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Ponte sullo Stretto: si riparte

Raggiunto un accordo tra la Società Stretto di Messina e il Generl contractor Eurolink

18 aprile 2009

Ieri, presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, alla presenza del ministro Altero Matteoli, è stato firmato l'accordo tra la Società Concessionaria Stretto di Messina e il Contraente Generale Eurolink (la società di progetto costituita dall'Ati guidata da Impregilo) finalizzato al riavvio delle attività per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina.
Dunque, si è chiuso il contenzioso fra la Stretto di Messina ed Eurolink, insorto dopo lo stop al progetto del ponte deciso nell'ottobre del 2006 dal governo di Romano Prodi. Il costo globale dell'operazione viene ora stimato in 6,3 miliardi di euro (dai 6,1 iniziali).
L'intesa, ha riferito il ministero delle Infrastrutture, prevede l'impegno delle parti a procedere con rapidità alla progettazione esecutiva del collegamento autostradale e ferroviario fra Calabria e Sicilia da presentare entro il primo semestre 2010. Dal ministero ha detto anche che "vengono confermati i tempi per l'avvio dei lavori previsto non oltre la seconda metà del 2010 e la loro conclusione dopo sei anni".

"Si tratta indubbiamente - ha commentato il ministro Matteoli - di un ulteriore ed importante passo in avanti verso la realizzazione del manufatto, che il governo ha inserito tra le opere prioritarie. L'accordo intervenuto tra il general contractor Eurolink e la Stretto di Messina supera innumerevoli e pesanti divergenze insorte dopo lo stop inferto all'opera da parte del precedente governo, evita l'esborso di ingenti somme di denaro e consente di procedere speditamente sul programma che il governo si è dato. La transazione diventerà efficace con il visto del ministro che arriverà dopo il vaglio della struttura tecnica di missione del ministero. Intanto - ha aggiunto infine Matteoli - registriamo molto positivamente la concreta azione portata avanti dalla Stretto di Messina dopo l'invito rivolto il 22 maggio scorso teso a riprendere tutte le attività per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria. Vengono, infine confermati i tempi per l'avvio dei lavori previsto non oltre la seconda metà del 2010 e la loro conclusione dopo sei anni".

L'amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, ha così commentato la sigla dell'accordo: "E' stato un percorso complesso perché si è trattato di riprendere un contratto firmato tre anni fa. Una volta completate le dovute verifiche da parte del Ministero delle Infrastrutture, il Contraente Generale potrà riavviare le attività per la progettazione definitiva. In base all'accordo, l'importo del contratto, fissato nel 2006 a 3,9 miliardi di euro, resta inalterato. L'onere complessivo a finire dell'investimento, comprensivo del costo di realizzazione dell'opera, degli oneri finanziari, degli accantonamenti rischi e degli adeguamenti conseguenti all'inflazione, è stato stimato in circa 6,3 miliardi di euro. Tale importo non si discosta sensibilmente dalle valutazioni del 2003, calcolate in via prudenziale in 6,1 miliardi di euro".
"Questa grande opera darà un forte contributo al rilancio dell'economia del Paese - ha ribadito Ciucci - ed è bene ricordare, in tal senso, che nella realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina sono coinvolte una quindicina di primarie aziende italiane ed estere. Gli effetti economici positivi si produrranno da subito, infatti progettazione definitiva significa anche rilevanti attività di cantiere, che a loro volta daranno il via al relativo Project management, contratto da 120 milioni di euro. Partirà poi subito anche l'attività di monitoraggio ambientale ante operam, con un contratto da 29 milioni di euro. Inoltre, con Eurolink individueremo fin dall'inizio opere propedeutiche che potranno essere cantierate nell'immediato, anticipando l'esecuzione di opere già previste dal contratto che, oltre ad essere comunque funzionali alla viabilità locale, servono anche a fare spazio ai cantieri per il ponte".

[Informazioni tratte da Reuters, AGI, La Siciliaweb.it]

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18 aprile 2009
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