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Le Siciliane di A

Se lo sbagliamo... (Inter-Palermo 3-2). Sabato nero... (Catania-Milan 0-2)

31 gennaio 2011

La partita vista dal tifoso...
Buon lunedi a tutti.
Cosa devo dire dopo una domenica del genere? Vi giuro che non trovo le parole adatte. Deluso, sbigottito, allibito... Tutti aggettivi che non possono fotografare l'andazzo della partita vissuta ieri pomeriggio davanti alla tv.
Un Palermo stellare ha fatto tremare la corazzata Inter, in un primo tempo fantastico con 2 gol fatti, un palo e tanta roba. Ma tutto ciò non è bastato a vincere quella che sembrava una partita vinta. Poi abbiamo avuto IL PRIMO RIGORE del campionato, (sul 1-2) e lo sbagliamo... E allora... Pronti, via, Miccoli gol!
Poi Inter all'assalto, ma il Palermo assorbe i colpi senza crollare... Secondo gol di Nocerino. Sembrava fatta... Pastore al "47... palo!
Ripresa. Pazzini accorcia le distanze, Pastore sbaglia il rigore, Pazzini pareggia ed Eto'o che segna su rigore.
Non so il presidente cosa possa pensare. Io vi dico di nuovo che non penso nulla. I miei pensieri sono azzerati.
E giovedi' tocca alla Juve.
Buon calcio a tutti.
[A.G.]

INTER - PALERMO 3-2
INTER (4-3-1-2): Julio Cesar 8, Maicon 7, Ranocchia 6, Lucio 6, Santon 4.5 (1' st Kharja 6), Zanetti 6.5, Cambiasso 7 (35' st Obi sv), Thiago Motta 6, Coutinho 5 (1' st Pazzini 8), Milito 6, Eto'o 7.5. (21 Orlandoni, 23 Materazzi, 57 Natalino, 27 Pandev). All.: Leonardo 7.
PALERMO (4-3-2-1): Sirigu 7, Cassani 6.5, Munoz 5, Bovo 5.5, Balzaretti 6, Migliaccio 6, Bacinovic 5, Nocerino 6, Ilicic 5, Pastore 5, Miccoli 6.5 (17' st Kasami 6). (99 Benussi, 66 Andelkovic , 36 Darmian, 13 Nappello, 11 Liverani, 77 Kurtic). All.: Rossi 6.
Arbitro: Rizzoli di Bologna 6.
Reti: nel pt 5' Miccoli, 36' Nocerino; nel st 11' e 28' Pazzini, 31' Etòo (R).
Note: Recupero: 1' e 2'. Angoli: 12-5 per l'Inter. Ammoniti: Bacinovic, Thiago Motta e Munoz per gioco falloso, Sirigu, Etòo e Kharja per comportamento non regolamentare. Spettatori: 40 mila circa. Julio Cesar para un rigore a Pastore al 18' st.
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Peccato per chi non l'ha vista, per chi non è venuto allo stadio o ha lasciato il televisore spento. Peccato perchè Inter-Palermo è stata una partita strepitosa, piena di colpi di scena e di giocate divertenti. E peccato per chi ha avuto la possibilità di comprare Giampaolo Pazzini e non lo ha fatto.
L'ex centravanti della Sampdoria è finito tra le mani di Leonardo che lo può solo ringraziare per avergli ribaltato una gara che poteva di fatto escludere l'Inter dalla lotta per lo scudetto. All'intervallo, il Palermo è avanti 2-0 e il Milan lontano 12 punti: fuori Coutinho, dentro Pazzini ed ecco la doppietta del nuovo arrivato che poi si procura anche il rigore che Eto'o trasforma per il 3-2 finale.
C'è il grande carattere dell'Inter in una rimonta da ricordare, c'è il grande rimpianto del Palermo che spreca con Pastore il rigore del 3-1 e vede sfumare la prima vittoria della sua storia in campionato al Meazza contro i nerazzurri. Ci mette parecchio del suo anche Julio Cesar che gioca per l'imprevista defezione di Castellazzi e nel secondo tempo mette in fila una serie di miracoli, compresa l'ultima grande deviazione di piede sul tiro a botta sicura di Balzaretti a pochi minuti dalla fine.
La differenza sta anche nella panchina perchè Leonardo, nonostante i tanti assenti, dal mercato ha avuto un attaccante come Pazzini in grado di cambiare una partita, mentre Delio Rossi fa entrare il solo Kasami al 17' della ripresa peraltro al posto di Miccoli, sicuramente tra i migliori dei suoi fino a quel momento, mentre lentamente le forze dei suoi centrocampisti iniziano a finire. Ma è Javier Pastore ancora una volta il grande assente del Palermo al Meazza: alla fine del primo tempo è solo davanti a Julio Cesar ma stampa il pallone sul palo e poi calcia male il rigore che poteva frenare la rimonta nerazzurra.

Tradito dal suo fantasista, il Palermo gioca però gran bene in un primo tempo in cui crea quattro nitide palle gol, trasformandone due con Miccoli al 5' e con Nocerino al 36'. L'Inter batte nove calci d'angolo (saranno 12 alla fine) ma nessuno riesce a superare la difesa di Delio Rossi, molto sicura con Munoz. Ma la vita del centrale argentino cambia drasticamente quando Leonardo fa alzare Pazzini dalla panchina all'inizio del secondo tempo. Esce un deludente Coutinho e con lui anche un disastroso Santon perchè c'è spazio anche per Houssine Kharja. E lo show del Pazzo può avere inizio.
Il primo gol all'11 è da grande centravanti, con palla difesa a centro area e diagonale secco per battere Sirigu. Al 28' arriva il piatto forte della casa, con un gran colpo di testa su cross di Maicon. Per concludere l'operazione, va via per l'ennesima volta a Munoz che lo trattiene a dire il vero in maniera non così clamorosa, ma per Rizzoli ce n'è abbastanza per fischiare il rigore. Samuel Eto'o non si fa certo pregare per segnare il suo 13/mo gol in un campionato che resta aperto e che l'Inter può ancora vincere. Soprattutto perchè ora ha un Pazzini in più.

