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36 mln di euro per i siciliani più poveri

Il presidente Rosario Crocetta corregge le cifre annunciati dalla stampa per il "reddito minimo"

18 giugno 2014

"Sono già 36 milioni i fondi previsti nella manovra finanziaria per il reddito minimo e non 10 milioni come annunciato da diversi organi di stampa".
Lo dice in una nota il presidente della Regione, Rosario Crocetta, precisando e correggendo la cifra.
"Il fondo per il reddito minimo è inserito in un articolo di legge denominato 'progetto di cittadinanza solidale' e prevede immediatamente 2 fondi di finanziamento, uno di 10 milioni fisso e un altro di circa 26 milioni che deriva dall'1% del taglio della spesa. Tali somme saranno disponibili immediatamente per fare partire progetti per la lotta alla povertà. Questi 36 milioni si aggiungono a quelli già stanziati lo scorso anno per cantieri di servizio, che stanno per iniziare per 20.000 unità in Sicilia. Questo prevede il superamento della forma dei cantieri di servizio, articolandosi in una serie di interventi che comprendono: misure di sostegno al lavoro, misure di sostegno all'istruzione e di inclusione sociale".

"Il punto di riferimento sono i nuclei familiari - continua la nota del governatore -. Nelle misure cioè di sostegno al reddito minimo, si fa riferimento non al reddito individuale ma a quello del nucleo familiare, che può essere composto anche da una sola persona. Saranno presi in considerazione coloro che hanno un reddito Isee non superiore a 5.000 euro l'anno. Nel corso dell'anno altri fondi saranno destinati a questo, con cifre consistenti, attraverso l'accesso al fondo sociale europeo. Su questa ipotesi stiamo lavorando con l'assessore Bruno, per pensare a una riforma complessiva del welfare che in ogni caso avrà come base strutturale il riferimento proprio ai più bisognosi. L'obiettivo è aiutare i poveri ma anche quello di favorire la promozione sociale e l'inclusione. Con questo impegno vogliamo non solo attivare la solidarietà, ma puntiamo anche alla crescita economica in una manovra che tende a stimolare i consumi per le fasce più deboli, favorendo cosi anche la ripresa".

Per quanta riguarda la composizione della giunta, il governatore rivedrà il gruppo dirigente del Pd venerdì prossimo dopo il vertice di ieri sera, nella sede di via Bentivegna a Palermo, servito a fare il punto sulle riforme e sul ruolo del partito, punto sul quale insiste da tempo il segretario regionale Fausto Raciti. Al vertice c'era anche Marco Zambuto, dimessosi qualche giorno fa dalla carica di sindaco di Agrigento per via della condanna a 2 mesi e 20 giorni per abuso d'ufficio, reato che comunque avrebbe fatto scattare la sospensione dalla carica come prevede la legge Severino (LEGGI). Zambuto, renziano e vicino a Davide Faraone, avrebbe già comunicato informalmente al partito di volersi auto-sospendere dalla carica di presidente dell'Assemblea del Pd: intanto rimane nella delegazione che sta trattando col governatore il delicato tema del rimpasto.

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18 giugno 2014
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