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Le Siciliane di A

Continua la picchiata... (Genoa-Palermo 1-0) Bella vittoria etnea (Catania-Sampdoria 1-0)

14 marzo 2011

La partita vista dal tifoso...
Buon lunedì a tutti.
Iil calvario del Palermo continua e purtroppo non si vede la fine nonostante ieri si è vista una squadra diversa, più attenta, più convinta di fare risultato. Ma anche ieri pomeriggio la sfortuna, la malasorte, ha giocato un brutto scherzo ai rosanero, perché (forse) il giocatore del Genoa era in fuorigioco, e Pinilla appena entrato si è mangiato un gol grande quanto una casa.
E sabato sera ci viene a trovare il Milan capolista. Vedremo che succederà.
Buon calcio a tutti.
[A.G.]

GENOA - PALERMO 1-0
GENOA (4-4-2): Eduardo 6.5, Mesto 5.5, Dainelli 6, Kaladze 6.5, Criscito 6, Konko 6 (26' st Rafinha 6.5), Veloso 6.5, Kucka 6, Rossi 6.5 (37' st Chico sv), Palacio 6.5, Floro Flores 7 (43' st Boselli sv). (73 Scarpi, 24 Moretti, 43 Paloschi, 77 Milanetto). All.: Ballardini 6.5.
PALERMO (3-4-3): Sirigu 7, Munoz 6, Bovo 6, Migliaccio 6, Cassani sv (6' pt Darmian 5), Bacinovic 5.5, Nocerino 6, Balzaretti 5.5, Hernandez 6.5 (36' st Pinilla 5), Pastore 6, Miccoli 5.5 (9' st Ilicic sv). (99 Benussi, 11 Liverani, 66 Andjelkovic, 94 Acquah) All.: Cosmi 6. Arbitro: Romeo di Verona 6.
Reti: nel st 32' Floro Flores.
Note: recupero 1' e 4'. Angoli: 9 a 3 per il Genoa. Ammoniti: Bovo e Dainelli per gioco scorretto. Spettatori: 22.000.
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Tre punti per una salvezza tranquilla sono stati conquistati dal Genoa oggi contro il Palermo grazie a un gol di Floro Flores messo a segno nella ripresa al termine di una gara bella e combattuta. Per il Palermo arriva l'ennesima sconfitta, la seconda dell'era Cosmi, viziata però da un millimetrico fuorigioco di Palacio sull'azione vincente del Grifone.
Dopo aver steccato l'esordio sulla panchina rosanero contro la Lazio, il nuovo allenatore cade anche di fronte agli ex del Genoa allungando la striscia di cinque gare consecutive perse per gli uomini di Zamparini.
Che non sarebbe stata una giornata positiva, gli ospiti lo hanno capito dopo sei minuti, quando Cassani è stato costretto a uscire per un problema muscolare lasciando il posto a Darmian. Dopo una buona partenza del Palermo, il Genoa ha la prima palla gol quando Floro Flores inventa un passaggio per Palacio, che tira tutto solo davanti a Sirigu, che sventa in tuffo.
Il campo pesante e la pioggia battente incidono e da entrambe le parti si prova soprattutto il tiro da fuori area. Prima Kucka alla mezz'ora, ma Sirigu è pronto; poi Balzaretti, che trova però Eduardo bravo ad opporsi.

Nella ripresa ci prova subito Hernandez per il Palermo ma il tiro sfiora il palo. Il Palermo appare più tonico e Pastore inventa un tiro improvviso da fuori area che Eduardo riesce a deviare con la mano aperta. Il Genoa però ha più determinazione e sfiora il vantaggio con Konko bravo di testa a deviare a colpo sicuro una punizione dalla trequarti di Veloso: Sirigu d'istinto riesce a respingere.
La gara è divertente, Ilicic e Patore mettono i brividi ai rossoblù, ma Dainelli e Kaladze in un modo o nell'altro riescono sempre a chiudere gli spazi. La svolta arriva alla mezz'ora con l'ingresso dell'eroe del derby Rafinha, che si rende pericoloso con una serpentina in area e vivacizza la fase offensiva. Il gol nasce da un rimpallo su Marco Rossi che favorisce Palacio e lo mette a tu per tu con Sirigu: il portiere riesce ad anticipare l'argentino ma il pallone carambola sui piedi di Floro Flores, che appoggia in rete.
Gli ospiti hanno la palla del pareggio al 37' ma il nuovo entrato Pinilla getta in gradinata una palla d'oro che gli arriva da una magia di Pastore. Il Genoa si chiude e resiste all'assalto finale, per un successo che vale quasi la salvezza.

