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"Via le armi nucleari Usa da Italia e Germania"

Mahmoud Ahmadinejad alla conferenza sulla revisione del Trattato di non proliferazione nucleare

04 maggio 2010

Le armi nucleari Usa presenti "in Italia e Germania" devono essere eliminate. E' quanto ha affermato il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, intervenendo ieri a New York alla conferenza sulla revisione del Trattato di non proliferazione (Tnp) nucleare.
Ahmadinejad ha quindi nuovamente attaccato gli Stati Uniti perché, a suo parere, "minacciano con le armi nucleari gli altri Paesi, compreso l'Iran".
Le delegazioni di Italia, Gran Bretagna e Francia, seguendo il rappresentante Usa, hanno abbandonato la sala durante il discorso del presidente iraniano.

Gli Stati Uniti "sono i responsabili della proliferazione nucleare" nel mondo. "L'utilizzo di armi nucleari da parte degli Usa - ha precisato Ahmadinejad - ha scatenato una corsa al nucleare". Il presidente iraniano ha proposto poi di "sospendere (dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica-Aiea, ndr) tutti quei Paesi che hanno già utilizzato o minacciano di utilizzare armi atomiche" contro altri Stati. Chiaro il riferimento di Ahmadinejad agli Usa, che sganciarono la bomba atomica sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki nel 1945, mettendo fine al secondo conflitto mondiale.
Nelle scorse settimane, inoltre, alcuni esponenti del governo americano, illustrando il programma di Washington per ridurre il numero delle testate atomiche, non hanno escluso di utilizzare ordigni nucleari contro Iran e Corea del Nord "in caso di minaccia concreta".
Ahmadinejad è quindi tornato ad attaccare Israele per il suo arsenale nucleare. "Il regime sionista - ha dichiarato - continua a rappresentare una minaccia per gli Stati della regione con le sue armi atomiche".
Teheran, ha inoltre detto il leader iraniano, "ha accettato la proposta di scambio" di combustibile nucleare proposta dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea). Ahmadinejad non ha fornito altri particolari a riguardo, ma si è limitato ad aggiungere che ora l'Iran "ha passato la palla ad altri". Secondo la bozza d'accordo dell'Aiea, Teheran dovrebbe consegnare il suo uranio arricchito al 3,5% ricevendo in cambio combustibile nucleare arricchito al 20%. Il problema è proprio nelle modalità, Teheran continua a chiedere uno scambio 'contestuale' sul proprio territorio, mentre le potenze occidentali e la Russia si oppongono a questa formula. [Adnkronos/Aki]

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04 maggio 2010
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