Arriva adesso anche il latte con La Denominazione di Origine Controllata
Etichette più dettagliate per garantire maggiore garanzia ai consumatori
Il testo del decreto stabilisce che ''gli stabilimenti di trattamento sono responsabili ad indicare nell'etichettatura del latte alimentare confezionato anche il riferimento territoriale cui fanno capo gli allevamenti di origine del latte impiegato''. Dopo l'etichettatura di origine per la carne bovina e per l'ortofrutta fresca arriva quindi anche l'obbligo dell'indicazione in etichetta della provenienza anche del latte a tutela della trasparenza dell'informazione ai consumatori e garanzia della genuinità, qualità e origine del latte acquistato.
Una busta di latte alimentare su tre è confezionata in Italia, ma - sottolinea la Coldiretti - contiene prodotto importato dall'estero senza alcuna indicazione in etichetta e informazione al consumatore. E sono ben 1,6 miliardi i litri di latte importati nel nostro Paese e destinati con il confezionamento e la trasformazione industriale a divenire miracolosamente "prodotti italiani".
Nell'arco degli ultimi cinque anni gli italiani hanno consumato a testa l' 11% di latte in meno (UHT e fresco), una percentuale che arriva al 19% se si considera il solo latte fresco, per un valore che in assoluto è sceso nel 2002 a 40,6 litri/persona per il latte totale e a 16,3 litri/persona per quello fresco.
E' anche per frenare questa tendenza e grazie alla più elevata qualità e igiene del latte prodotto nelle stalle italiane che - conclude la Coldiretti - è stato approvato un ulteriore provvedimento che allunga la data di scadenza del latte fresco al sesto giorno successivo a quello del trattamento termico mentre è stata prevista una specifica indicazione in etichetta nel caso di latte ottenuto con nuove tecnologie, come nel caso di quello microfiltrato.
Fonte: Ansa