CATANIA - SAMPDORIA 1-0
CATANIA (4-2-3-1): Andujar sv, Alvarez 6 (8’ st Llama 7) Silvestre 6,5, Spolli 6,5, Marchese 6,5, Carboni 6,5, Lodi 6,5, Gomez 6 (1’ st Schelotto 6), Ricchiuti 7, Bergessio 6, Lopez 6,5(32’ st Ledesma sv). A disp: Kisicky, Augustyn, Terlizzi, Morimoto. All. Simeone 6,5.
SAMPDORIA (5-3-1-1): Curci 6,5, Zauri 5,5, Volta 6,5, Martinez 6,5 Mannini 6,5, Dessena 6, Tissone 4, Poli 5,5(34’ st Biabiany sv), Laczko 5,5(18’ st Koman sv), Guberti 5 (1’ st Ziegler 6), Maccarrone 5,5. A disp: Da Costa, Perticone, Obiang, Padalino. All. Cavasin 6.
Arbitro: Rizzoli di Bologna 6.
Reti: 30’ st Llama
Note: angoli 6-0 per il Catania. Recuperi: 1' e 3'. Espulso: Tissone (22' del pt) per doppia ammonizione. Ammoniti: Tissone, Laczko, Poli, Gomez, Alvarez e Marchese per gioco non regolamentare. Note: terreno bagnato ai limiti dell'impraticabilità a causa della pioggia.
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Tre punti nel diluvio, tre punti che lavano via una settimana non proprio tranquilla e cancellano, almeno per il momento, preoccupazioni e contestazioni. Il sinistro di Llama alla mezz’ora della ripresa vale come non mai.
La pioggia incessante, il campo pesante, una Sampdoria chiusa dietro: con ingredienti così solo un episodio, un singolo colpo poteva decidere la partita. Simeone l’ha pescato in panchina: ha deciso Llama con un sinistro al volo bellissimo, trovato impattando il pallone messo lì al centimetro da Lodi su calcio d’angolo.
Un’azione studiata, tanto che Simeone si è sgolato chiedendo a Llama di avvicinarsi al limite dell’area, al punto di battuta. Il campo pesante ha condizionato. Inevitabilmente. Il Catania abituato a giocare in velocità, a sfruttare gli scatti di Gomez, la tecnica di Ricchiuti e Lodi, paga dazio rispetto a una Sampdoria presentata da Cavasin in puro stile difesa-contropiede. Cinque difensori (perché Mannini e Laczko giocavano sulla linea arretrata…), tre centrocampisti di quantità e davanti Guberti e Maccarrone, il cui diagonale in apertura ha creato qualche apprensione.

Ecco quindi che il Catania di spazi ne ha trovati veramente pochi nel primo tempo. L’espulsione di Tissone, arrivata forse con qualche minuto di ritardo, ha modificato in parte i piani doriani: Guberti arretrato a centrocampo e Maccarrone più solo in avanti. Così i rossazzurri si sono trovati comunque davanti lo stesso muro: Ricchiuti stretto nella morsa dei centrocampisti centrali e del difensore che “saliva”, così tocca a Lodi e Carboni cercare i guizzi di Gomez e Bergessio con lanci lunghi.
Non la migliore soluzione per i due, soprattutto su questo tipo di campo. Discorso a parte merita Maxi Lopez che fa a sportellate da solo, segna (ma il tocco di mani è evidente e l’assistente aveva anche alzato la bandierina), contrasta pure in fase di interdizione. Ma gli manca l’assistenza necessaria.
Simeone prova a cambiare qualcosa nella ripresa. Dentro prima Schelotto poi Llama, Catania a tre punti, più fisico sulle corsie dove le pozzanghere sono più insidiose. Il muro della Samp però continua a reggere. Cavasin – all’esordio - esulta a pugni chiusi a ogni fuorigioco segnalato da Rossomando, segno che la tattica è proprio quella: impedire al Catania di concludere, stroncare sul nascere le possibilità del tridente rossazzurro.
L’allenatore blucerchiato rinuncia alla velocità di Guberti, mette dentro Ziegler per frenare il Catania. E ci riesce anche sino alla mezz’ora. Il Catania ha spinto, collezionando angoli e punizioni. Sino all’episodio decisivo. Il corner di Lodi e il sinistro di Llama valgono il sorpasso alla Samp e l’aggancio al Chievo. Per la salvezza ancora ci sarà da lottare, ma con questi tre punti si può abbozzare un sorriso.

Fonte: Lasiciliaweb Sport

- La classifica di serie A (Uefa.it)

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14 marzo 2011
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