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Da Roma il via libera alla manovra bis siciliana

L'assessore all'Economia Roberto Agnello ha ottenuto l'ok dal ministero, ma secondo i sindacati la Finanziaria bis è incostituzionale

30 aprile 2014

L'assessore all'Economia, Roberto Agnello, ha ottenuto l'ok dagli uffici del ministero sulla strategia per la definizione della manovra bis, ferma in commissione Bilancio dell'Assemblea regionale siciliana.
"L'interlocuzione è stata molto positiva - ha detto l'assessore appena rientrato da Roma - Si intravedono gli spazi per potere gestire gli effetti del Dl Renzi sulla manovra bis". Come concordato con la commissione Bilancio, l'assessore Agnello ha subito predisposto l'emendamento di riscrittura di parte della manovra bis, alla luce degli 88,4 milioni di euro di accantonamenti imposti dal decreto Irpef alla Sicilia.

Per chiudere la manovra bis, col taglio di 88,4 mln, l'assessore Agnello, applicherà le disposizioni del decreto 118 sulle armonizzazioni contabili, che consente di iscrivere anticipazioni di entrate per competenza, mentre finora la gestione è stata fatta per cassa. Una strategia quella messa a punto dall'assessore condivisa dagli uffici del ministero dell'Economia.
A copertura dei nuovi tagli, dunque, l'assessore inserirà nell'emendamento di riscrittura della manovra bis parte delle anticipazioni di Irpef e Irap, che la Regione materialmente avrà in cassa il prossimo anno. "Eravamo sicuri della possibilità di mettere in campo questa strategia - ha affermato l'assessore Agnello - Non stiamo facendo altro che applicare una norma dello Stato, ma ci è sembrato corretto confrontarci con il ministero dell'Economia, col quale c'è sintonia".
L'assessore non teme problemi con l'ufficio del commissario dello Stato. "E perché dovrebbero essercene - ha detto - Quello del commissario è un ufficio tecnico".
Per Agnello si è trattato del primo incontro ministeriale, dal giorno della sua nomina. "Al di là della manovra bis - ha sottolineato l'assessore - col ministero il dialogo è pieno, abbiamo la necessità di un confronto costante e c'è assoluta disponibilità".

Ma i segretari generali e quelli di categoria dei sindacati Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl chiedono "con urgenza" un incontro con l'assessore all'Economia e un'audizione in commissione Bilancio all'Assemblea regionale siciliana.
"La manovra bis alla quale sta lavorando il governo mette in discussione i contratti collettivi di tutti gli enti e le società della Regione, oltre che tagliare di oltre il 30% ed in alcuni casi fino al 50% i trasferimenti nei confronti degli stessi con pesanti ricadute sugli stipendi dei lavoratori che verrebbero ridotti proporzionalmente". "Dal testo della manovra - proseguono le organizzazioni sindacali - emergono gravi profili di incostituzionalità, mentre altri elementi si prestano ad una più che probabile impugnativa del Commissario dello Stato, come avvenuto recentemente con il ddl 670 'Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2014. Legge di stabilità regionale'".

Le tre sigle sindacali ritengono che "prioritariamente si dovrebbe procedere ad una razionale riorganizzazione degli enti e delle società collegati alla Regione, affrontando i veri sprechi ed i veri mali della cattiva burocrazia: le troppe norme, le procedure farraginose, la cattiva organizzazione del lavoro e non colpendo il già ridotto potere d’acquisto delle retribuzioni dei pubblici dipendenti. Serve urgentemente una riforma che tenga insieme la riorganizzazione dei servizi con politiche per il personale coerenti e non vessatorie. Il punto è sgombrare il campo dalle inefficienze, dagli sprechi, dalle consulenze inutili, dagli organici sbilanciati e dal labirinto di leggi complicate e procedimenti ottocenteschi. Il Paese chiede servizi pubblici veloci, innovativi, di qualità".

- Strada in salita per la manovra bis (Guidasicilia.it, 29/04/14)

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30 aprile 2014
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