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Europee 2004

Uniti per l'Ulivo davanti alla Casa delle Libertà. Forza Italia perde rispetto al '99. Per il centrosinistra risultato non entusiasmante

14 giugno 2004

Il voto in Italia sulle pagine dei giornali 
'Delusione per due'. Il titolo del fondo di Paolo Franchi sul 'Corriere della Sera' evidenzia forse, meglio degli altri, lo stato d'animo dei due più grandi partiti italiani: Forza Italia di Silvio Berlusconi e Uniti nell'Ulivo della triade Piero Fassino, Francesco Rutelli ed Enrico Boselli che si riconosce in Romano Prodi.
Forza Italia, infatti, perde rispetto alle precedenti europee ed anche, abbastanza nettamente, nei confronti delle politiche del 2001 mentre la 'lista unitaria' non raggiunge 'quota 33' e, quindi, 'non sfonda'. Quanto alle coalizioni, il centrosinistra non è riuscito a sopravanzare, se non di poco, il centrodestra, e quindi si può parlare di 'sostanziale pareggio' anche se la frase non piace a Fassino. Ma vediamo come i risultati elettorali delle europee vengono commentati dai principali quotidiani italiani (da rilevare che ciò avviene solo alla luce della rilevazioni e non dei risultati, ancora provvisori questa mattina).

'Berlusconi arretra, testa a testa tra i Poli'. Questo il titolo a tutta prima pagina che, nell'occhiello, recita "Europee: successo dell'Udc, An tiene, Lega in risalita. Ballottaggio per la Provincia di Milano, Ulivo avanti. Sardegna a Soru". Nel fondo di Franchi, leggiamo tra l'altro che ''in Italia il voto europeo non si è rivolto contro le maggioranze di governo con la forza di altri Paesi, e non produrrà terremoti. Ma le urne non ci consegnano solo una redistribuzione del voto. Da oggi Berlusconi conta un po' di meno, Fini e Casini un po' di più, ma soprattutto il centrodestra si presenta, molto più che in passato, come una coalizione di partiti. Una repubblica, magari federale, non più una monarchia assoluta''. Quanto alla cosiddetta 'lista Prodi', ''l'esperimento - scrive Franchi - non è compromesso, la questione è aperta. Ma, se i risultati fossero quelli indicati dalle prime proiezioni, prima di queste discussioni ( quelle sulla confederazione e del partito unico dei riformisti - ndr) ce ne potrebbe essere un'altra, non facile, sui perché della mancata affermazione. Qualcuno, sottovoce, si chiede già se il risultato non cominci a chiamare in causa la leadership di Romano Prodi, o almeno il modo in cui la ha esercitata fin qui''.

'La sconfitta di Berlusconi'. Questo il titolo del quotidiano che nell'occhiello recita  ''Secondo le proiezioni dal voto esce un testa a testa tra i Poli, bene i piccoli partiti. La Lega supera il 4%, tiene An. L'affluenza sale al 73,5%''. Nel sommario si evidenzia poi ''ma la lista Prodi non decolla. Forza Italia scende al 20,5%, cresce l'Udc''. Nel fondo di Massimo Giannini leggiamo che ''la sconfitta del Cavaliere è un fatto. L'unico fatto certo, secondo le proiezioni della notte. E la spiegazione è che l'Italia gli ha voltato le spalle''. ''Ma se l'Italia volta le spalle al Cavaliere, non lo fa ancora per girarsi dalla parte opposta. Se Berlusconi è uno sconfitto sicuro, sembra emergere anche uno sconfitto probabile. E' la lista unitaria del centrosinistra, inventata e ispirata a Romano Prodi''. ''Nell'insieme, se i dati finali confermassero le prime proiezioni - conclude Giannini -, dalle urne uscirebbe un'Italia meno governabile, più insofferente e disarticolata''.

