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Ecco il "governo nuovo"

Al via il Crocetta-bis: il governatore ha varato la sua nuova squadra di governo. Sei volti nuovi e altrettanti riconfermati

08 aprile 2014

Non è stato facile, ma alla fine ce l’ha fatta. Da oggi, a capo della Regione siciliana c’è il Crocetta-bis. Poco prima della mezzanotte, il governatore, al culmine di una lunga e tesissima giornata, ha varato la sua nuova squadra per il suo governo nuovo, dopo avere apportato le ultime limature, con Mariarita Sgarlata, che in extremis ha soffiato il posto in giunta a Mariella Lo Bello, entrambe uscenti.
Sei i volti nuovi e altrettanti i riconfermati: tra le new entry spiccano Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto, molto vicino a Renzi e animatore del Megafono in Toscana, e Roberto Agnello, esperto di bilancio, in quota Pd.

Ma sulla nuova giunta incombe la bufera esplosa in casa Pd, con i 'cuperliani' che non hanno dato copertura politica all'operazione e minacciano ferro e fuoco. Inutili gli avvertimenti bellicosi del segretario siciliano del Pd, Fausto Raciti (cuperliano).
La tensione ha fatto rinviare la direzione regionale del Pd, che si sarebbe dovuta riunire oggi pomeriggio a Palermo. I "cuperliani" potrebbero portare la questione alla direzione nazionale di domani a Roma: nel mirino c'è il renziano Davide Faraone che avrebbe spinto Crocetta ad accelerare la formazione della nuova squadra dopo quasi due mesi di trattative che hanno paralizzato la Regione e l'Assemblea siciliana.
Proprio ieri sera, mentre Crocetta stava per chiudere la nuova giunta, il segretario regionale del Pd ha tentato in extremis di evitare lo strappo diramando una nota con la quale sollecitava il governatore a fermarsi e aspettare l'indicazione dei nomi da parte del partito, che avrebbe discusso la proposta nella direzione regionale di oggi. Ma Crocetta è stato irremovibile.

Durante la giornata di ieri, il governatore ha dovuto fare i conti con il rinvio del vertice di maggioranza e con le proteste di Confindustria Sicilia, Cisl e Uil che hanno invocato lo sblocco della situazione di stallo, con 30 mila dipendenti di enti regionali in attesa della manovra-bis, ferma da settimane in Assemblea per la crisi politica, per poter ricevere tre mesi di stipendi e centinaia di imprese che vantano crediti per 1 miliardo di euro nei confronti della pubblica amministrazione, ma anche in questo caso il ddl pagamenti è bloccato da giorni in Parlamento.
Si sono susseguiti febbrili riunioni informali e colloqui sull'asse Palermo-Roma e in serata Crocetta ha riunito i suoi fedelissimi per varare la nuova giunta. L'invito ad accelerare era arrivato anche dall'Udc che aveva minacciato di togliere il sostegno al governo se la giunta non fosse stata definita nell'arco di 48 ore.

Infine, forte della copertura di un pezzo del partito romano, rappresentato da Faraone, Cocetta ha rotto gli indugi. "Faraone mi ha chiesto di fare presto - ha detto il governatore -. Aspettare ancora significava sgretolare il tessuto sociale della Sicilia e incancrenire lo scontro tra i partiti. La Regione rischiava di sprofondare nelle sabbie mobili, sfidando la collera dei poveri". E ancora: "Sono un dirigente del Pd e sono stato eletto presidente della Regione per governare, ho tentato in tutti i modi di avere attorno a me tutte le anime del partito, ma qualcuno va dietro a vecchi metodi non rendendosi conto della gravità della situazione".
Oltre a Calleri e Agnello, della nuova squadra di governo fanno parte Giuseppe Bruno (Pd), Nico Torrisi (Udc), Antonio Fiumefreddo per i Drs e Paolo Ezechia Reale (Articolo 4). Confermati gli uscenti Michela Stancheris (Megafono), Nelli Scilabra (Pd), Patrizia Valenti (Udc), Mariarita Sgarlata (Pd) e in quota Crocetta Lucia Borsellino e Linda Vancheri.

