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Vince Giuseppe Gibilisco!

Oro per il neocampione siracusano di salto con l’asta ai mondiali di atletica di Parigi

29 agosto 2003
Il 24enne siciliano, neo campione del mondo nell'asta, ha fatto il salto di qualità nel 2003.
Da 8 anni alla corte di Petrov, maestro di Bubka.
 
Il merito è tutto di quell'insegnante di educazione fisica di una scuola media inferiore di Siracusa. Tra i suoi allievi, una decina di anni fa, c'era anche un certo Giuseppe Gibilisco. Il professore, un po' svogliato e più interessato all'attività delle ragazze, all'inizio dell'ora di lezione, immancabilmente, spediva i maschietti a saltare in lungo. Va bene la prima volta, va bene la seconda, ma alla terza ci si comincia ad annoiare. E così, giusto per ingannare il tempo, per caso, si può anche cambiare pedana. E provare, per gioco, a impugnare un'asta.

Fu così, con una storia niente affatto romanzata, che il neo campione del mondo si avvicinò alla strana disciplina. Toccò a Silvio Lentini, ex saltatore e primo vero allenatore del siciliano, intuirne il talento. A 16 anni lo portò a vincere il titolo italiano allievi, poi ai 4.80 del primato tricolore di categoria.
Qualche mese più tardi il grande salto. Con una buona dose di coraggio e nonostante il parere contrario dei genitori - la mamma, per paura che si facesse male, gli impediva persino di allenarsi - decise di lasciare famiglia, amici e città di origine, per trasferirsi a Formia, alla corte del russo Vitaly Petrov, già maestro di Sergei Bubka, lo zar di tutte le aste.

Il processo di maturazione è stato lungo, ma fino a certo punto. Perché, insieme a una crescita tecnica costante, sono anche arrivate le medaglie di bronzo agli Europei juniores di Annecy '98 e agli Europei under 23 di Amsterdam 2000, nonché, lo stesso anno, la finale olimpica a Sydney col 10° posto finale. Presso il campo scuola-Coni della località laziale, Beppe, nel frattempo arruolato dalle Fiamme Gialle, ha vissuto sei anni.

Solo dalla scorsa stagione si è trasferito in un piccolo appartamento di un condominio. Un piano più alto rispetto a dove abita la famiglia di Maria, la sua fidanzata, neo-ragioniera. Da sempre Gibilisco è uno che pensa in grande, che non si accontenta. Ma la svolta vera è arrivata quest'anno quando, guarda caso, ha migliorato i personali nella velocità, scendendo a 6"41 nei 60 e a 10"46 nei 100 (tempi manuali). A metà febbraio, a Donetsk, in Ucraina, proprio a casa di Bubka, Beppe è volato a 5.71, primato italiano indoor. Il resto è vicenda proprio recente. Che fa tappa sulla pedana dell'Olimpico di Roma: quaranta giorni fa il siracusano è andato due volte oltre il limite nazionale, fino a 5.82. Il progresso, in un anno, è stato di addirittura venti centimetri.

Con tanti ringraziamenti a Petrov, uno che, per allenare il campione del mondo, guadagna 8500 euro lordi a stagione.

Fonte: gazzetta.it

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29 agosto 2003
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