Il quotidiano torinese punta sul voto nella Ue. "Europee, il voto punisce i governi" è il titolo che nell'occhiello recita 'Da Francia e Germania all'Italia meno consensi per il partito dei premier. Solo Spagna e Grecia confermano l'appoggio all'esecutivo'. Nel sottotitolo si legge 'Sconfitta Forza Italia, crescono Udc, An e Lega. Altalena per la lista Prodi'. Nel fondo di Federico Geremicca (Alla fine è stato un pareggio) leggiamo che ''la maggioranza di governo puo' tirare il classico sospiro di sollievo: il risultato ottenuto, infatti, è tutt'altro che brillante, ma certo non paragonabile ai veri e propri rovesci subiti praticamente da quasi tutte le forze di governo nei Paesi europei andati alle urne. La seconda valutazione è che la lista unitaria voluta da Romano Prodi - al suo 'battesimo del voto' - supera l'esame delle urne con qualche affanno - sostiene Geremicca -, attestandosi su percentuali (almeno nelle primissime proiezioni) meno esaltanti di quelle indicate dai sondaggi preelettorali''. La terza considerazione di Geremicca riguarda ''Silvio Berlusconi in particolare: senza il cattivo risultato ottenuto da Forza Italia (meno 3% rispetto alle europee e meno 7% rispetto a tre anni fa) il centrodestra avrebbe addirittura incrementato i propri consensi rispetto alle ultime tornate elettorali''. ''Il risultato, anche a prenderlo con le molle, pare premiare la politica più dialogante e meno aggressiva di Fini e Follini, e probabilmente proprio a danno del partito di Silvio Berlusconi''.

Il giornale della Confindustria titola ''L'Europa premia le opposizioni - Negli exit poll in Italia cala Fi, Ulivo e Cdl testa a testa''. Nel sommario si evidenzia 'Nelle amministrative prevale il Centro-sinistra: Cofferati passa a Bologna, avanti Penati a Milano e Soru in Sardegna'. Lodovico Festa, nel fondo titolato 'Ma l'Irak non pesa', scrive che ''gli italiani hanno votato alle Europee in modo simile (in parte) a quello dei cittadini di altri grandi Stati dell'Unione'' punendo Fi, come in Inghilterra è avvenuto per i laburisti e in Germania per i socialdemocratici, anche se è stata una sconfitta ''meno severa di quella di laburisti e Spd''.

"Polo e sinistra, lotta all'ultimo voto". Questo il titolo del quotidiano milanese che evidenzia anche che ''secondo le proiezioni sia maggioranza che opposizione ottengono circa il 46% dei consensi - Forza Italia perde ma salgono An e Udc. Bene la Lega. Il Triciclo di Prodi al palo'. Nel fondo di Paolo Guzzanti leggiamo che ''Prodi arranca e lentamente recupera nella notte, ma senza sfondare e senza creare alcuna alternativa di governo. Il governo tiene bene, con alcuni travasi interni da Forza Italia ad Alleanza nazionale e all'Udc, l'estrema sinistra raggiunge e supera il 13%, condizionando cosi' la pretesa linea riformista, occidentale ed europea, che da sola esce sonoramente sconfitta e che non è in grado di candidarsi alla guida del Paese''.

"Fi perde, scontro sulle cifre dell'Ulivo - Europee: balzo dell'Udc, An tiene bene. Fassino: noi danneggiati dai dati falsati di Nexus" - Questo il titolo del quotidiano romano che nell'occhiello evidenzia gli exit poll delle amministrative secondo i quali 'il centrosinistra vince nelle grandi città e in Sardegna. Siracusa alla Cdl'. Nel fondo di Claudio Rizza (Maggioranza, la verifica si complichera') leggiamo che ''perde Berlusconi, vince l'Udc, il Listone Prodi non sfonda e a sinistra nasce uno schieramento che vale più del 12%''. Quanto alla maggioranza, ''l'asse di governo - scrive Rizza - pende decisamente dalla parte di Follini e di Fini, con tutto quello che ciò significherà nella prossima verifica, rimpasto compreso. La richiesta di 'collegialità' peserà su Berlusconi e su Tremonti. E il Berlusconi bis non è più solo un'ipotesi di scuola. Per curiosità, valgano intanto due somme. Fi, An, Udc, Lega e socialisti tre anni fa avevano il 49,5%. Ora sono attorno al 46%''. Quanto al centrosinistra, il risultato sotto il 32% ''sarebbe solo passabile e significherebbe che Ds, Margherita e Sdi devono ancora rimboccarsi le maniche, perché la somma dei loro voti produca un effetto moltiplicativo''.

