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Una Festa del Lavoro per la Sicilia

Alle tute blu di Termini Imerese piace l'idea di costruire le auto ibride di Grifa Spa

13 ottobre 2014

A Termini Imerese si sono riaccese le speranze. Il documento siglato venerdì scorso al Ministero dello Sviluppo Econimico da sindacati, Mise, Fiat e Grifa, la società interessata a produrre auto ibride nel paese del palermitano (LEGGI), è stato accolto positivamente dagli operai Fiat di Termini, che sabato mattina hanno partecipato insieme ai rappresentanti di Fim Fiom e Uilm ad un’assemblea nell’aula consiliare del paese nel corso della quale è stato illustrato il verbale dell’accordo.

"E’ un importante risultato - ha commentato il segretario nazionale Fim-Cisl, Ferdinando Uliano - il verbale dà finalmente, dopo troppi anni di attesa, una prospettiva occupazionale reale ai lavoratori ed è positivo anche l'impegno assunto dal governo nazionale e dalla Regione siciliana, che verrà inserito nell'ambito dell'accordo di programma, a provvedere ad ulteriori soluzioni occupazionali e industriali anche ai lavoratori delle aziende dell'indotto". "Abbiamo ribadito in assemblea l'importanza dell'intesa raggiunta anche per i lavoratori dell'indotto. Abbiamo evitato i licenziamenti e costruito le condizioni per la reindustrializzazione di un territorio in forte crisi, nello stesso tempo abbiamo costruito le condizioni per dare le risposte anche per i 250 lavoratori dell'indotto. Su questo aspetto - ha concluso Uliano - noi e i lavoratori chiediamo alla Regione e al Governo attraverso all'accordo di dare concretezza alle soluzioni industriali che da tempo ci vengono promessi".

"L'accordo per il rilancio produttivo dello stabilimento di Termini Imerese è molto positivo e deve diventare un modello di investimento e di sviluppo per il Mezzogiorno e per tutto il Paese". Lo sottolinea in una nota il neo segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan. "Siamo riusciti - ha aggiunto - a trovare una soluzione di grande valenza industriale per il settore dell'auto riportando anche Termini al centro del mercato internazionale". "Siamo molto soddisfatti. La Cisl ha lavorato strenuamente per favorire questo investimento e per la definizione del documento siglato ieri sera al Mise da sindacati, Ministero, Fiat e Grifa, la società interessata a produrre auto 'ibride' a Termini Imerese", ha detto ancora Furlan. "Si tratta di un progetto vero e solido dal punto di vista finanziario che salvaguarda l'occupazione, anche nell'indotto, attraverso un piano industriale davvero importante e innovativo. Speriamo - ha concluso il segratario generale Cisl - che quello di Termini non resti ora un accordo isolato ma che diventi il primo segnale di investimenti analoghi in tutto il paese. Sono questi i progetti industriali che per la Cisl possono rilanciare il paese ed in particolare il Sud".

"Oggi per la Sicilia è il giorno della festa del lavoro - ha detto Maurizio Bernava, segretario Cisl Sicilia -. Finalmente a Termini arriva un progetto industriale vero, dopo anni di deserticazione e impoverimento sociale. L’accordo che la Cisl ha cercato incessantemente farà realizzare il progetto Grifa, che riteniamo di grande valenza industriale per il settore dell’auto riportando anche Termini al centro del mercato internazionale. Finalmente avremo, inoltre, un progetto vero e solido dal punto di vista industriale e finanziario".
Secondo il leader sindacale "questo passo in avanti ridarà fiducia per attrarre e lanciare nuovi investimenti nell’area industriale e in Sicilia. La Regione adesso non perda più tempo per garantire tutti i passaggi necessari, e far insediare in fretta anche le attività di Mossi e Ghisolfi e Landi e qualunque altra possa giungere".
"È senz’altro quel passo avanti positivo atteso da tanto tempo - ha commentato Mimmo Milazzo, segretario Cisl Palermo Trapani - e che finalmente individua il percorso virtuoso che dovrà essere ora concretizzato nei prossimi giorni in sede ministeriale per meglio definire gli aspetti nevralgici e i nodi da sciogliere. C’è anche l’impegno da parte di Fiat a procedere con la liquidazione del trattamento di fine rapporto nonostante si proceda con la cessione di ramo d’azienda".

Al vaglio anche le ipotesi di prepensionamento per altri operai. Ma per colmare tutto il bacino in attesa di reinserimento, dato che Grifa occuperà circa 770 operai, bisogna avviare i progetti delle altre aziende. I sindacati sollecitano le istituzioni nazionali e regionali, affinché si verifichi la loro fattibilità. "La Regione attivi percorso insieme al comune di Termini - aggiunge Milazzo - non possiamo perdere ulteriore tempo".
Il sindacato sollecita, inoltre, la realizzazione delle opere previste dall’accordo di programma che rappresenterebbero anche "una spinta occupazionale e una boccata di ossigeno per il settore edile e si doterebbe l’area di Termini di importanti infrastrutture".

CHI È LA GRIFA SPA - Grifa sta per Gruppo italiano fabbriche automobili. E’ un’azienda nata 7 mesi fa. Ma il controllo è una sorta di matrioska: è controllata da Energy Crotone 1, società di produzione di energia con sede a Bolzano e capitale sociale di 10 mila euro, controllata a sua volta interamente dalla immobiliare Professional Asset Management, con sede a Milano, di proprietà dell’imprenditore pugliese Raffaele Cirillo e amministrata dal congolese Kiala Dielunguidi, presente in un’altra decina di società con sede in Italia. Anche in questo caso il capitale è di appena 10 mila euro. La vera garanzia di solidità sarebbe l’ingresso del Fondo di investimento brasiliano e dei suoi 100 milioni.
Il capitale sociale è attualmente di 25 milioni di euro. Diventeranno 100 solo dopo aver concluso l’accordo siglato venerdì tra ministero dello Sviluppo economico, Regione siciliana, sindacati e Fiat per la cessione dello stabilimento siciliano.
L’amministratore delegato dell’azienda è lucano e si chiama Antonio Forenza, classe 1940. Nella sua squadra quattro esperti nel settore auto provenienti dal mondo Fiat: Giancarlo Tonelli, ex dirigente Fiat, Giuseppe Ragni, già direttore di Alfa Romeo, e Giovanni Battista Randelli con un passato alla Ferrari.

"Siamo la prima società italiana che progetta e produce auto ibride ed elettriche di ultima generazione. Il nostro team, altamente qualificato, è composto da manager, professionisti e tecnici italiani, specializzati nel settore auto". Così si presenta l’azienda che vuole produrre citycar ibride del segmento A - quello della Panda -, un modello di utilitaria a basso costo che non esiste sul mercato.
A Termini Imerese i volumi produttivi dovrebbero essere di 35 mila all’anno e l’avvio della produzione dovrebbe avvenire tra fine 2015 e inizio 2016.
Saranno fondamentali, però, alcuni accordi con i fornitori. Grifa monterà nelle proprie auto un pianale completo di motore termico e di alcune parti della meccanica, come il cambio, la trasmissione e i freni. Il motore sarà realizzato da Fiat come, del resto, anche il pianale. Con l’azienda guidata da Sergio Marchionne Grifa ha siglato, infatti, un accordo per ottenere la fornitura di queste parti della vettura. Ma la fisionomia definitiva del layout dell’auto che sarà realizzata a Termini Imerese ancora deve essere stabilita. È certo però che, secondo il progetto di Grifa, le batterie dei modelli potranno essere ricaricate la sera attaccandosi alla rete elettrica.

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13 ottobre 2014
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