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"All'Ars non ci sono mafiosi"

Il presidente Giovanni Ardizzone a margine della cermonia del Ventaglio: "Parto dal principio che qui dentro ci siano 90 persone per bene fino a prova contraria"

09 agosto 2013

Giovanni Ardizzone, presidente dell'Assemblea regionale siciliana, ha incontrato la stampa in occasione della cerimonia del ventaglio e tracciato un bilancio dei primi dieci mesi di legislatura. "La nota più antipatica di questa legislatura è stata l'approvazione della finanziaria, per le modalità in cui è avvenuta. La bocciatura del rendiconto avrebbe significato la dichiarazione dello stato - ha detto - di dissesto della Regione siciliana".

"Non aspetteremo che l'agenda del parlamento sia dettata dal governo. L'Ars deve fare le riforme strutturali e per questo il governo non serve. In ogni conferenza dei capigruppo ho dato priorità ai ddl di iniziativa governativa - ha aggiunto - ma ho sempre esortato le commissioni anche a procedere su ddl dei singoli deputati. Il fatto che non ci siano risorse disponibili oggi, però ci da maggiore possibilità di incidere sulle riforme strutturali. C'è una commissione speciale che sta lavorando sul tema per regolare i rapporti tra governo e parlamento, la stessa a cui ho dato temine fino al 15 ottobre per il recepimento del decreto Monti".
"Applicheremo il decreto Monti sul taglio alle indennità ai parlamentari regionali dal primo gennaio prossimo. Abbiamo anche contenuto i costi - ha aggiunto - pure per quanto riguarda il personale ma vi sono dei contratti di lavoro che ci vincolano, si è inciso dove era possibile farlo".

Ardizzone ha anche annunciato che "il parlamento siciliano si adeguerà per l'applicazione del dl anticorruzione e trasparenza. Per quanto mi riguarda - ha detto - non ho difficoltà a rendere noto l'elenco delle spese riservate della presidenza dell'Ars".
"Abbiamo intenzione di far diventare Palazzo dei Normanni patrimonio dell'Unesco e per ottenere questo obiettivo dobbiamo liberare la piazza antistante l'assemblea regionale dalle automobili. Naturalmente - ha concluso - l'accesso alla piazza verrà precluso anche alle auto blu e a quelle dei deputati".

"Nel rispetto dei singoli parlamentari ho ritenuto giusto rinviare a lunedì l'esame del ddl antiparentopoli, c'è bisogno obiettivamente di approfondimento. È di moda sparare contro l'Ars, parto dal principio che qui dentro ci siano 90 persone per bene fino a prova contraria anche se all'esterno si vuole dare la sensazione che qui sono tutti fannulloni, che la casta che non fa niente. Non credo che l'Ars sia composta da mafiosi, - ha aggiunto - se ci sono mafiosi che si faccia nome e cognome". Questa la replica agli industriali che nei giorni scorsi avevano attaccato Sala d'Ercole. "Qui ci sono novanta persone perbene - ha ribadito Ardizzone -, quando in questa sala erano presenti mafiosi sono stati processati e condannati. Le accuse di Confindustria sono ingenerose: se hanno dei sospetti facciano nomi e cognomi".
Nei giorni scorsi il presidente regionale di Confindustria, Antonello Montante, e il suo predecessore, Ivan Lo Bello, avevano attaccato l'Assemblea di Palazzo dei Normanni: "La politica è complice della mafia", avevano detto dopo la bocciatura delle nomine dell'Irsap.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it]

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09 agosto 2013
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