L'Ars è stata convocata per questa mattina, ma è in forse il dibattito sulle mozioni di censura contro l'assessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, e l'assessore alle Attività produttive Linda Vancheri. Il dibattito potrebbe anche non svolgersi. Infatti, dopo l'incontro di ieri, a Roma, a margine della direzione nazionale del Pd, tra il presidente della Regione, Rosario Crocetta, il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, e Davide Faraone, leader dei renziani siciliani, è stato raggiunto l'accordo che prevede l'azzeramento della giunta, delle cariche istituzionali dell'Ars e del partito.
Crocetta potrebbe firmare il decreto di azzeramento della giunta di governo prima dell'inizio della seduta, facendo così venire meno il motivo del contendere. Nello stesso tempo aprirebbe un canale di dialogo con tutto il Pd.
"Ho incontrato Faraone e Raciti - ha confermato Crocetta - ed abbiamo discusso la proposta renziana di azzerare tutto. Ipotesi sulla quale ho sempre dato la mia disponibilità. Credo che mercoledì pomeriggio avremo un incontro risolutore".
Comunque oggi Crocetta non sarà in Aula perché alle ore 10, nella sede del ministero dello Sviluppo economico, parteciperà al tavolo tecnico che affronterà il problema del ridimensionamento delle produzioni della raffineria Eni di Gela, la sua città. Domani, invece, sarà al ministero del Lavoro, dove solleciterà la cassa integrazione per i lavoratori della formazione professionale.
Intervistato dall’Ansa il segretario del Pd siciliano, Fausto Raciti, ha detto: "Leggo molti articoli nei quali si parla di 'patti' che sarebbero stati chiusi: per quel che ne so, non è stato chiuso nessun patto. C’è stata la richiesta da parte del presidente della Regione di riaprire un ragionamento sul governo della Sicilia nell’eventualità di un azzeramento del governo regionale. Ho dato la disponibilità ad un confronto, a sederci davvero attorno ad un tavolo un minuto dopo che Crocetta avrà dimostrato con i fatti questa volontà". "Dopo che Crocetta avrà compiuto questo passo, immagino che ci saranno le condizioni per parlare di tutto - aggiunge Raciti - Senza questo passo da parte del presidente della Regione, non vedrei elementi nuovi, né motivi per cambiare posizioni già chiare ed esplicite riguardo gli argomenti in discussione all’Ars, comprese le mozioni di censura".
L'azzeramento della giunta coinvolgerebbe anche gli assessori delle altre forze della coalizione di maggioranza: l'Udc (Torrisi e Valenti) e Articolo 4 (Reale). Però, se Crocetta ritirasse la delega solo agli assessori del Pd, disinnescherebbe la mozione di censura nei confronti di Nelli Scilabra, ma non quella nei confronti di Linda Vancheri, che proviene dall'esperienza confindustriale.
Ieri il presidente della Regione siciliana è stato anche ospite del programma televisivo di Corrado Formigli, Piazzapulita. Qui ha parlato di sperchi e tagli. "Il fenomeno dei grandi stipendi dei burocrati è stato denunciato per primo da me e sono stato io a fare i primi tagli - ha detto Crocetta -. Anche il fatto che la Sicilia abbia un elevato numero di dipendenti è perché è una Regione a statuto speciale, che svolge funzioni di cui altrove si occupa lo Stato".
"Abbiamo fatto tagli strutturali profondi e abbiamo un piano di uscita di dipendenti. Voglio che la Sicilia venga guardata anche per il coraggio con cui sta affrontando una questione che nessun politico, dal 1946 ad oggi, aveva mai toccato. Io sono l’unico che in Italia ha licenziato".
