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Sviluppo Italia punta su lavoro autonomo, franchising e microimpresa

Per questo l'agenzia nazionale per lo sviluppo dispone di una dote finanziaria di 800 mila euro

13 novembre 2003
Sviluppo Italia (l'agenzia nazionale per lo sviluppo d'impresa e l'attrazione d'investimenti), per  favorire l’accesso nel mondo del lavoro di soggetti privi di occupazione,  punta sulla creazione di imprese di piccola dimensione, sul franchising e sul lavoro autonomo. Questo, inoltre,  l’obiettivo principale della proposta di delibera CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica), approvata nel luglio scorso. La proposta aggiorna le modalità di attuazione degli incentivi per l’autoimpiego (lavoro autonomo, microimpresa e franchising) previsti dal decreto legislativo 185/2000 volto a favorire la nascita di piccole e medie imprese da parte di soggetti privi di occupazione. Le imprese dovrebbero essere create nei settori della produzione di beni, della fornitura di servizi e del commercio. La delibera, in questo senso, introduce un protocollo specifico per ciascuna delle tre misure e abolisce i vecchi corsi di formazione di 5 settimane.

Un ruolo di primo piano occupano le nuove tecnologie. Il nuovo processo infatti, si svolge fondamentalmente attraverso Internet a cominciare dalla presentazione della domanda per finire alla sua valutazione e all’assistenza tecnica. Le novità introdotte riguarderanno anche le domande presentate in precedenza all’entrata in vigore della delibera, purché non ancora istruite. Priorità assoluta hanno inoltre, le iniziative localizzate in aree per le quali è stato dichiarato lo stato di emergenza a causa di calamità naturale.

Protagoniste saranno le società regionali che si occuperanno del supporto alla compilazione delle schede, della valutazione delle iniziative presentate e del monitoraggio delle società appena costituite.
Da aprile 2003, sono state già riavviate alla fase di valutazione circa 46.000 iniziative ed entro ottobre 2003 si conta di esaurire lo stock di domande giacenti. Dopodiché occorreranno solo 60 giorni dalla data di ricezione della domanda per completare l'istruttoria e firmare i contratti di finanziamento. Sviluppo Italia dispone, fino al 2005,  di una dote finanziaria  di 800 ml di euro.

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13 novembre 2003
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