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La Corea del Nord ha fallito la sua missione

Il missile-satellite lanciato da Pyongyang non è arrivato in orbita

06 aprile 2009

La Corea del Nord ha sfidato la comunità internazionale e ha lanciato il suo missile-satellite. Come già detto ieri, il primo modulo del vettore è finito nel mar del Giappone a 270 chilometri dalla prefettura di Akita, mentre il secondo è caduto nel Pacifico, a 1.200 chilometri di distanza dalla costa nipponica, invece degli oltre 2.000 stimati da Pyongyang. Il razzo ha superato il Giappone sette minuti dopo l'accensione ed è finito nell'oceano, sulla base delle ricostruzioni, in appena 13 minuti.

"Gli scienziati e i tecnici della Repubblica democratica - ha annunciato l'agenzia ufficiale Kcna subito dopo il lancio - hanno messo con successo in orbita il Kwangmyongsong-2 un satellite sperimentale per le comunicazioni, attraverso un missile Taepodong-2 il programma di sviluppo spaziale dello Stato. Sul satellite sono montati i necessari sistemi di misurazione e comunicazione. Sta mandando sulla Terra le melodie dell'immortale inno 'Canzone del generale Kin Il-sung' e 'Canzone del generale Kim Jong-il'".

Ma il satellite (secondo la versione nordcoreana) o testata balistica di prova (secondo le accuse occidentali) non sembra essere entrato in orbita. Sia la Difesa Usa che quella sudcoreana hanno detto che nessun oggetto è comparso in orbita dopo il lancio, e che tutti i pezzi del vettore sono finiti nell'Oceano.
Il ministro della Difesa sudcoreano ha annunciato che il tentativo nordcoreano di mandare in orbita il suo satellite è fallito. "Sulla base delle nostre informazioni - ha detto - il primo e il secondo modulo del vettore sono finiti nell'oceano, e niente risulta essere stato nesso in orbita". Per il Comando militare Nord degli Usa il missile non ha messo in orbita alcun satellite e nessun frammento è caduto sul Giappone. Il lancio non ha costituito minaccia alla sicurezza americana.

Ieri, Giappone e Corea del Sud, d'intesa con gli Usa, avevano chiesto e ottenuto la convocazione d'urgenza del Consiglio di sicurezza , "per consultazioni" in relazione alla questione "non proliferazione/Corea del Nord". Ma la riunione si è conclusa con un nulla di fatto. I lavori sono stati aggiornati senza che sia stata adottata alcuna misura. L'organo esecutivo del Palazzo di Vetro tornerà a riunirsi sullo stesso tema presto. Cina e Russia, che detengono potere di veto, hanno frenato l'iniziativa di Washington e Tokio, ossia quella di "considerare nuove sanzioni" contro Pyongyang.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Dpa, Repubblica.it, AGI]

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06 aprile 2009
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