Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Al Qaeda rimane il nemico numero uno

Obama prima del vertice Nato ha lanciato l'allarme: ''E' più probabile un attacco di al Qaeda in Europa che negli Stati Uniti''

04 aprile 2009

Il presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama, era il più atteso ieri a Strasburgo per il vertice dei Paesi dell'Allenza Atlantica che, ricordiamo, è stato il suo primo vertice Nato.
Durante la conferenza stampa che ha preceduto il vertice, in compagnia del presidente francese Nicolas Sarkozy, Obama ha lanciato un'allarme all'indirizzo dell'intera Europa: "E' più probabile un attacco di al Qaeda in Europa che negli Stati Uniti considerata la vicinanza". Ricordando che non solo per gli Stati Uniti ma per tutti gli alleati del Patto atlantico in Afghanistan è in gioco la sicurezza delle singole nazioni, il presidente Usa ha ricordato come il maggiore impegno militare sia teso a impedire che al Qaeda possa rafforzarsi nel Paese per attaccare altrove. Anche per questo l'inquilino della Casa Bianca ha affermato che "più capacità militare avrà l'Europa più felici saranno gli Stati Uniti per la nostra alleanza". Obama ha infatti ricordato che il fondamento principale della Nato, "l'alleanza con maggiore successo dei tempi moderni", è la comunanza di obiettivi sulla sicurezza di Stati Uniti ed Europa, concetto che è "un pilastro della politica estera e di sicurezza americana".

Accolto come una vera rock star al suo arrivo con la moglie Michelle al palazzo de Rohan di Strasburgo dove l'aspettavano il collega francese Sarkozy e la moglie Carla Bruni, il presidente degli Stati Uniti ha risposto con grandi sorrisi: "E' bello essere qui", "è un piacere incontrarsi", ha detto stringendo alcune mani e baciando sulle guance una giovane signora. Baci sulle guance sono stati anche scambiati fra gli Obama e i Sarkozy, prima dell'ingresso dei quattro all'interno del palazzo. Obama ha quindi espresso la sua gratitudine per l'amicizia, "l'iniziativa, l'immaginazione e la creatività" di Nicolas Sarkozy. Nella dichiarazione iniziale della conferenza stampa di Strasburgo, il presidente americano ha ricordato che la Francia è "il primo e più vecchio alleato degli Stati Uniti", ed ha avuto parole forti di apprezzamento per il presidente francese, ricordando anche "l'energia portata" da Sarkozy sul fronte della politica estera. E riguardo al summit di Londra, Obama - che secondo le ricostruzioni avrebbe avuto un ruolo fondamentale nel mediare le posizioni estreme tra Francia e Cina sui paradisi fiscali - ha detto che se non fosse stato "per la leadership di Sarkozy" non si sarebbe trovata una posizione unitaria.

Più tardi, incontrando 4mila studenti provenienti dai licei e dalle università francesi e tedesche raccolti per ascoltarlo nella Rhenus arena di Strasburgo, Obama ha offerto ai ragazzi la sua ricetta per la felicità: "Per vivere una vita piena bisogna pensare, 'cosa posso fare per gli altri?'". E per farlo "non bisogna correre per la presidenza degli Stati Uniti per mettersi al servizio degli altri. Lo si può fare lavorando per Medici senza Frontiere, o per un'altra agenzia o per le Nazioni Unite, o facendo il sindaco di Strasburgo. Ma se si passa la vita a pensare a se stessi, a lungo termine ci si annoia". Di fronte alle tante "sfide" e "opportunità" che si presentano, bisogna "lasciarsi coinvolgere": "a volte rimarrete delusi, ma vivrete una grande avventura".
Il capo della Casa Bianca è tornato anche a parlare di nucleare dicendo che il suo obiettivo è un mondo senza le armi nucleari. "La diffusione di armi nucleari, o il furto di materiale nucleare, potrebbero portare alla distruzione di ogni città del pianeta. Questo fine settimana a Praga - ha annunciato - stenderò un'agenda per un mondo senza armi nucleari".

Tornando poi a parlare della minaccia del terrorismo, Obama ha detto che "anche se George Bush non è più il presidente degli Stati Uniti, al Qaeda è ancora una minaccia. Non possiamo fare finta che perché è stato eletto Barack Hussein Obama al Qaeda non sia più un problema, non prendiamoci in giro" ha aggiunto. E' importante cambiare "atteggiamento, linguaggio e tono con il mondo islamico", è importante "impegnarsi a fondo per la questione israelo-palestinese", ma anche che non bisogna dimenticare che la comunità internazionale si trova a fare i conti con "un'organizzazione che uccide innocenti, che non ha nessun rispetto della vita umana".
Un nuovo 'no' alla tortura è stato ribadito quindi dal presidente. "Umiliare le persone non è una buona strategia per combattere il terrorismo". E quindi, ha assicurato, gli Stati Uniti "non useranno mai certi tipi di interrogatorio". [Adnkronos]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

04 aprile 2009
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia