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Windjet ha perso il volo siciliano

La cordata siciliana si ritira e punta alla costituzione di una nuova compagnia low cost

12 settembre 2012

"Gli aerei che la Windjet aveva a Malta non ci sono più. Il nostro progetto di salvare mezzi, lavoro e cercare di continuare la vendita dei biglietti non si può più attuare a breve giro".
A parlare è Roberto Corrao, medico specialistica in medicina aeronautica e titolare della Aviomed, impresa specializzata nel trasporto aereo di soggetti infermi, uno dei componenti della cordata di professionisti e imprenditori siciliani che voleva rilevare parte di Windjet, la compagnia low cost in crisi economica che ha sospeso i voli lo scorso agosto.

Voleva, perché Corrao, insieme agli altri componenti della "cordata siciliana", ha annunciato di volersi ritirare e di puntare alla costituzione di una nuova compagnia low cost quotata in Borsa, "in grado di occupare gli spazi di mercato lasciati liberi da Windjet e di assorbire parte dei dipendenti della compagnia siciliana".
I promotori dell'iniziativa nelle settimane scorse avevano tentato, senza successo, di stabilire contatti diretti con Windjet (LEGGI) per presentare il progetto messo a punto dallo studio del commercialista Salvo Tripoli. "Entro una decina di giorni - spiega Tripoli - saremo in grado di presentare i dettagli relativi alla costituzione della nuova compagnia che dovrebbe essere quotata subito in Borsa".

Ancora ieri, nei pressi dell'aeroporto di Catania, i lavoratori della Windjet e della Katane Handling, hanno protestato per chiedere una soluzione alla vicenda dei lavoratori della compagnia low cost, bloccando per circa un'ora il traffico automobilistico. Due assistenti di volo si sono incatenati nell'aerostazione. Successivamente nei pressi dello scalo aereo hanno sfilato in corteo.
La protesta è scattata al termine di una assemblea, organizzata da Cgil, Cisl e Uil, alla quale hanno preso parte numerosi rappresentanti sindacali e i deputati nazionali del Pd Anna Finocchiaro e Giuseppe Berretta e il deputato regionale del Pd Concetta Raia. "Unitariamente agli altri sindacati - hanno affermato in una nota le segreterie Cgil e Filt Cgil di Catania - la Cgil ha chiesto lo sblocco dei due mesi non ancora retribuiti ai lavoratori. Ci aspettiamo certezze dall'incontro già fissato per il 14, e dunque una Newco con caratteristiche di solidità finanziaria e che sia in condizione di far ripartire la Windjet e tutti i lavoratori". "Crediamo anche - hanno aggiunto i sindacati - che debba esserci la partecipazione dell'Irfis con il 5%, così come di una lobbyng positiva operata dalle forze sociali, politiche e imprenditoriali siciliane. Vogliamo anche rilanciare il caso dell'indotto: siamo di fronte a 2,4 milioni di 'buco' alla Katane Handling e di 8 milioni per la Sac. Tutto questo ci preoccupa moltissimo, visto che già per 36 persone era stata richiesta una cassa integrazione che rischia di 'ingrossarsi da qui a febbraio".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Adnkronos/Ign, Corriere del Mezzogiorno.it]

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12 settembre 2012
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