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E-government

Da domani a Palermo il vertice internazionale per lo sviluppo tecnologico organizzato dall'Onu

09 aprile 2002
La conferenza sull'E-government organizzata dal governo italiano e dall'Onu per il 10 e 11 aprile nella sede del Parlamento siciliano cade nel pieno della crisi mediorientale e il livello di guardia è altissimo.

Obiettivo dell'incontro è far conoscere le opportunità offerte dall'e-government nel processo di crescita democratica dei paesi in via di sviluppo, favorendo gli investimenti esteri e l'assistenza finanziaria.

Come annunciato dal ministro Lucio Stanca, sono stati già promossi cinque progetti (con un finanziamento di 10 milioni di euro) che coinvolgono Albania, Giordania, Mozambico, Nigeria e Tunisia.

A Palermo saranno presenti il premier Berlusconi, il presidente della Banca mondiale, James Wolfensohn, componenti della segreteria generale dell'Onu e capi di governo di Albania, Mozambico, Nigeria e Tunisia.

Oltre a loro i delegati accreditati sono 450, e a chiusura dei lavori dovrebbero crescere fino a 600.
Ci saranno rappresentanti di oltre settanta paesi e circa 150 giornalisti provenienti da tutto il mondo.

Il progetto di cooperazione avviato dal governo Berlusconi col concorso dell'Onu non soddisfa però il mondo dei centri sociali e della sinistra movimentista che annuncia la sua mobilitazione.
Oltre ai centri sociali siciliani, saranno in piazza con una "catena umana" anche i giovani del "Comitato 2002 Futuro libero", con cortei e contro-manifestazioni.
"Contestiamo - si legge in una nota - la scelta di parlare del Sud del mondo e della differenza nella diffusione degli strumenti tecnologici fra paesi ricchi e poveri affrontando solo le questioni che interessano le fasce più ricche delle popolazioni di quei paesi. Non è dando un computer in più che si riequilibrano le opportunità".

Ma l'avvicinamento al cuore del vertice sarà impossibile.
La città è praticamente blindata e inaccessibile l'area dove si svolgerà il vertice e transiteranno i delegati.
Il drastico piano che  è scattato già alle 21 di ieri (8 aprile) blinda di fatto l'area compresa tra Piazza Indipendenza, Piazza del Parlamento, Piazza Vittoria e Cattedrale. Mentre il piano traffico impedirà il transito alle auto in un'area molto più ampia che coincide con quasi tutto il centro storico.

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09 aprile 2002
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