Le parole di Rosario Crocetta
"Chiusa crisi di governo, ho lavorato solo per il bene della Sicilia. Indietro non si torna"
"Dopo l’invito delle parti sociali, della società, data la necessità di dare impulso alle riforme e ricomporre un largo quadro di alleanze, fedele al quadro politico originario, con l’obiettivo di chiudere velocemente la questione che ormai si prolungava da troppo tempo, confermando la stima nei confronti del mio partito e ribadendo di essere un dirigente del Partito Democratico, su impulso del componente della segreteria nazionale, Davide Faraone; sentiti tutti i partiti, ho colto le esigenze programmatiche che vengono dalla società, dai lavoratori, dal mondo degli imprenditori, guardando prima di ogni cosa ai giovani, ai disoccupati, ai deboli che rischiano di essere schiacciati dalla crisi. Al fine di dare ulteriore slancio a un forte programma di solidarietà sociale, di lavoro, di sviluppo, di lotta alla corruzione, alla mafia e agli sprechi, consapevole del difficile momento, registrando persino una sofferenza di una parte del mio partito nei confronti del quale mi sono posto con umiltà e persino con semplicità, senza ricevere alcuna apertura, non rinunciando mai a ricomporre le questioni insolute, il presidente della Regione annuncia la sua nuova squadra di governo". "Si tratta di professionisti di grande valore, - afferma il presidente - di uomini che scelgono di combattere per liberare la Sicilia e favorire il suo processo di  rinascita economica e sociale".
"Da questo momento - aggiunge Crocetta - le deleghe sono politicamente azzerate, verranno discusse insieme ai partiti sulla base dell’utilizzo ottimale delle loro competenze e professionalità. La mia - conclude il presidente - non è una decisione autoreferenziale, ma vuole essere in sintonia con la società, la politica e i partiti che spero non creino più ulteriori spettacoli perché la Sicilia ha bisogno di decisioni e anche in tempi rapidi".

Le new entry
Roberto Agnello -
Un incarico da dirigente in un colosso della consulenza contabile, PriceWaterhouseCooper. E la responsabilità di guidare l'osservatorio "LinkLead" sul buon governo delle pubbliche amministrazioni. Roberto Agnello, 43 anni, è da sempre attivo nel mondo delle consulenze alle pubbliche amministrazioni: fra i tanti incarichi ricoperti, basta citare quello di responsabile del gruppo di Pwc che ha assistito l'assessorato alla Salute nella redazione del Piano di rientro e nella rimodulazione dei servizi sanitari e quello di responsabile del gruppo di esperti designati da PwC per supportare la Regione Siciliana nella verifica dei crediti vantati dagli Ato nei confronti dei Comuni.

Giuseppe Bruno - 46 anni, entra in giunta spinto dalla corrente dei renziani. Avvocato palermitano, cattolico, ha militato nel Partito popolare italiano, vicino a Sergio Mattarella. Del Ppi alla fine degli anni Novanta è stato segretario provinciale a Palermo, e in quella veste entrò all'epoca nella giunta di Leoluca Orlando come assessore alla Famiglia. In seguito entrò nei Ds, poi nel Pd, dove è stato per anni esponente della corrente di Enrico Letta. Negli ultimi tempi si è avvicinato a Davide Faraone e alla corrente renziana.

Salvatore Calleri - È catanese, ma da sempre vive a Firenze, dove si è laureato in Giurisprudenza. Salvatore Calleri è stato uno dei più stretti collaboratori di Antonino Caponnetto dal 1992, all'indomani delle stragi di Capaci e via D'Amelio, fino al 2002, quando "nonno Nino" è morto. Dalla morte del creatore del pool antimafia, Calleri è stato presidente della Fondazione intitolata alla memoria di Caponnetto. È inoltre membro della fondazione "Sandro Pertini". È fra i leader toscani del Megafono, un movimento al quale è approdato dopo una lunga militanza nei Democratici di sinistra prima e nel Pd poi.

Antonio Fiumefreddo - Fiumefreddo è il penalista alla guida di uno dei principali studi legali etnei. Spigliato e indomabile, è tra i fondatori della testata Sudpress e non è nuovo ai rapporti con la Regione: nominato da Raffaele Lombardo sovrintendente del teatro Bellini di Catania, non può però essere considerato un lombardiano, visto che col politico di Grammichele ha avuto anche un lungo scontro. Fiumefreddo è stato assessore alla Cultura nella giunta Scapagnini al Comune di Catania, ma poi si è candidato sindaco proprio contro il medico personale di Berlusconi (e con il sostegno di Marco Forzese, deputato Drs). Nell'era Crocetta, poi, è stato nominato presidente della Ast Servizi, liquidatore dell'ex consorzio Asi di Catania e componente dell'organo di vigilanza della Sac, società che gestisce l'aeroporto di Catania.

Ezechia Paolo Reale - Siracusano, sconfitto alle ultime amministrative di Siracusa, è l'ultimo nome in ordine di tempo ufficializzato per la giunta Crocetta. Nel suo blog si presenta così: "Ezechia Paolo Reale, 52 anni, sposato con tre figli, avvocato cassazionista con studio in Siracusa, direttore amministrativo dell’ISISC. Nato a Siracusa il 13/10/1960, ha frequentato la scuola elementare di Ortigia a Siracusa, la scuola media "Paolo Orsi" di Siracusa e nel 1978 ha conseguito la maturità classica al Liceo T. Gargallo di Siracusa. Ha praticato per molti anni tennis e bridge anche a livello agonistico e, per minor tempo, basket a livello amatoriale".

Nico Torrisi - Il quarantenne catanese Nico Torrisi è presidente regionale di Federalberghi. Dottore commercialista, specializzato alla Bocconi, amministratore del Grand Hotel Baia Verde di Catania, è stato anche al vertice della Sac, la società di gestione dell'aeroporto di Fontanarossa. Entrerebbe in giunta come tecnico dell'Udc.

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08 aprile 2014
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