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"Il ventre molle di una maggioranza codarda"

Rosario Crocetta sul voto segreto all'Ars che ha bocciato le Città metropolitane

19 febbraio 2014

"Il voto segreto di ieri sera all'Ars fa emergere il ventre molle di una parte della maggioranza all'Ars anticonformista, conservatrice, che non esita a schierarsi per ragoni politiche contro gli interessi reali di una parte notevole del territorio siciliano...".
Ne è convinto il Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, commentando l'approvazione, in aula, a sorpresa di un subemendamento firmato dall'opposizione che boccia le Città metropolitane, previste nella riforma delle province. [Leggi "Ennesima sconfitta per Rosario Crocetta" (Guidasicilia.it)]

"Nonostante l'esasperazione che si è data alla vicenda sull'emendamento bocciato ieri sera in aula, non incide minimamente sulla riforma - dice Crocetta all'Adnkronos - è una piccola complicazione, ma l'impalcatura della riforma rimane. La vicenda è invece un'altra, dal punto di vista politico". E spiega: "Emerge una maggioranza occulta che non ha il coraggio di lottare a viso aperto, quindi una maggioranza codarda, assumendosi le responsabilità di fronte all'elettorato che non vuole cambiare nulla". "Il tentativo del centrodestra poi - dice ancora Crocetta - è quello di rinviare la riforma delle province e affondarla dopo le Elezioni europee".
Alla domanda se teme la bocciatura della riforma delle province, Crocetta ammette: "Ieri sera c'è stata anche la mano dei grillini sul subemendamento approvato in aula", mentre nei giorni scorsi, il M5S aveva annunciato di volere approvare la riforma sulle province. "Insomma, un Parlamento che si muove più sulla logica delle trappole. Come se il problema della riforma fosse un problema che riguarda solo il Presidente della Regione Crocetta e non i siciliani".

Poi, il Governatore se la prende con il leader del Nuovo Centrodestra Angelino Alfano: "Non può pensare che a Roma vuole abolire le province e in Sicilia no. Alfano esca allo scoperto definitivamente. L'NCd a livello nazionale fa una scelta di campo con l'appoggio a Renzi che propone l'abolizione delle province, così come Forza Italia, e invece in Sicilia il suo stesso partito è contrario alla riforma. Come fa a giustificare una posizione così gretta e arretrata in Sicilia? Alfano e i suoi giocano forse con la Sicilia? Quali altri messaggi ci vogliono trasmettere?".

Poi il Governatore Rosario Crocetta se la prende anche con il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ieri sera ha chiesto, dopo la bocciatura delle Città metropolitane, "il commissariamento della Regione". Il Governatore le bolla come "dichiarazioni sconsiderate". "Non si può commissariare politicamente una Regione solo perché il Parlamento decide di bocciare un emendamento, cosa c'entra? Nulla".
E poi torna ancora sul voto segreto di ieri sera in aula: "Se qualcuno pensa di potermi fare cambiare idea trincerandosi dietro il segreto dell'urna sbaglia di grosso, io non arretro di un solo millimetro e porterò avanti le riforme. Se sarà possibile, va bene, altrimenti quando non sarà più possibile vuol dire che ci sono dei parlamentari che si sono stancati di stare all'Ars...". "Se qualcuno pensa di giocare allo sfascio e che io debba subire questo sfascio, sappia che sta facendo male, anzi molto male i suoi calcoli - dice ancora Crocetta - Sono pronto a ogni sfida". E sui franchi tiratori: "Non lancio nessun appello a loro, se il loro obiettivo è di condizionare il governo stanno sbagliando di grosso. Se vogliono condizionare l'attività del Governo, dai manager agli assessorati, stanno sbagliando indirizzo".

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19 febbraio 2014
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