Sanità Usa: ok definitivo alla riforma Obama

La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato gli ultimi emendamenti della riforma sanitaria, con una maggioranza di 220 voti contro 207. Il voto è giunto a tarda sera dopo che i repubblicani, decisi a contrastare la legge fino all'ultimo, hanno individuato due piccole irregolarità nella procedura di riconciliazione fra i testi delle due Camere (LEGGI). Le irregolarità sono state eliminate dal testo che è stato approvato ieri in Senato con 56 voti a favore e 46 contrari, ma a questo punto la Camera è dovuta tornare al voto.
Le 153 pagine del provvedimento erano state già approvate dalla Camera domenica scorsa, ma all’esame del Senato vizi procedurali avevano portato ad alcune piccole correzioni del testo. La costituzione americana prevede che una legge sia approvata sia alla Camera che al Senato nella stessa lettura, in caso di modifiche anche lievi ad un disegno di legge da parte di una delle camere, anche l’altra deve ratificarle. Dopo il passaggio alla Camera il testo potrà essere adesso firmato dal presidente Barack Obama, che in questo modo completerà il quadro della riforma dopo la ratifica del provvedimento principale, da 1200 pagine, martedì scorso.
A questo punto Obama può affrontare i repubblicani. "Se vogliono combattere, sono pronto alla lotta" ha detto durante un comizio ad Iowa City, "non credo che gli americani vorranno rimettere alla guida l'industria delle assicurazioni sanitarie: abbiamo già sperimentato cosa significa e non vogliamo tornare a quel punto".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Corriere.it]