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Pari con la Svezia, Argentina fuori

I sudamericani pareggiano nei minuti finali. Ma non basta. I nordici, primi nel girone, negli ottavi affrontano il Senegal.

12 giugno 2002

Miyagi (Giappone) - Anche l'Argentina saluta la coppa del Mondo: gli uomini di Bielsa hanno pareggiato con la Svezia nella gara decisiva del girone di qualificazione e raggiungono la Francia tra le grandi deluse dal Mondiale. Per i sudamericani era praticamente indispensabile vincere: hanno invece pareggiato e dopo il gol su punizione di Anders Svensson al 14' del secondo tempo è arrivato il pareggio di Crespo su azione susseguente un rigore fallito da Ortega al 43'. La sconfitta inglese fa quattro vittime nell'Argentina: Bielsa lascia in panchina Veron, Simeone, Kily Gonzalez e Simeone, sostituiti da Aimar, Almeyda, Claudio Lopez e Chamot. Risultato: i biancoazzurri spingono come forsennati per la prima mezz'ora, sfiorano il gol con Sorin, rifiatano nel quarto d'ora finale del primo tempo, che si chiude con un nulla di fatto, risultato che condannerebbe l'Argentina all'eliminazione. La Svezia, priva dell'infortunato Ljungberg e del suo insostituibile contributo di fantasia, appare compatta e granitica fin dai primi minuti: per nulla sorpresa dall'avvio veemente degli avversari, si adegua subito a una gara di puro contenimento. Anzi, forse aveva pure messo in preventivo qualche sacrificio in più.

Perché gli argentini corrono e creano, ma raramente si fanno davvero pericolosi, un po' per la scarsa concretezza dei loro attaccanti (Lopez su tutti), un po' per la loro imprecisione, un po' per lo scarso apporto di Ortega, davvero un uomo in meno. Gli svedesi sono abili nel chiudersi con ordine e precisione, mentre appaiono troppo passivi nella fase offensiva: quand'anche ne avrebbero la possibilità, non provano a mantenere il possesso di palla o a impostare qualche azione offensiva degna di tal nome. Paradosso nel finale: in una gara sostanzialmente corretta e priva di ammoniti per tutto il primo tempo, si registra però un'espulsione, con Caniggia che a tempo scaduto viene cacciato dalla panchina.

Sorprendente l'inizio della ripresa: tutti si aspettano un'Argentina di nuovo a testa bassa, la Svezia cala invece il jolly, inventando una partenza sprint che sorprende Bielsa & C. Il c.t. argentino manda in campo Crespo al posto di Batistuta, ma il gol è svedese e arriva al 14', su una punizione calciata da Anders Svensson. Bielsa a questo punto sconfessa tutte le sue scelte iniziali e manda in campo Veron e Kily Gonzalez, affidando loro le speranze di rimonta argentine. Ma i sudamericani hanno perso il piglio autoritario della prima frazione di gioco, la Svezia ora ribatte colpo su colpo in avanti. La gara si fa aperta e spettacolare, col passare dei minuti cresce il forcing di un'Argentina che deve giocarsi il tutto per tutto. Al 42' la scena madre: Ortega è atterrato da Jonsson in area. Calcio di rigore. Lo stesso Ortega si fa parare il tiro da Hedman, ma è pronto Crespo per il tap-in. I biancoazzurri si scaraventano in avanti, ma non succede più nulla, e l'1-1 finale premia la Svezia, che domenica negli ottavi incontrerà il Senegal. Argentina come la Francia: le due grandi favorite hanno già finito l'avventura mondiale.

Fonte: Gazzetta.it

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12 giugno 2002
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