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Ritorno alla terra con "Generazione Campolibero"

Nell'Agricoltura la possibilità concreta di battere la disoccupazione giovanile

29 febbraio 2016

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha reso noto che sono operative le misure del pacchetto "Generazione Campolibero".
Mutui a tasso zero, credito per favorire l'imprenditoria giovanile, fondi per supportare la nascita e lo sviluppo di start up agri-food, ma anche più innovazione con il credito di imposta per il commercio elettronico di prodotti agroalimentari. Un piano da 160 milioni, tra risorse interne e fondi Ismea-Bei, che ha l'obiettivo di favorire il ricambio generazionale, sostenendo il comparto e creando nuovi sbocchi occupazionali.

C’è la possibilità di battere la disoccupazione giovanile puntando sulla agricoltura, e c'è una generazione che, sembra, ne abbia voglia. È da quel settore che, nell'ultimo anno, è arrivata gran parte della nuova occupazione: oltre 35 mila posti in più fra settembre 2014 e 2015, di cui quasi 20 mila fra gli under trenta (in crescita del 12,7 per cento).
Piacciono le scuole che portano all'imprenditoria agricolo-alimentare: gli iscritti agli istituti tecnici o professionali che operano in quell'area - ristorazione compresa - sono lievitati del 44 per cento nell'ultimo anno, trainate anche dal successo dell'Expo. E c'è spazio per crescere ancora, visto che in Italia solo il 5 per cento delle imprese agricole è gestito da under 40 contro una media europea dell'8.
Adesso le risorse per farlo ci sono. L'obiettivo di "Generazione Campolibero" è far crescere una generazione di nuovi imprenditori capaci di sfruttare le opportunità del mercato. Niente di bucolico, sia chiaro, i tempi del piccolo contadino che vive grazie al campetto sono finiti da un pezzo. Ora si tratta di lanciare start up sull'agroalimentare, di sfruttare l'e-commerce, di agganciare turismo e "green economy".

"Nel 2015 abbiamo avuto quasi 20mila nuovi posti di lavoro per i giovani in agricoltura, con un incremento del 12% rispetto al +4% del settore e al +1% dell'occupazione in Italia - afferma il Ministro Maurizio Martina -. Sono numeri che ci dicono del potenziale di questo comparto e che vogliamo far crescere ancora. Il nostro obiettivo è anche quello di aumentare le imprese gestite da under 40. Oggi siamo al 5% del totale contro una media europea dell'8%. È una sfida cruciale, vogliamo liberare le energie giovani per dare forza alla nostra agricoltura".
Ci sono 20 milioni in un fondo Private Equity destinati a finanziare start up nel settore agricolo, agroalimentare e pesca. Altri 80 milioni saranno destinati a mutui a tasso zero a copertura di investimenti effettuati in azienda (operazione "Campolibero"). Sessanta milioni andranno invece a finanziare mutui a tasso agevolato fino a 30 anni di durata, per l'acquisto di aziende agricole da parte di giovani che vogliono diventare imprenditori (il bando sarà aperto a marzo). In più, fino a fine mese - e al di là dell'età - si può far domanda per ottenere il credito di imposta sul commercio elettronico di prodotti agroalimentari.

Per Agrinsieme, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Aci agroalimentare, l'entrata in vigore del pacchetto giovani annunciata dal Mipaaf, è un importante passo in avanti. Le misure incluse in "Generazione Campolibero", "sono l'inizio di un percorso che andrà monitorato e sostenuto nel tempo nell'ambito di una politica economica che guarda con particolare interesse ai giovani. Sono loro il terreno fertile per la necessaria innovazione strutturale ed infrastrutturale per ciò che il Paese produce e, dunque, per la carta d'identità della nazione".
"Si può entrare nel dettaglio - sostiene ancora Agrinsieme - e affermare che una svolta per un effettivo ricambio generazionale richiederebbe un maggiore impegno finanziario, ma è innegabile che le misure previste per le start-up, per gli investimenti, per l'insediamento e per disciplinare le forme di affiancamento tra agricoltori "over 65" o pensionati e giovani tra i 18 e i 40 anni che non siano proprietari di terreni agricoli sono opportunità da cogliere".

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29 febbraio 2016
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