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Pyongyang ha lanciato il suo missile

Giappone, Corea del Sud e USA convocano d'urgenza il Consiglio di Sicurezza dell'Onu

05 aprile 2009

Pyongyang ha lanciato il suo missile a lunga gittata che da giorni teneva sul chi vive le autorità del Giappone, il Paese che più direttamente si sente minacciato dalla potenza militare del regime comunista nordcoreano.
Proprio dal Giappone sono arrivate le prime informazioni sul test effettuato. Il lancio è avvenuto 15 secondi dopo le 11.30 locali (le 4.30 in Italia): il primo modulo del vettore è finito come previsto nel mar del Giappone (il tratto di mare fra la penisola coreana e l'arcipelago nipponico) a 270 chilometri dalla prefettura di Akita, mentre il secondo è caduto nel Pacifico, ma soltanto a 1.200 chilometri di distanza dalla costa nipponica, invece degli oltre 2.000 stimati da Pyongyang. Il razzo ha superato il Giappone sette minuti dopo l'accensione ed è finito nell'oceano, sulla base delle ricostruzioni, in appena 13 minuti. Il sistema d'allerta giapponese questa volta ha funzionato, ma ad appena una manciata di minuti dall'arrivo del vettore.

"E' un episodio disdicevole", ha commentato il portavoce del governo nipponico, Takeo Kawamura, per il quale, a prescindere dall'effettivo lancio di un satellite o di un missile, la Corea del Nord "ha comunque violato le risoluzioni dell'Onu. Faremo di tutto per riportare la questione in seno al Consiglio di sicurezza". Le forze armate giapponesi, in ogni caso, pur essendo state messa in allerta, non hanno effettuato tentativi per intercettare il razzo.

Le reazioni, a livello internazionale, sono state immediate. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, da Praga dove partecipa al vertice Ue-Usa, ha parlato di "una provocazione e una chiara violazione delle norme dell'Onu", con la quale Pyongyang "si è ulteriormente isolata dalla comunità delle nazioni". "Oggi, il lancio di un missile Taepodong-2 è stata una chiara violazione della risoluzione 1718 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite - ha precisato un comunicato diffuso dalla delegazione statunitense a Praga -, che vieta espressamente alla Corea del Nord di condurre attività legate al lancio di missili balistici di qualsiasi tipo". Fred Lash, portavoce del Dipartimento di Stato Usa ha affermato che la "provocazione" nordcoreana spingerà gli Stati Uniti a compiere i "passi appropriati" affinché Pyongyang "sappia che non può minacciare la sicurezza altrui impunemente".

Anche la Repubblica Popolare Cinese è intervenuta su quanto avvenuto con la Corea del Nord. La portavoce del ministero degli esteri di Pechino, Jiang Yu, ha fatto sapere che la Cina ha "preso atto" della "attività di lancio" intrapresa oggi dalla Corea del Nord e "spera che tutte le parti interessate rimangano calme ed esercitino la moderazione, gestiscano la situazione in modo appropriato e lavorino insieme per salvaguardare la pace e la stabilità nella regione".
La Cina è alleata della Corea del Nord e non ha finora chiarito quale posizione intenda prendere nel Consiglio di sicurezza dell'Onu, quando si discuterà di eventuali nuovi sanzioni contro Pyongyang. "La Repubblica Democratica Popolare di Corea (il nome ufficiale della Corea del Nord, ndr) aveva annunciato in precedenza il lancio di un satellite sperimentale per le comunicazioni. Abbiamo preso nota del lancio di questa mattina e anche delle risposte delle parti interessate", ha aggiunto Jiang. Pechino ha promosso e ospitato i colloqui a sei con le due Coree, gli Usa, il Giappone e la Russia iniziati nel 2003. I colloqui, che hanno prodotto un accordo di massima sul disarmo nucleare di Pyongyang, sono bloccati dall'anno scorso.

Giappone e Corea del Sud, d'intesa con gli Usa, hanno chiesto e ottenuto la convocazione d'urgenza del Consiglio di sicurezza (le ore 15 di oggi, le 21 in Italia), "per consultazioni" in relazione alla questione "non proliferazione/Corea del Nord".
Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon, si è rammaricato che la Corea del Nord abbia deciso di procedere al lancio del razzo, auspicando tuttavia la ripresa del dialogo. E mentre anche l'Ue condanna "fermamente" il lancio, anche Mosca, come Pechino, invita tutte le parti alla "calma" e alla prudenza, in modo che non si inneschi un'escalation di tensione nella penisola coreana. [Informazioni tratte da Repubblica.it e Corriere.it]

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05 aprile 2009
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