Lo scontro Libia-Svizzera risolto parzialmente

La Libia si butta alle spalle la crisi dei visti con i paesi europei dell'area Schengen scatenata dallo scontro con la Svizzera e saluta con soddisfazione l'accordo raggiunto. "Abbiamo sollevato le restrizioni imposte dalla Libia ai cittadini dell'Unione Europea di paesi dell'area Schengen imposti dalla Libia, sulla base del principio di reciprocità", ha reso noto ieri il ministero degli Esteri di Tripoli. "Siamo soddisfatti della dichiarazione della presidenza di turno europea che ripudia la procedura razzista assunta dalla Svizzera", continua il comunicato.

La risoluzione della controversia dei visti, alla quale ha contribuito anche la mediazione italiana, è stata annunciata sabato sera dall'Unione Europea. Rimane tuttavia aperta la crisi fra Svizzera e Libia, scoppiata nel 2008 con l'arresto nella Repubbica elvetica di uno dei figli di Gheddafi, Hannibal, accusato di maltrattare i domestici. Tripoli ha fatto sapere ieri che la disputa diplomatica con Berna non è terminata e ribadisce di volere un "arbitrato internazionale" sulle circostanze dell'arresto di Hannibal Gheddafi. La crisi con la Svizzera "è un altro argomento", ha detto il ministro degli Esteri libico, Moussa Koussa, a margine del vertice della Lega araba a Sirte, a chi gli chiedeva se la revoca reciproca delle restrizioni dei visti aprisse la strada a una soluzione alla querelle con Berna. La Libia si aspetta ancora "un arbitrato internazionale", ha ricordato il ministro.

Sulla questione da registrare anche il commento del premier Silvio Berlusconi: "Siamo riusciti ad ottenere la fine dell'embargo dei visti e mi sembra che questo sia un risultato molto, molto positivo", ha spiegato il premier dopo essere rientrato dalla Libia dove sabato, appunto, è stato trovato un accordo in merito al veto dei visti per i cittadini europei nel paese guidato dal colonnello Mohammar Gheddafi. [Adnkronos]

- Libia contro Svizzera (Guidasicilia.it, 16/02/10)

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