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Sakineh è ancora a rischio lapidazione

La magistratura iraniana: "Aspettiamo solo l'approvazione da Teheran"

22 novembre 2010

E' ancora a rischio lapidazione Sakineh Mohammadi Ashtiani, l'iraniana condannata a morte per adulterio e complicità nell'omicidio del marito. Non lasciano dubbi a riguardo le parole dell'hojatoleslam Malek Ajdar Sharifi, il capo della magistratura della regione dell'Azerbaijan Orientale, secondo cui "Sakineh sarà lapidata non appena riceveremo l'approvazione da Teheran".
Sharifi ha sottolineato che "al momento la Corte Suprema iraniana a Teheran sta facendo le ultime valutazioni" sul caso. "Appena sarà confermata la condanna a morte per adulterio, emessa nei confronti di Sakineh - ha aggiunto, citato dall'agenzia d'informazione 'Fars' - verrà eseguita la lapidazione".
Il capo della magistratura dell'Azerbaijan Orientale ha quindi accusato i media internazionali di divulgare notizie false sul caso Sakineh, al fine di infangare la reputazione della Repubblica Islamica nel mondo. Sharifi ha infine voluto ricordare che la donna è in questo momento in buone condizioni di salute, sottolineando che "i reati commessi sono molto gravi e, pertanto, l'iter giudiziario richiesto per giungere ad una sentenza giusta richiede un tempo più lungo rispetto ad un ordinario caso giudiziario".
Le dichiarazioni di Sharifi sono l'ennesimo dietrofront dell'Iran sulla vicenda, dopo i segnali di apertura inviati nei giorni scorsi. Proprio nei giorni scorsi, da New York, il segretario generale del Consiglio iraniano per i Diritti Umani, Mohammad-Javad Larijani, ha dichiarato che la sua commissione sta lavorando con il sistema giudiziario per salvare Sakineh e questo sarebbe possibile se la famiglia del marito della donna acconsentisse a far decadere la pena capitale (LEGGI). [Adnkronos/Aki]

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22 novembre 2010
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