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Scongiurati i licenziamenti della Micron

Accordo al ministero del Lavoro tra la multinazionale e i sindacati. L'ultima parola ai lavoratori

11 aprile 2014

Nella tarda serata dell’altro ieri, allo scadere della procedura di mobilità, è stata raggiunta al Ministero del Lavoro l’ipotesi di accordo tra la multinazionale Micron e il coordinamento sindacale. Ipotesi che prevede la riduzione degli esuberi della multinazionale di microelettronica da 419 a 320 unità e con la STMicroelectronics che ha dato la disponibilità ad assorbire 170 lavoratori.
"L'accordo firmato non prevederà, di fatto, alcun esubero nella sede Micron di Catania. I 43 licenziamenti sono superati dall'impegno delle istituzioni ad applicare gli strumenti già previsti dall'accordo. Entro lo stesso anno di cassa integrazione straordinaria i lavoratori eviteranno l'esclusione grazie alle seguenti misure: dal ciclo di formazione al riassorbimento di 170 unità in ST a livello nazionale, sino alla cassa integrazione guadagni straordinaria con integrazione salariale. Tutto ciò, nell'ottica di un processo che vede la riorganizzazione dell'azienda. In sostanza, grazie all'accordo, nessun posto di lavoro dovrebbe andare perduto".
L'accordo è stato firmato da Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil e Ugl metalmeccanici. Un accordo che dovrà comunque essere approvato dai lavoratori tramite lo strumento del referendum.

"Non possiamo dirci certo soddisfatti al cento per cento - sottolineano il segretario generale della Camera del lavoro, Giacomo Rota e il segretario generale della Fiom Cgil, Stefano Materia - ma possiamo dire che questa è l'ipotesi migliore possibile di accordo. Aggiungiamo che azienda e lavoratori si sono lasciati, vicendevolmente, con la precisa e convinta intenzione di ricollocare i lavoratori licenziati. Nel migliore modo possibile e in tempi brevi. Regione Sicilia e Comune di Catania, inoltre, si sono impegnati a mettere in atto eventuali iniziative a sostegno della occupazione dei lavoratori, con imprese del settore, qualora dovessero emergere difficoltà al termine dei due anni di percorso".
"Dopo l’intesa raggiunta su Micron - dicono Rosaria Rotolo, segretaria generale Cisl Catania, Rosario Pappalardo segretario territoriale Cisl e Piero Nicastro, segretario generale etnea - più intenso dovrà essere l’impegno istituzionale del sindaco Bianco, della Regione Siciliana e del governo nazionale per impegnare le risorse previste dalla Comunità Europea, per lo sviluppo della microelettronica su cui coinvolgere anche le aziende presenti nel territorio. Ora sarà importante che i lavoratori si esprimano sull'accordo, ma l’anno di cassa integrazione speciale previsto nell'intesa dovrà essere sfruttato per programmare e creare le condizioni perché tutti i lavoratori siano ricollocati".

La battaglia sindacale di questi mesi, e in particolare di questi ultimi giorni, è stata dura ed estenuante ma conferma ancora una volta quanto sia importante che lavoratori e sindacati viaggino sulla stessa lunghezza d'onda a difesa dei diritti. "Diamo atto all'amministrazione comunale guidata da Enzo Bianco di esserci stata accanto. Verificheremo trimestralmente i contenuti dell'accordo, la loro effettiva applicazione. La vigilanza sindacale, in questa fase sarà importante tanto quanto la costruzione dell'accordo stesso. La parola passa adesso ai lavoratori", concludono Rota e Materia.
"Sono stato scongiurati i licenziamenti - spiega Luca Vecchio, segretario di Ugl metalmeccanici - e sono previste soluzioni occupazionali certe per più di due terzi degli interessati. Inoltre, c'è almeno un anno di tempo per individuare, attraverso incentivi all'uscita, 'outplacement', progetti di ricerca finanziati dalla Ue tramite le Regioni, le soluzioni per il rimanente un terzo dei lavoratori".  Positivo il giudizio della Uilm: "Abbiamo individuato una buona soluzione - conclude Luca Colonna - ma saremo soddisfatti solo quando avremo trovato la soluzione occupazionale per tutti".

Nel dettaglio, per i lavoratori l'accordo prevede la disponibilità da parte dell'azienda di anticipare il trattamento fine rapporto al personale che sarà sospeso dal lavoro e collocato in cassaintegrazione; l'inserimento degli incentivi per la mobilità volontaria ai lavoratori "che non si opporranno al collocamento in mobilità" e che ammontano a un totale di 28 mesi, di 20 mesi o di 14 mesi, a seconda che il la mobilità scatti prima o dopo il 30 giugno 2014 o dopo il 30 settembre 2014; incentivi diversi sono previsti per i lavoratori che riceveranno una proposta occupazionale o ai trasferiti in diversa seda di lavoro. È appunto prevista un'integrazione della cassa integrazione. La società presenterà dunque domanda di cassa integrazione straordinaria per la riorganizzazione aziendale per un periodo di 12 mesi a decorrere dal 2014 in favore di un numero massimo di 405 dipendenti di cui 214 per la sede di Agrate, 123 per la sede di Catania, 52 per la sede di Arzano e 16 per i lavoratori di Avezzano.
Micron ha dichiarato di offrire la possibilità di una ricollocazione sia presso le sedi italiane della stessa per un numero massimo di 40 unità lavorative che presso le sedi estere per un numero massimo di 62 unità, nonché ricollocazione a condizioni salariali pari a quelle praricate da Micron Italia presso altra importante società del settore fino a 170 unità lavorative.
Per quanto riguarda i licenziamenti, che saranno comunque riassorbiti, la società li attiverà sino al 15 dicembre 2014 per un massimo di 320 unità, tenuto però conto dell'uscita di 14 unità lavorative e del recupero di ulteriori 85 posizioni, di cui 65 già individuate secondo questa distribuzione: Agrate 10 unità, Catania 43 unità, Arzano 6 unità, Avezzano 6 unità. [Fonte: Lasiciliaweb.it]

- Non toccate i lavoratori Micron (Guidasicilia.it, 01/04/14)

- Con la Micron l'intesa è ancora lontana (Guidasicilia.it, 02/04/14)

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11 aprile 2014
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