I beni culturali saranno l'anello di congiunzione tra la Sicilia e la Lombardia
''Un ruolo in Europa per le Regioni''. Siglati due accordi di collaborazione tra le due regioni
Il tutto da realizzare nel corso del biennio in cui l'accordo avrà valore con un continuo confronto tra le due regioni su riforme istituzionali, politiche sociali, beni e servizi culturali, promozione internazionale e politiche comunitarie ed, infine, sulla ricerca, l'innovazione e lo sviluppo economico e politico per le imprese. "Nord e Sud insieme per far crescere il sistema-Paese con una collaborazione istituzionale tra Sicilia e Lombardia, basata sulla sussidiarietà, il cui obiettivo è un progetto comune da sviluppare su base federalista nei settori dei beni culturali, del welfare e del lavoro", dichiara il governatore Cuffaro. "La Sicilia - continua Cuffaro - in virtù dell'autonomia che esercita già da 57 anni, può esportare la sua testimonianza e la sua esperienza nella svolta federalista italiana in special modo nella gestione dei patrimonio culturale".
Proprio il settore dei beni culturali sarà l'anello di congiunzione tra le due regioni.
Si pensa già all'organizzazione di un evento di rilievo internazionale che metta in evidenza le originalità e le specificità delle due Regioni entro il primo semestre 2004. Un altro progetto in cantiere è quello di istituire a Palermo una sezione della Triennale di Milano che punterà sull'innovazione e sulla ricerca, sul design e la tecnologia. Cuffaro ha, inoltre, precisato che la Sicilia ha un ruolo fondamentale per lo sviluppo delle industrie e del mercato del Nord ponendo l'accento sul problema dell'immigrazione. "Noi - ha detto tra l'altro il presidente - abbiamo già lanciato un'iniziativa affinché ogni Regione europea adotti una Regione dall'altra parte del Mediterraneo aiutandola ad incrementare lo sviluppo".
Un altra iniziativa di Cuffaro e Formigoni è stata quella di inviare al presidente della Commissione Ue, Prodi, al presidente del Consiglio europeo, Berlusconi, e al ministro Frattini una lettera aperta, sottoscritta da altre cinque Regioni italiane ma pure da Regioni europee, per chiedere che nella conferenza intergovernativa venga riconosciuto il ruolo delle Regioni. Qui si sottolinea come l'obiettivo principale degli stati debba essere creare uno spazio nel quale le fore politiche possano esprimersi e collegarsi aldilà dei confini nazionali. La nuova Europa dovrà valorizzare le diversità e consentire l'espressione di interessi, di politiche che nascono dal basso (cioè dal territorio) e che necessitano di risposte adeguate.