Chiudiamo questa breve rassegna stampa con 'Libero' che titola 'Avvertimento a Berlusconi - Forza Italia cala a favore di An e Udc. Il centrodestra resta primo - Il triciclo di Prodi perde voti ed e' ostaggio dei comunisti''. Nel fondo di Renato Farina leggiamo che per il governo ''sarebbe un guaio pero' fermarsi a constatare che poteva andare peggio. Se infatti cosi' non s'e' verificato, e' piu' per demerito di una sinistra francamente indecente, specie per l'oscenita' delle sue posizioni sull'Iraq, che non per meriti chiari di Palazzo Chigi''.
 
Fonte: Asca.it

In Italia ha votato il 73,1%
E' stata del 73,1% l'affluenza alle urne per le elezioni europee registrata in Italia alle ore 22 di ieri, orario di chiusura dei seggi elettorali. Lo ha riferito il Ministero dell' Interno.
Nella precedente votazione per le elezioni del Parlamento europeo, nel 1999, la percentuale dei votanti era stata pari al 70,8%.
Questa l'affluenza alle urne alle ore 22 di ieri, alla chiusura dei seggi, nelle regioni italiane. Il dato è stato reso noto dal ministero dell'Interno. Il confronto avviene con le precedenti elezioni per il Parlamento europeo del 1999.

 REGIONI AFFLUENZA% 2004  % 1999
Piemonte 75,4 74,7
Valle d'Aosta 61,9 64,6
Lombardia 76,4  75,5 
Trentino Alto Adige  69 68,1
Veneto 76,9 75,4 
Friuli Venezia Giulia 69,8  68,7 
Liguria 72,4 68,7
Emilia Romagna  81,3  81 
Toscana  78 74,2
Umbria  80,5  79,1 
Marche  77,8  76 
Lazio  71,7  67
Abruzzo  74,7 70,7 
Molise  68,2  69 
Campania  68,4 64 
Puglia  72 69,2 
Basilicata  74,5  73,8 
Calabria 66,8  63,6
Sicilia 60,5 59,2
Sardegna  74,5  69,3


- Risultati nazionali in tempo reale (dal Corriere.it)


Risultati Europee 2004: Sicilia - 100% 
5252 sezioni su 5252 - Votanti: 60.5 %

Forza Italia 486080 - Voti 21.5 - % 
Alleanza Nazionale 328697  14.5 
UDC 315818 14.0 
Lega Nord 5350 0.2 
Socialisti Uniti 39942  1.8 
PRI Liberal Sgarbi 22417 1.0 
Patto Segni Scongnamiglio  5914  0.3 
Uniti per l'Ulivo 646267 28.6 
Comunisti Italiani  38187  1.7 
A. P. Udeur 61364 2.7 
Federazione dei Verdi  38671  1.7 
Di Pietro - Occhetto  42002 1.9 
Rifondazione Comunista  82054   3.6 
Lista Emma Bonino 32027 1.4 
AB. Scorp. Verdi Verdi 6083 0.3 
Paese Nuovo 24726 1.1 
Partito dei Pensionati 14638 0.6 
Alternativa Sociale  28849 1.3 
Fiamma Tricolore  14847 0.6 
All. Lomb. Aut. 2216   0.1 
Lista Consumatori 24233    1.1 

- Negli altri paesi europei

- In TV vince la "forchetta"

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14 giugno 2004
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