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L'Olio di oliva "Sicilia" IGP

Via libera dell'Ue al marchio di Indicazione geografica protetta per l'extravergine prodotto e realizzato in Sicilia

06 giugno 2016
L'Olio di oliva ''Sicilia'' IGP

Bruxelles ha dato il via libera alla registrazione del marchio di qualità Igp (Indicazione geografica protetta) "Sicilia" per l'olio extravergine d'oliva prodotto nell'Isola. Il decreto è in pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea.
Si tratta della seconda "indicazione geografica territoriale" per l'olio d'oliva dopo quella decisa dall'Ue tempo fa per la Toscana. Un riconoscimento importante che giunge, tra l'altro, dopo le aspre polemiche che hanno accompagnato il voto europeo sull'apertura delle frontiere all'olio tunisino criticato dagli agricoltori italiani e siciliani in particolare.

L’Igp è un marchio di qualità, rilasciato dall’Unione Europea, che definisce prodotti che si identificano per delle peculiarità legate ad un determinato territorio e che rispettano un disciplinare di produzione in cui sia comprovata l’origine "storica" nel territorio dichiarato.
"Il brand Sicilia", conosciuto in tutto il mondo come sinonimo di qualità, consentirà di conquistare mercati lontani, dove il prodotto siciliano non è oggi differenziato rispetto agli altri, acquisendo così grandi opportunità in termini di volumi commercializzati e di prezzi.

Michela Giuffrida, eurodeputato Pd, membro della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo spiega : "Con il via libera ufficiale della Commissione europea gli olivicoltori siciliani potranno finalmente scrivere in etichetta che è un olio proveniente solo ed esclusivamente da olive coltivate e molite in Sicilia con parametri di qualità superiori all'olio extravergine d'oliva convenzionale. Il riconoscimento arriva - dopo lunghe e serrate negoziazioni - in un momento cruciale per l'agricoltura siciliana, di grande crisi, ma grazie all'Igp gli agricoltori potranno beneficiare in primis della misura 3 del PSR Sicilia per coprire i costi di certificazione del prodotto fino a 3.000 euro per azienda e dell'aiuto accoppiato per gli oliveti certificati Dop e Igp (di cui all'articolo 52 del Reg 1307/2013). L'Igp Sicilia permetterà alle Organizzazioni di Produzioni Siciliane di accedere ai programmi di promozione nei paesi terzi e alle misure per la valorizzazione delle filiere regionali. E' la riscossa della Sicilia e del nostro comparto agricolo che oggi, finalmente, vede e riconosce nell'Europa un'alleata fondamentale per la crescita del settore agroalimentare".

Grande la soddisfazione di Regione e Agricoltori. "Bruxelles riconosce l'olio 'Igp Sicilia': è una vittoria di tutta la filiera olivicola siciliana e di quelli che hanno creduto nel progetto e investito il loro tempo. Adesso concentriamoci sulla qualità, oltre che sulla quantità: facciamo decollare l'olio siciliano". Lo dicono in una nota congiunta l'assessore regionale all'Agricoltura, Antonello Cracolici e Maurizio Lunetta, presidente comitato Igp olio Sicilia. "La Regione ha sostenuto fortemente questo obiettivo - aggiungono -. Il percorso non è stato facile, né breve: è la prima Igp regionale dell'olio extravergine di oliva ad essere approvata con le nuove regole, molto più restrittive di quando fu approvata la Igt della Toscana; l'unica altra Igt regionale dell'olio".

Soddisfatte le associazioni di categoria. La CIA: "Il via libera al marchio Igp olio di oliva 'Sicilia' pone le basi affinché uno dei comparti di vitale importanza per la nostra Isola, possa rilanciare concretamente una delle nostre eccellenze agro-alimentari, garantendo maggiori tutele alla filiera olivicola",  dichiara Rosa Giovanna Castagna, presidente CIA Sicilia. "Lo ritengo un atto dovuto - conclude Castagna - per valorizzare concretamente le nostre produzioni, soprattutto, in relazione all’accordo con la Tunisia, che consentirà l’ingresso in Europa di quantitativi di olio senza dazi".

Coldiretti: "Abbiamo creduto, essendo partecipi al comitato di promozione, nella necessità di avere una Igp siciliana per l'olio. Per contrastare l'olio dall'estero, l'unica soluzione è avere la nostra filiera e la nostra trasparenza certificata. La Sicilia è riconoscibile, molto di più dei singoli territori. Se ci dividiamo in mille Igp, non può funzionare". Lo dice Alessandro Chiarelli, presidente della Coldiretti siciliana. "Questa Igp mette un 'cappello' di grande importanza alle nostra produzioni - prosegue - ci protegge e protegge il consumatore. Sarà foriera di un nuovo corso. E' una battaglia che conduciamo da anni e abbiamo contribuito anche noi. Ha avuto un'accelerazione negli ultimi mesi e siamo davvero soddisfatti".

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06 giugno 2016
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