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''Superiamo trent'anni di conflitti''

Obama invia un videomessaggio a Teheran in occasione del capodanno del calendario iraniano

20 marzo 2009

"Superiamo trent'anni di conflitti". Barack Obama vede "un futuro di rinnovati scambi con l'Iran e di opportunità di collaborazione e commercio" e ritiene che fra Stati Uniti e Teheran ci sia un terreno di "mutuo rispetto" e che l'Iran abbia il diritto di "avere il suo posto nella comunità delle nazioni" attraverso "azioni di pace e non di terrore". Con un videomessaggio senza precedenti, diretto ai dirigenti iraniani in occasione di Nowruz, il capodanno del calendario iraniano, il presidente Obama ha chiesto loro di superare le tensioni provocate da circa 30 anni di conflitti e di momenti difficili.
"Vorrei parlare direttamente al popolo e ai dirigenti della repubblica islamica di Iran", ha detto il capo della Casa Bianca rompendo il tradizionale messaggio di Nowruz che il presidente Usa indirizzava solo al popolo persiano e, quindi, riconoscendo implicitamente il regime degli ayatollah con il quale non ha relazioni diplomatiche dal 1980. Obama ha parlato della necessità di un "avvenire in cui gli antichi dissensi sono superati. Con il nuovo anno ci sia davvero un nuovo inizio".

Nel video sottotitolato in lingua farsi, Obama (che in questo modo ha risposto al messaggio che gli aveva indirizzato il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad dopo la sua vittoria alle elezioni in novembre) ha affermato che è deciso a "cercare un dialogo onesto fondato sul rispetto", ma anche l'Iran ha una "scelta" da fare. Il presidente Usa ha detto che che l'Iran non potrà ottenere il rango internazionale che le spetta "attraverso il terrorismo o le armi".
Obama ha quindi interrotto la politica Bush, che aveva posto l’Iran tra i Paesi dell'«Asse del male». "Abbiamo gravi divergenze che si sono amplificate con il tempo", ha proseguito Obama. "La mia amministrazione è ora risoluta a praticare una diplomazia che tratta la totalità dei problemi che abbiamo davanti a noi e a cercare di stabilire relazioni costruttive tra gli Stati Uniti, l'Iran e la comunità internazionale. Questo processo non progredirà con le minacce".
La Casa Bianca ha dichiarato che il video sarà disponibile su internet, ma anche distribuito ad alcuni organi d'informazione del Medio Oriente. Un portavoce della Casa Bianca ha citato Al Jazeera in inglese, la Bbc in persiano e la Voce dell'America.

La risposta di Teheran non si fa attendere. Ed è stata positiva. Il consigliere per i media del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, Akbar Javanfekr, ha affermato: "Accogliamo con favore la volontà del presidente americano di mettere da parte le differenze del passato, ma non si deve chiedere all'Iran di dimenticare unilateralmente l'atteggiamento aggressivo degli Stati Uniti del passato. Gli Usa devono riconoscere i propri errori passati e ripararli per poter mettere fine alle differenze tra i due Paesi". [Informazioni tratte da Corriere.it, Repubblica.it]

IL TESTO INTEGRALE DEL MESSAGGIO DI OBAMA ALL'IRAN
Oggi voglio fare avere i miei migliori auguri a tutti coloro i quali celebrano il Nowruz in tutto il mondo. Questa festa è insieme un antico rituale e un momento di rinnovamento, ed io spero che voi possiate godere di questo momento particolare dell'anno con i vostri amici e familiari.
In particolare vorrei parlare direttamente al popolo e ai leader della Repubblica islamica dell'Iran. Nowruz è solo una parte della vostra grande e celebrate cultura. Durante molti secoli la vostra arte, la musica, la letteratura e l'innovazione hanno creato un mondo migliore e più bello. Qui negli Stati Uniti la nostra comunità è stata favorita dal contributo degli Iraniano-Americani: sappiamo che voi siete una grande civiltà, e i vostri risultati hanno guadagnato il rispetto degli Stati Uniti e del mondo.
Per quasi tre decenni le relazioni fra i nostri due paesi sono state tese, ma durante questa festa ci viene ricordato del comune destino che ci tiene legati insieme. Voi celebrerete il vostro Nuovo Anno nello stesso modo in cui noi americani ricordiamo le nostre feste, radunandosi in famiglia e con gli amici, scambiandosi doni e racconti, guardando al futuro con un rinnovato senso di speranza.
Queste celebrazioni custodiscono la promessa di un nuovo giorno, di nuove opportunità per i nostri figli, di sicurezza per le nostre famiglie, progresso per le nostre comunità e pace tra le nazioni. Sono speranze condivise, sono sogni comuni. Per questo in questa stagioni di nuovi inizi vorrei parlare chiaramente ai leader iraniani.

Tra di noi esistono serie divergenze che si sono accresciute col tempo. La mia amministrazione si è impegnata a una diplomazia che risponda a tutte le questioni aperte tra di noi, per costruire legami costruttivi fra gli Stati Uniti, l'Iran e la comunità internazionale. Questo processo non andrà avanti fra minacce. Noi vogliamo invece un impegno che sia onesto e fondato sul rispetto reciproco.
Voi avete una scelta. Gli Stati Uniti vogliono che la Repubblica islamica dell'Iran assuma il suo giusto posto nella comunità delle nazioni. Voi avete quel diritto - ma questo comporta anche delle responsabilità, quel posto non può essere conquistato attraverso l'uso delle armi o del terrorismo, ma piuttosto con azioni pacifiche che dimostrino la vera grandezza del popolo e della civiltà iraniana. La misura di questa grandezza non è quella di distruggere, è la vostra consolidata capacità di costruire e di creare.
Per questo in occasione del Nuovo Anno, voglio che voi, il popolo e i leader dell'Iran, possiate guardare al futuro che noi vogliamo. E' un futuro di scambi rinnovati fra i nostri popoli, con maggiori opportunità di partnership e commercio. E' un futuro in cui le vecchie divisioni sono superate, in cui voi, I vostri vicini e in generale il mondo possiate vivere con maggiore sicurezza, in pace.

Io so che tutto questo non sarà raggiunto facilmente, ci sono coloro i quali insistono che le nostre relazioni continuino ad essere segnate dalle nostre differenze. Ma ricordiamoci delle parole che il poeta Saadi pronunciò tanti anni fa: "I figli di Adamo sono membri uno dell'altro, essendo stati creati in un'unica essenza".
Con l'arrivo di una nuova stagione ci viene ricordata la preziosa umanità che noi tutti condividiamo. E noi ancora una volta invochiamo questo spirito mentre facciamo la promessa di un nuovo inizio. Grazie e Eid-eh Shoma Mobarak (auguri per la vostra festa).

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20 marzo 2009
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