Conclusi i lavori del primo congresso regionale di Rifondazione Comunista
Il suo è stato un intervento duro e tagliente contro il governatore siciliano, Totò Cuffaro, ed il premier, Silvio Berlusconi, colpevoli di stare ricostruendo: "una democrazia cristiana di così basso profilo che anche i democristiani cominciano a capire l'ambiguità dell'operazione".
Il convegno è servito sostanzialmente per tracciare le linee di intervento del partito nei prossimi anni sulla scena politica e sociale siciliana.
Nell'intervento di chiusura Francesco Ferrara, (responsabile dei problemi del Mezzogiorno del Prc) indica nello slogan "Tante vertenze, una piattaforma" (dagli interessi dei lavoratori di Gela alla battaglia contro la privatizzazione della sanità) la strada maestra per "varare la piattaforma da proporre al centrosinistra e a quanti guardano a noi con interesse per rilanciare in Sicilia una grande campagna di ricostruzione democratica del tessuto sociale".
Rifondazione dovrà essere presente "ogni qualvolta c'è una vertenza, una realtà con un conflitto, con un solo obiettivo: provare ad unificare i pezzi, per rappresentare gli interessi dei più deboli".
Alla fine dei lavori le votazioni per la scelta del nuovo segretario, e scontata la riconferma di Giusto Catania (nella foto) alla guida del partito in Sicilia.