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A Delia (CL) votano anche gli immigrati

Approvato dalla giunta comunale lo schema di statuto che prevede il diritto di voto attivo e passivo per gli immigrati

14 ottobre 2003
Pur se, a turno, i portavoce dei diversi partiti della maggioranza dichiarano che all’interno della Casa delle Libertà tutto fila liscio come l’olio, le loro problematiche, le spaccature, le aspre antipatie le hanno oramai percepite tutti indistintamente, e come si suol dire, la crisi che sta vivendo la compagine al potere è chiaramente compresa trasversalmente.
Ultima ed emblematica, la proposta del vice premier Fini sul voto agli immigrati, che ha fatto andare su tutte le furie Bossi e l’orda di camice verdi al suo seguito.

Sicuramente sorprende il fatto che il capo di AN (firmatario della legge Bossi-Fini - legge reputata da "Stato di polizia" da una parte della sinistra -), proponga la legittimità del voto agli immigrati, provocando entusiasmo nella sinistra. Non meraviglia invece l’aspra reazione della Lega che aveva proposto ben altri metodi per far fronte al problema immigrazione (ricordate la battutaccia leghista che proponeva come valida soluzione le cannonate alle imbarcazioni provenienti dall’Africa, ndr), come non può meravigliare che nel territorio principe della "Terronia", la Sicilia, la giunta del piccolo comune di Delia, in provincia di Caltanissetta, abbia approvato lo schema di statuto che prevede il diritto di voto attivo e passivo per gli immigrati.

Infatti, il sindaco di Delia Gioacchino di Maria, a capo di un esecutivo di centrosinistra (quindi COMUNISTA! Il comico dello Zelig, Beppe Braida insegna, ndr) si dice sicuro che il provvedimento passerà anche in Consiglio. "L'opposizione è rappresentata solo dall'Udc - spiega -, che a livello nazionale sostiene l'iniziativa".
Il provvedimento sarà discusso dall'Aula dopo i trenta giorni di affissione all'Albo pretorio del Comune. Delia, che conta poco più di 4.300 abitanti "è il primo Comune - afferma il sindaco - ad avere concretamente varato un atto che va oltre la solidarietà agli immigrati".  

Anche il governatore della Sicilia, Totò Cuffaro dice a chiare lettere che "I tempi sono maturi".
"La proposta del presidente Lo Porto sul voto agli immigrati merita una grande attenzione e da parte mia c'è la massima disponibilità a portarla avanti". Così, infatti, il presidente della Regione siciliana, commenta l'iniziativa del presidente dell'Assemblea regionale che ha suggerito al suo gruppo di appartenenza (An) la presentazione di un apposito disegno di legge.
Secondo Cuffaro "i tempi per il voto agli immigrati sono maturi, come dimostra il vertice di Cancun da dove è emersa l'esigenza di conciliare lo sviluppo con la valorizzazione delle risorse del Sud del mondo e l'integrazione culturale fra popoli diversi". Sulla posizione contraria della Lega, il governatore siciliano ha sottolineato che 'la scelta della Sicilia e' in linea con il progetto federalista che il ministro Bossi porta avanti".

F.M.


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14 ottobre 2003
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