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Un miliardo e 400 milioni della Finanziaria dovrebbero andare per le infrastrutture di Sicilia e Calabria

07 novembre 2006

''Il Ponte sullo Stretto non era una grande opera, ma un'opera sciocca e l'abbiamo rimossa. Al suo posto faremo opere importantissime, che il Mezzogiorno aspettava e che sono indispensabili''. Comincia così il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, parlando delle opere infrastrutturali che, grazie alle risorse della Finanziaria, dovrebbero iniziarsi a costruire in Sicilia e Calabria.
''Un miliardo e 400 milioni di euro, cifra imponente che nella Finanziaria, si è detto, saranno destinate a infrastrutture calabresi e siciliane. Questo significa che noi avremo risorse per quattro opere fondamentali: la ferrovia Battipaglia-Reggio, l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, la statale 106 e la ferrovia ionica, l'autostrada Messina-Catania-Palermo'', ha aggiunto il ministro Bianchi durante un incontro in Calabria, nel quale è stato illustrato il programma di lavoro del Ministero relativo alla mobilità aerea, marittima e terrestre per il Mezzogiorno.

''Poi, ovviamente, dovremo cercare - ha aggiunto - altre risorse per altre opere di carattere infrastrutturale che riguardano la viabilità di secondo livello, la catena logistica, quindi i centri intermodali. L'altro intervento che ho fatto sta andando in porto. Il Consiglio dei Ministri lo ha già approvato, è quello per Gioia Tauro con una riserva del 50% di tutte le risorse destinate a questo che dovrà diventare il più grande centro logistico del Mezzogiorno d'Italia, uno dei maggiori del Mediterraneo. Credo che i presupposti li abbiamo creati. Ora dobbiamo aspettare l'approvazione della Finanziaria perché a quel punto sapremo esattamente cosa ci sarà su ogni voce''.
''Un tema - ha poi proseguito Bianchi - che a me sta molto a cuore è quello dei pendolari e per migliorare la condizione di questi ultimi dobbiamo cominciare ad acquistare treni. Abbiamo chiesto un fondo di 300 milioni di euro in tre anni. Se sarà confermato sono fondi che andranno alle Regioni. Faremo un accordo con la Regione Calabria per destinare questi all'acquisto di treni nuovi''.

''Riguardo la situazione delle Ferrovie - ha infine concluso il ministro - ci sono due problemi. Uno riguarda i treni regionali, per cui Trenitalia stava prevedendo la soppressione di molte corse perché la Regione non aveva onorato i suoi impegni di carattere finanziario. Sono intervenuto scrivendo una lettera a Trenitalia ed il problema è rientrato. Quest'anno le corse saranno conservate anche per l'orario invernale. L'altro problema è quello legato alle linee di lunga percorrenza. Qui abbiamo un mese di tempo - ha concluso - prima del nuovo orario per risolvere il problema. Ho cominciato ad affrontarlo e continuerà anche nella prossima settimana''.

E sempre dalla Finanziaria 2007, e sempre in Sicilia, dovrebbero arrivare all'incirca altri 380 milioni di euro. E' questa la cifra prevista da alcuni emendamenti alla Finanziaria del relatore Michele Ventura. Di questi una decina di milioni di euro sono destinati ai comuni del Val di Noto come primo contributo, al quale se ne aggiunge un altro (che riguarda anche il Belice) sempre di 10 mln ma di durata quindicinale. Uno stanziamento che poi si moltiplica negli anni: nel 2008 infatti bisogna sommare un ''ulteriore contributo quindicennale di 20 milioni'', uguale per il 2009. L'ultima riga di questo capitolo sottolinea però che ''dalla data in vigore della presente legge non sono più ammesse domande di contributo finalizzate alla ricostruzione post-terremoto''.
Otto milioni di euro sono destinati al potenziamento della funzionalità delle strutture di protezione civile dedicate alla prevenzione antisismica. In questo caso la Regione siciliana può provvedere a trasformare a tempo indeterminato dei contratti in essere con il personale della protezione civile.
Infine, 350 mln di euro l'anno per tre anni sono destinati al miglioramento della ''viabilità secondaria'' della Sicilia non compresa dalla gestione Anas. L'onere viene coperto attraverso tagli al Fondo per le aree sottoutilizzate. Il contributo annuale viene ripartito con decreto dal ministro delle infrastrutture tra le 9 province in proporzione alla viabilità esistente.

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07 novembre 2006
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