Sicilia, prima regione al Sud nella cooperazione agroalimentare
L'Isola detiene il primato nazionale per numero di imprese cooperative
La Sicilia si conferma la prima regione del Sud nella cooperazione agroalimentare, secondo l’Osservatorio della cooperazione agricola italiana presentato nei giorni scorsi a Roma.
Con un fatturato nel 2013 di 921mln euro e soprattutto con il primato nazionale di 764 imprese (il 15% del totale nella Penisola), la regione si conferma epicentro della cooperazione agricola del Mezzogiorno, seguita da vicino dalla Puglia (852mln di euro e 430 imprese). Secondo lo studio realizzato da Nomisma per l’Osservatorio, istituito dal ministero delle Politiche agroalimentari e forestali e sostenuto dalle quattro Organizzazioni di rappresentanza delle cooperative dell’agroalimentare (Agci-Agrital, Fedagri Confcooperative, Legacoop Agroalimentare ed Unicoop), se da una parte la Sicilia è un’area importante per il settore, dall’altra sconta un’eccessiva frammentazione delle proprie imprese il cui fatturato medio è nettamente inferiore rispetto a quello nazionale; ogni cooperativa fattura infatti 1,2mln di euro contro i 7,2mln della media italiana.
Al sostanziale equilibrio nella distribuzione geografica delle imprese cooperative (44% al Nord, 14% al Centro, 42% al Sud) non corrisponde egual misura nel fatturato, che attribuisce al Nord l’82% del valore, il 7% al Centro e l’11% al Sud. In particolare quattro regioni - Emilia-Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia - generano il 75% del fatturato di tutta la cooperazione associata, pur essendo localizzate nel loro territorio appena il 29% delle imprese totali. La leadership nazionale (per fatturato) è saldamente detenuta dell’Emilia-Romagna con oltre 13mld di euro; seguono il Veneto (6,8mld), il Trentino Alto Adige (3,7mld) e la Lombardia (3,6mld). Più staccate Piemonte (1,1mld), Sicilia (921mln), Marche (874mln) e Puglia (852mln). La speciale classifica per regioni cambia se si guarda il numero di imprese: a comandare è la Sicilia (764 cooperative), seguita dall’Emilia Romagna (701) e da un’altra regione del Sud, la Puglia (430). Poi Veneto (317), Piemonte (297), Lombardia (273), Lazio (258) e Sardegna (250).