CATANIA - MILAN 0-2
CATANIA (4-3-1-2): Andujar 5, Augustyn 5.5 (20' st Ricchiuti 5.5), Silvestre 6, Spolli 5.5, Capuano 5.5, Ledesma 5, Carboni 6 (45' pt Pesce 5.5), Sciacca 6 (38' st Morimoto sv), Mascara 5.5, Gomez 5.5, Maxi Lopez 5.5. (1 Kosicky, 12 Marchese, 20 Martinho, 29 Cuomo). All. Simeone 5.5.
MILAN (4-3-1-2): Abbiati 6, Bonera 6, Thiago Silva 6.5, Yepes 6.5, Antonini 6, Van Bommel 5, Ambrosini 6 (30' st Jankulovski sv), Merkel 5 (1' st Emanuelson 6), Robinho 7, Cassano 5.5 (14' st Oddo 6), Ibrahimovic 7.5. (30 Roma, 15 Papasthatopoulos, 54 Calvano, 7 Pato). All. Allegri 7.
Arbitro: Tagliavento di Terni 6.
Reti: nel st 13' Robinho, 40' st Ibrahimovic.
Note: angoli 8-5 per il Catania. Recupero 2' e 3'. Espulso Van Bommel (9’ st) per doppia ammonizione. Ammoniti Merkel, Van Bommel, Spolli, Yepes e Ambrosini per gioco scorretto, Mascara per proteste. Spettatori paganti 7.330, abbonati 9.283, incasso 333.048 euro.
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Il Catania si ferma sul più bello. Dopo essersela giocata alla pari con il Milan per l'intero primo tempo, i rossazzurri si arenano proprio nel momento in cui la situazione volge a loro favore.
L'espulsione di Van Bommel dopo nove minuti della ripresa fa paradossalmente il gioco dei rossoneri, che in inferiorità numerica si scuotono, passano in vantaggio con Robinho e raddoppiano con Ibrahimovic, salito in cattedra nella seconda metà di gara.
Gli etnei restano con nulla in mano mostrando una preoccupante fragilità psicologica che ne frena il tentativo di rimonta dopo il primo gol avversario. Il resto lo fanno una condizione fisica non ottimale e la ormai nota sterilità offensiva: pochissimo il lavoro sbrigato da Abbiati nell'arco dell'intero incontro nonostante i 40 minuti giocati dai catanesi con l'uomo in più. Simeone incassa così la seconda sconfitta in altrettante uscite e vede la classifica diventare sempre più complicata.

Il Milan impiega 30 secondi per andare al tiro. Il rasoterra di Robinho bloccato da Andujar non è però l’inizio di un monologo. Il Catania evita di farsi schiacciare proponendo un modulo elastico, nel quale Gomez va ad affiancare Lopez in fase offensiva ripiegando a centrocampo nei momenti di non possesso palla.
Allegri chiede a Robinho e Cassano di non dare troppi punti di riferimento alla difesa avversaria, ma i rossoneri trovano pochi varchi. Un destro sballato di Ledesma su bell’invito di Lopez e un tocco ravvicinato di Cassano, scappato al fuorigioco ma stoppato da Andujar, rappresentano le occasioni migliori di un primo tempo in cui è l'agonismo a farla da padrone.
L'episodio che cambia gli equilibri arriva dopo nove minuti della ripresa, quando Van Bommel, già ammonito, rimedia ingenuamente il secondo cartellino giallo per un fallo a centrocampo su Ledesma lasciando i compagni in dieci. Il Massimino si esalta, ma a passare dopo soli tre minuti è il Milan: punizione di Ibrahimovic sulla quale Andujar respinge corto regalando a Robinho il tap-in vincente.
Acquisito il vantaggio, Allegri ridisegna la sua squadra sostituendo Cassano con Oddo: il nuovo entrato si piazza a destra in difesa, Bonera va a fare il centrale e Thiago Silva sale a centrocampo. In superiorità numerica e non avendo più nulla da difendere, Simeone replica passando alla difesa a tre con Augustyn fuori e Ricchiuti sulla trequarti. E proprio Ricchiuti ha sul sinistro una palla d'oro per pareggiare, ma la sua girata da pochi metri su servizio di Pesce si perde oltre la traversa.
Il Catania, forte dell'uomo in più, pressa ma non va oltre un colpo di testa di Pesce a lato non di molto, poi sono i rossoneri a venire fuori con due conclusioni di Ibrahimovic ed Emanuelson che chiamano Andujar all'intervento. Simeone gioca anche la carta Morimoto, ma non serve. La sterilità offensiva permane e Ibrahimovic mette la parola fine sulla contesa sfruttando un assist di Robinho e battendo Andujar con un destro angolato. E nel recupero Pesce, da un metro, alza oltre la traversa il pallone dell'uno a due.

Fonte: Lasiciliaweb Sport

- La classifica di serie A (Uefa.it)

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31 gennaio 2011
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