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Non toccate i lavoratori Micron

Il vicepresidente della Commissione Ue, Tajani, scrive a Micron: "Sospendere ogni taglio al personale di Catania"

01 aprile 2014

Sospendere ogni taglio del personale in attesa di un incontro che entro le prossime due settimane contribuisca a fare chiarezza sui motivi che hanno portato la Micron ad annunciare la riduzione di 419 posti di lavoro nello stabilimento di Catania nonostante i positivi risultati economici conseguiti: è quanto chiede il vicepresidente della Commissione Ue responsabile per l'industria, Antonio Tajani, in una lettera inviata ieri ai vertici della Micron Technology Inc.

Nel 2013 il gruppo Micron, ricorda Tajani nella lettera, ha registrato performance eccellenti con un giro d'affari cresciuto del 120% e un valore delle azioni passato da 6 a 25 dollari. Ma nonostante ciò alla Micron Semiconductor è in atto un piano di ristrutturazione che potrebbe portare al taglio di 419 posti di lavoro. "Una decisione - osserva il commissario - che potrebbe avere un pesante impatto sociale, specie in un periodo in cui la crisi ha già causato una significativa perdita di occupazione". "È inoltre difficile per me comprendere i motivi di questa azione - rileva ancora Tajani a proposito dei possibili tagli - visto che le attività di ricerca portate avanti in questo stabilimento hanno contribuito in maniera significativa al successo mondiale della Micron".

E dopo aver ricordato che l'azienda ha beneficiato anche di aiuti Ue a sostegno delle attività di ricerca, il commissario ha proposto un incontro con i vertici aziendali entro le prossime due settimane per comprendere meglio la situazione ed esporgli tutte le opportunità che l'Europa offre per proseguire in maniera ancora più proficua l'attività e salvaguardare i livelli occupazionali. Chiedendo che nel frattempo l'azienda rinvii ogni decisione sulla riduzione del personale.

Intanto, con un’ironia che contraddistingue una brillante intelligenza, i lavoratori Micron si sono messi in vendita su eBay. Sono le 419 eccellenze - tra ingegneri, matematici e informatici - "che dal 7 aprile cercano lavoro" a causa degli esuberi annunciati dalla società americana.
La foto gira da stamattina su tutti i social network e attraverso le pagine dei più importanti quotidiani nazionali. La vertenza Micron ha bisogno di conquistarsi spazio e visibilità.

Ieri, dopo l’intervento di Tajani, i deputati Roberto Rampi, Antonio Palmieri, Raffaello Vignali, Stefano Quintarelli, Mariastella Gelmini, Guglielmo Epifani, Ilaria Capua, Paolo Gentiloni, Deborah Bergamini, Pippo Civati, Luca Squeri, Alessia Mosca, Elena Centemero, Paola De Micheli, Matteo Mauri hanno lanciato un appello bipartisan.
"Seguiamo con preoccupazione l'evolversi della vicenda di Micron ST a seguito della procedura di licenziamento collettivo aperta dalla multinazionale americana per ben 419 tecnici e ricercatori su un totale di 1.028 dipendenti, a partire dal prossimo 7 aprile. Riteniamo che non si possa assistere passivamente alla dispersione di un patrimonio di conoscenze e di competenze di una azienda che è peraltro in utile, ha un mercato consistente e importanti e numerosi brevetti. Occorre che tutti, istituzioni di governo nazionale e regionale e azienda, facciano ogni sforzo per assicurare la salvaguardia dell'occupazione e per impedire la dispersione di competenze e di know-how" [...] "Invitiamo l'azienda, impegnata in una trattativa al tavolo di crisi aperto al Ministero dello Sviluppo, a ricercare un accordo che faciliti il mantenimento in Italia di tutta la filiera di attività, anche attraverso l'azione diretta di St Microelectronics ed eventualmente di altre aziende del settore".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]

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01 aprile 2014
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