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Tra delusione e rabbia

Lo scoraggiamento degli operai ex Fiat di Termini Imerese, dopo l'uscita di scena dell'ipotesi Grifa

18 dicembre 2014

Si respirava delusione e rabbia tra operai dell’ex Fiat di Termini Imerese, riuniti ieri pomeriggio in assemblea nell'aula consiliare del Comune. Dopo l'uscita di scena di Grifa, Gruppo italiano fabbriche automobile, dal percorso per la reindutrializzazione dell'area dove Fca ha chiuso la fabbrica tre anni fa, la speranza di poter contare ancora su un futuro in catena di montaggio resta appesa a un filo.
Domani torneranno a manifestare davanti ai cancelli della fabbrica che non varcano dal 24 novembre del 2011, mentre a Roma governo, sindacati e rappresentanti della Metec, il nuovo investitore individuato dal ministero dello Sviluppo economico, si incontreranno per cercare di trovare la quadratura.

Il tempo stringe e più di mille metalmeccanici, tra diretti e indotto, rischiano di essere licenziati dal primo gennaio. Tra poco meno di 2 settimane, infatti, scade la cassa integrazione e il loro futuro, almeno per ora, è assolutamente una incognita.
"La responsabilità per quello che è accaduto con l'uscita di scena, dopo mesi di trattative, di Grifa - dice il segretario regionale della Fiom Roberto Mastrosimone - è del governo di Matteo Renzi, che ad agosto qui a Termini Imerese è venuto a raccontarci di aver trovato una soluzione per questa fabbrica. E invece non c'è ancora alcuna soluzione, è inconcepibile che una trattativa che si trascina da mesi si concluda in questo modo".
Mastrosimone quindi avverte: "Chi pensa che accetteremo qualsiasi proposta si sbaglia. Non firmeremo accordi che non tutelino i lavoratori e individuino una prospettiva seria e concreta".

Secondo il Mise, la solidità dell’azienda Metec è "fuori discussione" e a Termini Imerese potrebbe produrre componenti per auto in una prima fase, e in una seconda a costruire auto.
Intanto oggi dovrebbe essere siglato l'accordo di programma quadro per la reindustrializzazione dell'area; sul piatto ci sono 290 milioni di euro, tra fondi nazionali e statali.

- Così come è apparsa è scomparsa... (Guidasicilia.it, 17/12/14)

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18 dicembre 2014
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