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"Appello alla cautela della Russia"

Aspettando il rapporto Onu sull'utilizzo delle armi chimiche in Siria, Vladimir Putin invita alla cautela, dicendo che ci sono tutte le ragioni per credere che le armi siano state usate dai ribelli

12 settembre 2013

Il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, ha annunciato che il rapporto degli ispettori dell'Onu sull'uso delle armi chimiche, compreso l'attacco del 21 agosto, sarà reso pubblico "probabilmente lunedì". "Dirà che c'è stato un massacro chimico", ha detto Fabius, e ci saranno indicazioni sull'origine dell'attacco. Per Fabius, comunque, non c'è alcun dubbio: "La realtà è chiarissima - ha detto alla radio Rtl - c'è stato un massacro chimico. E' il regime di Bashar al Assad che aveva le armi e che lo ha ordinato".

Il ministro francese ha parlato poi dell'applicazione della proposta russa alla Siria, ossia quella di consegnare il proprio arsenale chimico alla comunità internazionale. Secondo Fabius questa necessita di quattro tappe: la prima, ha spiegato, è già alle nostre spalle, ed era la presentazione di una risoluzione francese all'Onu. Dopo, ci sarà la discussione a Ginevra fra russi e americani. Quindi la pubblicazione da parte dell'Onu del rapporto degli ispettori sull'uso delle armi chimiche. Infine, ultima tappa, "si tornerà al progetto di risoluzione francese", poiché "tutto questo deve essere inquadrato dal Consiglio di sicurezza" delle Nazioni unite. E gli impegni presi dalla Siria dovranno essere "rapidi, credibili, verificabili".

Intanto, scrivendo al New York Times, il presidente russo Vladimir Putin invoca massima cautela e rivolge un appello a Washington e agli americani, presentando la sua versione dei fatti sulla Siria e accusando i ribelli di aver usato le armi chimiche.
"Nessuno dubita del fatto che siano state usate armi chimiche in Siria. Ma ci sono tutte le ragioni per credere che non siano state usate dall'esercito siriano ma dalle forze di opposizione per provocare un intervento da parte dei loro potenti protettori stranieri". "Le notizie secondo cui i militanti starebbero preparando un altro attacco, questa volta contro Israele, non possono essere ignorate", scrive ancora il presidente russo.

La Russia, continua Putin, è a favore di un dialogo pacifico che consenta ai siriani "di mettere a punto un piano di compromesso per il loro stesso futuro". "Non stiamo proteggendo il governo siriano, ma il diritto internazionale", afferma. "Dobbiamo utilizzare il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite", aggiunge Putin, sottolineando che "la legge è ancora la legge e dobbiamo rispettarla, che ci piaccia o meno". In "base all'attuale diritto internazionale, la forza è consentita solo per autodifesa o su decisione del Consiglio di Sicurezza. Tutto il resto è inaccettabile in base alla Carta delle Nazioni Unite e costituirebbe un'aggressione".
Inoltre, aggiunge Putin rivolgendosi "direttamente al popolo americano ed ai suoi leader politici", un intervento "malgrado la forte opposizione di molti paesi e grandi leader politici e religiosi, tra cui il Papa, provocherà più vittime innocenti ed una escalation, con il rischio che il conflitto si espanda ben oltre i confini della Siria. Un intervento accrescerebbe la violenza e scatenerebbe una nuova ondata di terrorismo".

Dalla Siria, comunque, i ribelli del Esercito Libero Siriano (Els) hanno respinto in maniera "categorica" la proposta russa per mettere sotto il controllo della comunità internazionale l'arsenale di armi chimiche del regime di Damasco. "L'Esercito Libero Siriano ha annunciato la sua categorica bocciatura dell'iniziativa russa che prevede di mettere le armi chimiche sotto il controllo internazionale", ha dichiarato un comandante militare dell'Els in un video postato su YouTube.
E' questa la cornice politica in cui si muoverà oggi il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, quando incontrerà il capo del dipartimento di Stato Usa John Kerry a Ginevra per il primo faccia a faccia sul piano russo per la Siria.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, Repubblica.it]

- "Abbiamo usato noi le armi chimiche" (Guidasicilia.it, 02/09/13)

- Possibile svolta nella crisi siriana (Guidasicilia.it, 10/09/13)

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12 settembre 2013
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