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Strasburgo blindata per il vertice Nato

Subito dopo il G20 di Londra una parte dei potenti del mondo al summit dell'Alleanza Atlantica

03 aprile 2009

Subito dopo il G20 di Londra una parte dei potenti del mondo si è trasferisce a Strasburgo per il vertice della Nato.

Anche qui, dove ricorre il sessantesimo anniversario del summit dell'Alleanza Atlantica, non sono mancati scontri tra dimostranti e polizia  che ha già effettuato 300 arresti, mentre 105 persone da ieri sono ancora in stato di fermo. Gli scontri di piazza sono cominciati nel pomeriggio di ieri, con i manifestanti che hanno preso a muovere verso il centro città dai loro campi poco fuori dal centro. E invece oggi, in città, per adesso regna la calma: traffico vietato, strade praticamente deserte.

E sarà un vertice veramente complicato e articolato, che si terrà in ben tre località, anzitutto Strasburgo e Kehl, sulle due rive opposte del Reno, e Baden-Baden, con misure di sicurezza eccezionali: 14.600 poliziotti e 600 soldati sul lato tedesco, 10.000 a Strasburgo. Il tutto con gli abitanti degli edifici che si affacciano sui vari luoghi dell'evento obbligati a non uscire, non aprire le finestre e non affacciarsi. Bloccato anche il traffico navale sul Reno. Aerei radar (Awacs) della Nato pattuglieranno i cieli.

Il vertice, come hanno spiegato i diplomatici, sarà "di famiglia", dunque riservato esclusivamente agli stati membri dell'Alleanza. Ci saranno però due volti nuovi, quelli dei leader di Croazia e Albania, dall'altro ieri a tutti gli effetti stati membri della Nato, passata da 26 a 28 paesi alleati. In più, l'evento segna il rientro ufficiale della Francia nelle strutture militari dell'Alleanza, da cui l'aveva fatta uscire il presidente Charles de Gaulle nel 1966. Ci saranno momenti altamenti simbolici, anzitutto l'arrivo di tutti i leader, accolti dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, a Kehl, sul lato tedesco del Reno, per poi passare, attraverso la 'Passerelle des deux rives', sull'altra riva dello storico fiume, accolti dal presidente francese Nicolas Sarkozy. L'attenzione ovviamente è alta per la presenza del nuovo presidente Usa Barack Obama.
Ma anche l'agenda del summit è intensa, con Afghanistan, Russia e un nuovo concetto strategico in primo piano. Probabile, ma dietro le quinte, anche una discussione sul nuovo segretario generale della Nato.

Sull'Afghanistan Obama avrà modo di illustrare in prima persona agli alleati la sua nuova strategia, che da' molto più spazio all'aspetto civile oltre che a quello militare. "Ci aspettiamo - ha detto un alto diplomatico europeo - che il presidente chieda sì più sforzi agli alleati, ma in un'ottica diversa dal suo predecessore. E cioè, non solo più truppe, più elicotteri, più aerei. Ma anche in termini di aiuti alla ricostruzione, allo sviluppo, e soprattutto all'addestramento della polizia, in base a quello che ciascuno può e vuole fare". "Il vertice - ha detto un altro diplomatico - si misurerà anche su come gli alleati saranno in grado di rispondere alle richieste Usa".
Gli Usa hanno comunque già annunciato l'invio di 17.000 soldati aggiuntivi, altri paesi a Strasburgo dovrebbero annunciare propri contributi, tra cui l'Italia, che ha già annunciato l'invio di un battaglione aggiuntivo (4-500) nella regione occidentale di cui è responsabile, e nella quale sono già presenti 1.800 militari, più 250 limitatamente alle elezioni di agosto. Tra gli altri ad aumentare i contributi dovrebbero essere la Francia, l'Olanda, e il Portogallo. Alla Nato si dicono comunque "ottimisti" che alla fine i necessari 4 battaglioni aggiuntivi si troveranno.
Altro tema caldo sono i rapporti con la Russia. Alla ministeriale Nato del 5 marzo scorso a Bruxelles gli alleati hanno formalmente deciso la ripresa ufficiale degli incontro del Consiglio Nato-Russia, subito dopo questo vertice, dopo il congelamento dei rapporti legato alla guerra in Georgia dello scorso agosto. "Si tratta - ha spiegato un alto diplomatico - di ricostruire pazientemente il rapporto con la Russia, in paralleo con il ristabilimento di buone relazione tra Washington e Mosca. Sono molti i temi che interessano Nato e Russia, come l'Afghanistan, il terrorismo, la lotta alla pirateria. Del resto temi spinosi come il possibile ingresso nella Nato di Ucraina e Georgia - spiegano alla Nato -, hanno perso accelerazione".
A Strasburgo non si dovrebbe parlare invece dell'altro elemento di controversia, lo scudo antimissile Usa progetto dall'ex presidente George W. Bush.

Occhi puntati, infine, sulla questione della successione all'attuale segretario generale Jaap de Hoop Scheffer, il cui mandato scade a luglio. Per il momento le cancellerie europee e d'oltre Atlantico restano abbastanza abbottonate, anche se nei corridoi il nome più 'gettonato' è quello dell'attuale premier danese Anders Fogh Rasmussen, già sostenuto tra gli altri da Germania, Francia, Italia, Usa. In un primo tempo si era pensato che il nome del successore potesse esser fatto a Strasburgo, ma ormai, come ha spiegato un diplomatico Usa, è difficile che ci riesca, vi sono ancora dissensi. Soprattutto la Turchia è contraria, non perdona a Rasmussen la difesa delle vignette anti-Maometto in nome della libertà di stampa. Ankara, spiega un altro diplomatico, "chiede più tempo per riflettere". Sorprese, tuttavia, non sono del tutto escluse. [Adnkronos/Ign]

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03 aprile 2009
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