Agostini e spara un destro che, leggermente deviato, fulmina Sirigu. E' la fine: il Cagliari rischia di segnare ancora in contropiede, mentre il Palermo cerca il gol che potrebbe riaprire la partita, ma non ci crede nemmeno poco poco.

CATANIA - CHIEVO 1-1
CATANIA (4-1-4-1): Andujar 6, Bellusci 6 (35’ st Augustyn sv), Silvestre 5.5, Spolli 5.5, Capuano 5.5, Carboni 6, Gomez 5.5, Ledesma 5.5, Pesce 6 (24' st Martinho 5.5), Llama 5 (21' st Mascara 6), Maxi Lopez 6.5. (30 Campagnolo, 12 Marchese, 26 Sciacca, 19 Ricchiuti). All. Giampaolo 5.
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6.5, Frey 6.5, Cesar 6, Mandelli 6, Mantovani 5.5, Fernandes 6, Rigoni 5.5 (15' st Guana 6), Constant 6.5, Bogliacino 5 (32' st Marcolini 5.5), Pellissier 6.5, Thereau 5.5 (39' Granoche sv). (18 Squizzi, 20 Sardo, 3 Andreolli, 80 Moscardelli). All. Pioli 6.
Arbitro: Celi di Campobasso 6.
Reti: nel pt 29' Maxi Lopez su rigore, nel st 21' Pellissier.
Note: angoli 4-2 per il Chievo. Recupero 0' e 4'. Ammoniti Mantovani, Bellusci e Fernandes per gioco scorretto. Spettatori paganti 3.505, abbonati 9.283, incasso 45.522 euro.
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Anno nuovo, vita vecchia. Il 2011 continua a essere stregato per il Catania. Reduce da quattro sconfitte nelle ultime cinque giornate di campionato e ancora a caccia del primo risultato utile dopo la sosta natalizia, la formazione di Giampaolo raccoglie contro il Chievo un punticino che serve a poco sia per la classifica che per il morale.
Opposti a un avversario che non se la passa meglio (una sola vittoria negli ultimi undici turni), gli etnei mostrano di attraversare un momento difficile compiendo un netto passo indietro sul piano del gioco rispetto alle esibizioni offerte contro Roma e Inter e confermando i recenti problemi nella gestione del risultato (terza rimonta subita di fila).
Troppo solo Maxi Lopez, lasciato a battagliare contro la difesa veronese, troppo esigua la spinta sulle fasce, dove i rossazzurri non trovano mai il cambio di passo. E anche l'atteggiamento, eccessivamente prudente, palesato dopo il vantaggio non convince, tanto da scatenare, a fine gara, non pochi fischi all'indirizzo della squadra, protagonista di un vistoso calo fisico, e di Giampaolo, nel mirino anche per il tardivo cambio di Llama.
L'uno a uno va sicuramente meglio al Chievo, a sua volta alle prese con un momento non particolarmente brillante. Pur evitando di restare rintanati nella propria metà campo, i clivensi faticano a costruire occasioni da gol di rilievo, ma nella ripresa approfittano dei tremori catanesi per venire avanti sino al pari, siglato dal solito Pellissier.
I punti in palio pesano e la partita resta a lungo bloccata. Le due formazioni non rinunciano a proporsi in avanti, ma sfondare non è semplice. Per trovare un varco negli ultimi venti metri serve una giocata di qualità. E' Gomez, autore in precedenza di due conclusioni senza pretese dal limite, a individuare il varco giusto imbeccando in area Ledesma, il cui inserimento sorprende Mandelli, che strattona il centrocampista rossazzurro mettendolo giù.

Celi decreta il rigore, trasformato con freddezza da Maxi Lopez spiazzando Sorrentino. Quattro minuti e il Chievo ha la palla buona per il pari immediato: Bogliacino raccoglie una carambola all'altezza del dischetto calciando al volo a botta sicura ma trovando la grande risposta di Andujar, che in tuffo salva la porta.
Il vantaggio induce – consapevolmente o meno - il Catania ad abbassare troppo il baricentro a protezione del risultato. Il Chievo può così sistemarsi stabilmente la trequarti etnea nella ripresa senza però costruire serie occasioni da gol nei primi venti minuti. I clivensi passano alla prima vera opportunità: Frey, lasciato libero sulla destra, può crossare basso in area, dove Pellissier indovina la girata vincente.
I padroni di casa provano a reagire cercando, senza trovarla, la porta di Sorrentino per due volte con il nuovo entrato Mascara, poi tocca a Maxi Lopez farsi largo in area venendo chiuso da Sorrentino in uscita. Nel recupero la palla buona capita sulla testa di Augustyn, ma Sorrentino si salva d'istinto.

Fonte: Lasiciliaweb Sport

- La classifica di serie A
(Uefa.it)

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17 gennaio 2011
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