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Vertenza lavoro a Catania. Conferenza dei capigruppo, del presidente consiliare e i sindacati

08 maggio 2007

Rilanciare il problema del lavoro a Catania con un nuovo patto sociale che coinvolga non solo l'intera deputazione etnea, ma anche il presidente del Senato Franco Marini ''che inviterò e che certamente, sensibile com'è al problema, risponderà prontamente al nostro appello''. Così il presidente del Consiglio comunale di Catania Roberto Commercio ha chiuso la riunione dei capigruppo aperta ai sindacati e alla presenza del vicesindaco Giuseppe Arena, dedicata ai nodi delle vertenze riguardanti non soltanto gli ex dipendenti Coem e Conad, ma tutti gli altri lavoratori catanesi, come quelli della Cesame, usciti dal circuito produttivo.
Nodi, ha sottolineato Commercio, ''ancora intricati per tensioni, inevitabili in questi casi, ma che vanno messe da parte, con le inevitabili strumentalizzazioni, se vogliamo sbloccare la situazione e far ripartire, accogliendo l'appello dell'Arcivescovo Gristina, un nuovo patto sociale, sfruttando tutte le occasioni a nostra disposizione, comprese le zone franche, che potrebbero essere individuate a Librino e nella zona industriale''.

La riunione di ieri - cui erano presenti tra gli altri i capigruppo dell'Mpa Salvo Pulvirenti, della Margherita Franco Montemagno e dei Ds Saro D'Agata, nonché il presidente della commissione Bilancio Gaetano Riva (Fi) e il consigliere Luciano Zuccarello (An) - era stata aperta dall'intervento del vicesindaco Arena, che è anche assessore al Lavoro, il quale aveva tracciato un quadro riepilogativo delle possibilità di assorbimento dei lavoratori licenziati in aziende pubbliche e private che hanno dato la loro disponibilità. Carmelo Coco, della task force lavoro del Comune, aveva spiegato i meccanismi grazie a cui, sfruttando gli strumenti offerti dalla legislazione vigente, poteva essere avviato un percorso di stabilizzazione anche nelle aziende pubbliche. ''Per ogni lavoratore - aveva sottolineato  Coco - bisogna però studiare un apposito percorso individuale''.

Nel corso della riunione sono emersi attriti a causa di voci di una presunta indisponibilità - poi fugata - di parti del sindacato a portare avanti questi itinerari di stabilizzazione. E Salvatore Gelardi della Fim-Cisl, ha chiesto di ''Sancire anche nei protocolli l'accompagnamento alla stabilizzazione''.
Tuccio Cotugno, segretario della Fiom-Cgil, dopo aver ringraziato Commercio ''per aver rilanciato la questione di questi lavoratori che rischiava di venir dimenticata'', ha detto di aver apprezzato l'intervento del vicesindaco Arena ''anche se certe cose dette sono ormai insufficienti: dobbiamo andare avanti e c'è bisogno di grande chiarezza tra le parti''. Una certa sfiducia nei confronti delle disponibilità delle aziende è stata poi sottolineata dal segretario provinciale della Cisl Totò Leotta, il quale ha chiesto ''maggiore concretezza''. ''Se solo il 50% di queste disponibilità fossero reali - ha detto -, avremmo fatto un enorme passo in avanti, ma ci servono non promesse ma delibere, con condizioni e tempistica. E un censimento delle disponibilità a livello provinciale e puntato alle categorie protette, per sapere cosa è necessario chiedere in più ai governi nazionale e regionale''. Arena si è detto favorevole a realizzare lo screening richiesto. ''E' chiaro anche a noi - ha poi aggiunto - come l'enorme mole di lavoro da noi prodotta fino a oggi nell'esclusivo interesse dei lavoratori debba però portare ad atti concreti. Ma è altrettanto ovvio che il Comune di Catania non può costringere enti e aziende che hanno dato la loro disponibilità a deliberare immediatamente. A questo punto è utile svelenire definitivamente un clima sovente inquinato da una strumentale quanto incomprensibile cultura del sospetto. E' invece indispensabile che istituzioni, sindacati, imprese e città, si stringano sempre di più attorno ai lavoratori per risolvere definitivamente queste vertenze. Ma è altrettanto opportuno istituzionalizzare un tavolo permanente capace di analizzare, affrontare e risolvere la delicata emergenza occupazionale a Catania''.

La riunione si è chiusa con la richiesta all'Amministrazione del presidente Commercio, ribadita dal capogruppo dei Ds D'Agata, di presentare al Consiglio comunale il piano per l'assorbimento dei lavoratori licenziati nelle aziende partecipate. [GLD]

Comune di Catania

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08 maggio 2007
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